Nel 1935 l’artista tedesco Josef Albers (Bottrop, Germania, 1888 - New Haven, Connecticut, 1976) visita per la prima volta il Messico, venendo a contatto con la magnificenza delle forme architettoniche dei siti archeologici della Mesoamerica. Poco dopo scriverà all’amico Vasily Kandinsky, con cui insegnò al Bauhaus, “il Messico è senz’altro la terra promessa dell’arte astratta”.

Oggi la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia dedica una mostra ad Albers cercando di far luce su quello che fu il legame tra la sua arte astratta e le forme architettoniche dei monumenti precolombiani. “Albers ha sempre sostenuto, nell’arco della sua carriera, che la sua arte doveva aprire gli occhi, spiega la curatrice Lauren Hinkson, "così oggi questa esposizione deve aprire gli occhi del pubblico, che all’interno delle sale espositive potrà immergersi nella luce che penetra dalle finestre aperte su Venezia e scoprire quegli aspetti ancora poco noti della vasta produzione dell’artista, comprese fotografie e foto-collage, qui allestite come una sorta di collage cinematografici”.

PER LA PRIMA VOLTA AL PUBBLICO
La mostra Josef Albers in Messico, aperta fino al 3 settembre, porta a Palazzo Venier dei Leoni tele giovanili appartenenti alle note serie "Variante/Adobe" (1947-1952) e "Omaggio al quadrato" (1950-1976), raramente esposte, nonché opere su carta, e una ricca selezione di fotografie e foto-collage, presentate per la prima volta al pubblico, realizzate da Albers durante le sue tante visite presso i siti archeologici messicani.
Con lettere, studi, fotografie inedite, e una serie di dipinti provenienti dal museo Solomon R. Guggenheim di New York, dove la mostra è stata precedentemente ospitata, e dalla Fondazione Anni e Josef Albers, l’esposizione permette di contestualizzare ulteriormente la ancor poco nota produzione fotografica di Albers, offrendo così una nuova lettura dei suoi più celebri lavori astratti.
CENTINAIA DI SCATTI
Artista, poeta, teorico, professore di arte e design, insieme alla moglie, l’artista Anni Albers, Josef viaggiò in Messico e in altri paesi sud-americani molto frequentemente. Durante le sue innumerevoli visite, tra gli anni ’30 e ’60, l’artista realizzò centinaia di scatti in bianco e nero raffiguranti piramidi, templi, santuari, che poi raggruppò insieme in immagini multiple.
Ne risultano appunto fotografie che sottolineano l’importanza del tema della serialità che ritorna in tutta la sua produzione artistica. Il lungo impegno nello studio dell'arte e dell'architettura messicani rendono inoltre Albers un precursore nella storia dell'arte americana del secondo dopoguerra, quando artisti più giovani, come Donald Judd, Ad Reinhardt e Robert Smithson, guardano alle antiche tradizioni con una nuova sensibilità e auto-consapevolezza.

INFORMAZIONI
La mostra "Josef Albers in Messico" rimarrà aperta fino al 3 settembre 2018. 
Tutti i giorni alle 15.30 il museo offre visite guidate gratuite alla mostra previo acquisto del biglietto d’ingresso.

Collezione Peggy Guggenheim, Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701, Venezia
Orario: apertura 10-18 tutti i giorni; chiuso il martedì e il 25 dicembre. La biglietteria chiude alle ore 17.30.
Informazioni generali: tel: 041.2405.411; www.guggenheim-venice.itBiglietto ridotto per i soci Tci.