Per tutto ottobre 2020, il sito del Touring Club Italiano - in collaborazione con Hertz - segue il Giro d'Italia edizione numero 103 (Monreale, 3 ottobre - Milano, 25 ottobre). A raccontarci le tante storie del Giro d'Italia 2020 è Gino Cervi, scrittore e giornalista, nonché cultore di storia del ciclismo, curatore di guide turistiche Tci e autore di volumi di storia dello sport (tra cui il recente "Il Giro dei Giri"). Seguiteci lungo le strade del nostro Bel Paese! A questa pagina trovate tutte le puntate.
 

Ma secondo voi, dove si sarebbe nascosto ieri, Luisìn Malabrocca, se avesse partecipato, da centenario, al Giro del 2020 che ieri passava proprio per la val d’Ultimo, posto dove probabilmente si sarebbe trovato come a casa sua - ovvero la cascina Barbesina, nella campagna di Garlasco, coi suoi pesci d’acqua dolce e il milò (secondo Linneo, il Coluber viridiflavus, insomma: un serpente) , a cui faceva trovare sempre una ciotolina di latte, per ringraziarlo del servizio di derattizzazione nel solaio? Dietro a un covone, come suo solito - e come fa sua nipote Serena alla ciclostoriche dicendo che va a fare pipì - o dentro a un forno, ad assaggiare il buonissimo pane della valle, l’Ultner Brot

Giro d'Italia, tappa 18. Foto LaPresse
Oggi piove che diolamanda, i ciclisti stanno parlamentando con l’organizzazione per ridurre il chilometraggio di una tappa lunga, la Morbegno-Asti, e che si preannuncia battuta dalla pioggia e dall’umido prima lacustre e poi padano. Arrivata in Lomellina, non passerà distante dalla Barbesina, a Garlasco, e un pensiero dal gruppo andrà al “Re degli Ultimi”, al campione che correva contro “il tempo massimo”. Non lo sapeva, ma Luigi Malabrocca, il Cinese, è diventato un “eroe” del nostro tempo, che ci costringe tutti i giorni, la lingua penzoloni, a sconfiggere il “tempo massimo” delle nostre misere vicende quotidiane. Luisìn, dammi un briciolo della tua allegra scaltrezza!

Giro d'Italia, tappa 18. Foto LaPresse
La 18a tappa, la Pinzolo-Laghi di Cancano, è stata bellissima. Forse la più bella di questo Giro. Per le strade, e lo sapevamo: risalire dalla val di Sole un ramo discosto della val di Non; gettarsi a bomba dal passo del Castrin, un toboga di veloci gallerie, verso il primo tratto della val d’Ultimo (non è un gioco di parole); e poi planare su Lana e Merano prima di correre, ancora in un corridoio di meleti, la val Venosta, è stato il verde preludio alla conoscenza di Sua Maestà il Passo dello Stelvio. Affrontato dai 48 tornanti di Prato allo Stelvio, è sempre un emozione: riverenza per l’austera magnificenza delle vette dell’Adamello-Ortles e riconoscenza per il “genio ingegneristico” di Carlo Donegani, che quasi duecento anni fa progettò la strada che sale ai 2758 m del passo, uno dei più alti d’Europa. Allo scollinamento, altra lunga planata verso Bormio, inanellando ampi valloni, case cantoniere rosso sbiadito, dirupi rocciosi e cascate che cantano. 
Giro d'Italia, tappa 18. Foto LaPresse

Ma la bellezza non è finita qui. Da Isolaccia, in Valdidentro, la strada sale ancora, per altri 21 tornanti, alle Torri di Fraele, che da sei secoli stanno a guardia della valle, e da qui agli azzurri laghi artificiali di Cancano. Era la prima volta che il Giro tagliava qui il suo traguardo. Ed è stata una splendida rivelazione.  Dallo Stelvio a Cancano le salite erano punteggiate da appassionati “attivi”, vale a dire, quasi tutti in bicicletta: nonostante le pendenze e la stagione. Amoroso tributo a uno sport che sa, come pochi, identificare atleti e appassionati. 


Giro d'Italia, tappa 18. Foto LaPresse

Tanta devozione è stata ricambiata, non solo dalle bellezze naturali, ma finalmente dalla bellezza agonistica. La corsa è “esplosa” sui tornanti dello Stelvio e ha sciorinato i più classici ingredienti della narrazione cicloromanzesca. L’attacco alla maglia rosa dei principali pretendenti; il giovane portoghese Almeida che perde presto il passo degli attaccanti ma che tenacemente non naufraga e contiene il ritardo con un’intelligenza di un veterano. La tattica non sempre chiara della Sunweb, che manda all’attacco il luogotenente, l’australiano Jai Hindley, mentre il secondo in classifica, l’olandese Keldermann deve fare tutto da solo. Keldermann tiene bene nella discesa, ma forse prende freddo togliendosi la mantellina, e sulla salita delle Torri di Fraele corre sempre al limite della resa. Davanti, due giovani leoni, Hindley, l’australiano, e il combattivo inglese, ma discendente – come abbiamo visto – da mitici eroi gaelici – Tao Geoghegan Hart. Dietro, la dignitosa resa dei vecchi lupi del gruppo, Fuglslang, Majka ma soprattutto Vincenzo Nibali che, pur con grande dignità, vede oggi forse calare il sipario sulle sue ambizioni di vittoria finale.

Una corsa all’ultimo sprint: alla fine, a Cancano, vince Jai su Tao, campioni monosillabi; Keldermann conquista la maglia rosa – “Here comes the Sunweb. And it’s allright” – , ma ha solo pochi secondi di vantaggio sull’incalzante compagno di squadra e sul minaccioso gaelico. Poco più indietro, a 1 minuto e 20 secondi, un tostissimo basco, Pello Bilbao. Finale di Giro più incerto, nelle prossime tre tappe, non si sarebbe potuto prevedere fino a ieri. Tutto si deciderà probabilmente tra la tripla salita al Sestriere di sabato e la cronometro di Milano.

Giro d'Italia, tappa 18. Foto LaPresse

Oggi allora porto con me la leggerezza di Luigi Malabrocca, quella “rivoluzionaria” di Gianni Rodari, che coetaneo della Maglia Nera, oggi compirebbe cento anni, e quella di un signore che, sarebbe bello, potessimo incontrare al traguardo. 

Oggi sulla strada da Morbegno ad Asti
infilo doppi calzini: speriamo che basti.
Fuori piove, è un mondo freddo,
e non ho neanche un accappatoio azzurro.

Il "Giro del Touring" è realizzato in collaborazione con Hertz, partner storico dell'associazione, che ha messo a disposizione di Gino Cervi una vettura per seguire le tappe della Corsa Rosa. 
 
Si ringraziano per il sostegno al progetto anche AcdB Museo-Alessandria Città delle Biciclette e Terre di Ger.

In occasione del Giro d'Italia, per tutto il mese di ottobre il volume Touring "Il Giro dei Giri" è scontato del 40% per i soci Touring