Capita. Capita che i compleanni, soprattutto quelli più importanti segnino dei momenti di verità e anche di svolta. Così è per un venerabile centenario, una presenza che ha segnato la storia della tutela paesaggistica italiana. Il Parco Nazionale del Gran Paradiso sta festeggiando in questo 2022 i cento anni dalla sua nascita. Ma alla soddisfazione collettiva di chi ha contribuito a preservarne l’integrità, e all’orgoglio di ricevere a Bruxelles il prossimo 2 dicembre la prestigiosa CETS, la Carta Europea del Turismo Sostenibile (una certificazione internazionale assegnata da Europarc Federation alle aree protette che hanno programmi di sostenibilità), si è aggiunto un motivo di enorme preoccupazione.
Il ghiacciaio del Gran Paradiso ha perso 210 metri in un anno. La notizia è di quelle che fanno tremare i polsi. Il dato è conseguente alla Campagna Glaciologica 2022 che ha interessato il Parco e si è conclusa ad ottobre. Il quadro delineato dagli esperti è critico e coinvolge purtroppo tutti i ghiacciai presenti nel territorio del Gran Paradiso. Dei 57 esaminati, infatti, si è avuto modo di constatare l’arretramento frontale di 36 corpi glaciali, mentre gli altri che sono dichiarati inaccessibili sono stati monitorati tramite attività fotografiche.
Rilevazioni sul Grand Etret, in Valsavaranche, nel 2021 / foto Pngp
La situazione sembra particolarmente grave soprattutto perché il ghiacciaio della cima del Gran Paradiso ha avuto un ritiro frontale di 209,5 metri rispetto al 2021, mentre tutti gli altri un arretramento frontale medio di 41 metri. Questo significa più del triplo del dato medio del periodo 1993-2021 (-13 m).
"Il cambiamento climatico, già evidente nel corso delle rilevazioni effettuate negli ultimi 20 anni, nel 2022 - si legge in una nota - ha dato luce ad una vera e propria 'tempesta perfetta' per i ghiacciai del Parco: la combinazione tra lo scarno accumulo nevoso, esito delle rare precipitazioni invernali e primaverili, e le temperature elevatissime registrate a partire dal mese di maggio fino a settembre inoltrato, ha avuto effetti devastanti sulla maggior parte dei corpi glaciali".
Che non si sia trattato solo di una stagione eccezionale viene confermato dai dati raccolti. Il ghiacciaio del Grand Etret, osservato speciale delle misurazioni, ha visto una riduzione della sua superficie del 58% dal 1999 a settembre 2022, una perdita di spessore medio di quasi 26 metri, quanto un palazzo di 9 piani. Il dato finale del suo bilancio di massa, -3.334 mm w.e., è il peggiore in assoluto della serie storica e risulta quasi quadruplo del valore medio 2000-2021 (-864 mm w.e.). Nel corso della sola stagione 2022 il ghiacciaio ha perso in media uno spessore di 3,8 metri. Non buone notizie per il nostro ambiente e per le nostre montagne.
Confronto 1997-2022 ghiacciaio del Grand Etret monitorato dai guardaparco del Parco Nazionale Gran Paradiso
 
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Per festeggiare i cent'anni dalla nascita del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il primo d'Italia insieme a quello d'Abruzzo, Lazio e Molise, abbiamo preparato tre articoli per scoprirlo al meglio.
Nel primo, il Presidente del parco, Italo Cerise, fa il punto su passato, presente e futuro dell'area protetta;
il secondo vuole offrire consigli per esplorarlo al meglio, grazie anche alla collaborazione di Cristina Del Corso, Responsabile Ufficio Comunicazione del parco;
il terzo racconta gli eventi con cui si celebreranno i cent'anni. 
Buon compleanno al parco e cento di questi anni!