Che si tratti di un tema urgente e di interesse comune come l’aria che respiriamo non c’era dubbio alcuno. Il fumo passivo fa male, lo dicono proprio tutti gli studi scientifici oltre che le statistiche mediche e gli indici di mortalità più aggiornati. A evidenziare il problema suggerendo linee guida alle nostre istituzioni è il Comitato Nazionale di Bioetica. Il suo ultimo documento, appena divulgato, ha emesso una “Mozione contro il tabagismo”, un'analisi seria e dettagliata che si appoggia sul principio che “allo Stato compete il compito di tutelare insieme i singoli e la collettività, nel rispetto dei diritti fondamentali della persona” e che indirizza i suoi consigli al Parlamento e al Governo, di cui è organo di consulenza.
Il Cnb non si ferma agli ultimi dati sulle conseguenze del fumo passivo, ma raccomanda a enti pubblici e privati di estendere il divieto di fumo a luoghi aperti “frequentati anche da bambini e donne in gravidanza”, come “parchi e spiagge, giardini pubblici, luoghi di spettacolo all’aperto, spiagge attrezzate, stadi, campi sportivi, ristoranti all’aperto”. Appoggiandosi sul principio della prevenzione il Comitato ha esteso le sue raccomandazioni “alle scuole, ai medici, ai mass media invitando anche a favorire l’aumento dei centri antitabagismo, oggi poco numerosi in Italia”.
 
L’AMBIENTE E IL FUMO, NEMICI CONCLAMATI
Nella mozione si chiede anche di “sensibilizzare sul fatto che i mozziconi delle sigarette” gettati per terra sono “causa di un persistente e continuo inquinamento ambientale”. Su questo tema il Tci è molto attivo. Era il 2011 quando il Touring dichiarava la spiaggia in concessione al suo Villaggio di Marina di Camerota la prima spiaggia no smoking d’Italia, applicando un divieto di fumare all'aperto. Quest’anno invece, applicando l’ordinanza del Comune di Maddalena, a partire dal 1° Luglio 2019 la spiaggia del Villaggio Tci sull’isola della Maddalena, in località Punta Cannone, è no smoke.
La spiaggia del Villaggio Tci di Marina di Camerota, smoke free dal 2011
LA SIGARETTA ELETTRONICA, ILLUSIONE E MINACCIA ALLA SALUTE
"Svapare" è ormai slang diffusissimo, come l’illusione che le sigarette elettroniche non provochino danni o che addirittura siamo un viatico per l’astinenza da sigarette e tabacchi trinciati. Niente di più falso. Secondo il Cnb infatti “L’OMS nel suo recente rapporto sul fumo ha voluto sottolineare la nocività di questi prodotti per la salute non solo dei fumatori, ma anche di terzi, in quanto rilasciano nell’aria composti tossici e includono additivi il cui effetto non è ancora noto” .
C’è di più. Innanzitutto non è ancora chiaro se chi “svapa” poi “smetta di fumare”. È possibile invece constatare che chi fuma la sigaretta convenzionale lo fa dove è possibile farlo e  “svapa” quella elettronica nei luoghi dove esiste il divieto di fumo. In questi prodotti di nuova generazione, sebbene non si raggiunga la combustione, la nicotina è comunque presente nel prodotto (ad eccezione del vapore aromatizzato), ingenera dipendenza, che limita la libertà individuale, è responsabile di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari e costituisce uno dei più recenti ostacoli alla lotta contro il tabagismo.
Fortunatamente l'istituto ha affondato il colpo anche su pubblicità e Monopolio. Sul primo tema ha invitato a "inibire ogni forma di pubblicità anche occulta; di incrementare progetti di ricerca, sostenuti da fondi pubblici, trasparenti e svincolati da condizionamenti di parte” considerando "l’utile che lo Stato ricava dalla vendita di sigarette e affini, prevedendo così che la possibilità che il Servizio sanitario nazionale rimborsi i farmaci per il trattamento del tabagismo e disponga di maggiori risorse per la cura della dipendenza”.
 

 
NOTIZIE CORRELATE
Ambiente e spiagge smoke free, leggi la nostra news sui villaggi Tci.