Una grande novità in quest'autunno 2018. Già impegnati nell'accoglienza al palazzo del Quirinale a Roma, dal 29 settembre i Volontari Touring per il patrimonio culturale collaborano anche all'apertura della Tenuta presidenziale di Castelporziano.

Un nuovo prestigioso traguardo per l'iniziativa Aperti per Voi, che grazie all'opera di oltre 2200 Volontari in tutta Italia, permette di tenere aperti in maniera continuativa e sistematica molti monumenti del nostro Paese.

CHE COS'È LA TENUTA DI CASTELPORZIANO
La Tenuta di Castelporziano
 occupa oltre 60mila ettari e dista 25 chilometri da Roma. Si estende fino al litorale ed è delimitata in parte dalla via Cristoforo Colombo e dalla strada statale Pontina, in parte dalla strada statale che da Ostia conduce ad Anzio. 

Si tratta dunque di una tenuta presidenziale che costeggia per tre chilometri il litorale romano fra Ostia, Capocotta e Anzio, ricca di preziosa macchia mediterranea, con un microclima molto particolare: l’ultimo lembo, relitto e incontaminato, di quelle vaste foreste e dei boschi che, fin dall’antichità, si estendevano lungo tutta la costa laziale. Dal 1999 è tutelata come riserva naturale protetta e ora anche destinata ad attività sociali. 
LA STORIA DELLA TENUTA
Una storia antica, quella di Castelporziano. Le prime attestazioni antropiche sono addirittura ascrivibili alla prima età del Ferro (IX sec. a.C.). Dopo i romani, il territorio venne annoverato tra i possedimenti della Chiesa e dal V sec. d.C. in particolare della basilica di Santa Croce in Gerusalemme per poi divenire proprietà dei monaci di San Saba (X sec.) e dal 1561 dell’Ospedale di Santo Spirito. Acquistata dalla famiglia fiorentina del Nero nel 1823 venne rilevata dal duca Grazioli e nel 1872 dal Ministro delle finanze Quintino Sella per lo Stato destinandola a tenuta di caccia del Re; con l’avvento della Repubblica venne fatto rientrare tra i possedimenti della massima carica dello Stato.
 
Nel Catasto Alessandrino (1660) il Castello è raffigurato come una fortificazione quadrangolare con torrioni angolari, coronamenti e merlature. Rimaneggiato dai Grazioli (1823 – 1872) si presenta con un perimetro quasi raddoppiato e al piano nobile conserva oggetti d’arredo del periodo sabaudo di diversa provenienza. Sede del museo storico archeologico che raccoglie oltre duecento reperti provenienti dagli scavi archeologici effettuati nella Tenuta a partire dalla seconda metà dell’800, il complesso presenta anche un padiglione dedicato alle carrozze.
L'IMPEGNO DEI VOLONTARI TOURING
I Volontari del Touring Club Italiano accolgono i visitatori il sabato e la domenica (dal 29 settembre al 18 novembre, poi si riprenderà a febbraio) alla scoperta del nucleo storico artistico della Tenuta.

La visita al percorso storico artistico ha durata di circa due ore e mezza e include il museo archeologico, il castello, la residenza storica e il salone dei trofei, la chiesa di San Filippo Neri, la Coffee house, la limonaia, il giardino storico della Regina con gli antichi mosaici, il roseto, l’antico fontanile e la mostra delle carrozze. 

Due gli orari di partenza delle visite: 9.15 e 10.15, con ritrovo presso il punto di raccolta situato nel parcheggio di via Erminio Macario (all’altezza del civico 60) da dove una navetta accompagnerà i visitatori nella Tenuta.

COME PRENOTARE
La visita è a prenotazione obbligatoria a questo link
Per informazioni: call center 06.39967557.
Il costo della visita è di 10 euro, comprensivo della prenotazione obbligatoria di € 1,50.
Ricordiamo che i Volontari del Touring accolgono i visitatori per il percorso storico-artistico; sono poi possibili altri tipi di visite, con orari e periodi diversi (percorso archeologico, percorsi naturalistici).