Alla fine del Trecento, due mercanti veneziani tracciano una carta del Nord Atlantico che dalle coste della Scozia tocca Islanda, Groenlandia e la penisola canadese di Terranova. Resa pubblica da un loro discendente nel Cinquecento, la carta sembra dimostrare che i due giunsero in America più di cent'anni prima di Cristoforo Colombo. Incuriosito, lo scrittore Andrea di Robilant ha rifatto oggi quell'itinerario: ne è nato un libro avvincente ed emozionante, Irresistibile Nord, a metà tra il saggio storico e il reportage giornalistico. Il libro sarà presentato dall'autore e dal direttore di Touring Silvestro Serra martedì 29 maggio alle 18 presso la sede Tci in corso Italia 10 a Milano. 

Alla presentazione sono invitati a partecipare i soci Tci, ma anche semplici curiosi e appassionati di letteratura di viaggio. La vicenda è estremamente affascinante, e la doppia narrazione, che mette in parallelo gli appunti del viaggio originale (oltre alla carta, pochissime lettere) e il suo viaggio, fa emergere i numerosi punti in comune e rende più concreta l'idea che i due mercanti veneziani siano realmente arrivati fino in Nord America. La tardiva pubblicazione della carta la rese a lungo oggetto di polemiche e di valutazioni contrastanti. Alcuni la bollarono come un falso storico, altri come un errore in buona fede, altri ancora come un tentativo propagandistico di dimostrare l'abilità dei mercanti veneziani di viaggiare nei mari del Nord.

Certo, gli errori non mancano, soprattutto nella toponomastica: Drogio e Icaria, per esempio, sembrano più luoghi mitici che isole reali. Eppure le coincidenze sono ancor più numerose degli errori, le cose sono tracciate con una discreta approssimazione, soprattutto quella della Groenlandia (chiamata Engroneland). A confortare di Robilant sulla bontà della mappa, da lui "riscoperta" per caso nella Biblioteca Marciana di Venezia, la presenza di vulcani e di antichi monasteri, ben più identificabili come posizione delle isole ghiacciate e dei fiordi. 

Il risultato è un volume avvincente (212 pagine, prezzo 17,60, editore Corbaccio), che può essere letto come saggio storico e come reportage di viaggio. In entrambi i casi, il desiderio di ripercorrere, come Andrea ha fatto, le orme dei fratelli Zen, è una conseguenza inevitabile: quei mari, quelle isole e quei ghiacci dicentano irresistibili.