I ghiacciai si stanno ritirando. Sempre di più, complice il riscaldamento globale: già molti si sono ritirati di chilometri e presto scompariranno totalmente. A mostrare il preoccupante (e triste) fenomeno 60 bellissime immagini di Fabiano Ventura, in mostra a Genova dal 25 ottobre al 4 novembre. Ventura, che oltre a essere fotografo è anche alpinista e divulgatore scientifico, da anni visita le grandi catene montuose del mondo per raccontare e documentare come esse siano mutate a causa dei cambiamenti climatici.

Fabiano Ventura durante la prima spedizione nel 2009. Paolo Aralla, 2009 - © Archivio F. Ventura​
"Il nostro principale obiettivo" spiega il fotografo  - è diffondere una maggiore consapevolezza ecologica, utilizzando il confronto fotografico come strumento che coniuga la forza comunicativa delle immagini con il rigore della ricerca storica e scientifica. Gli scatti testimoniano infatti l'arretramento dei più grandi ghiacciai montani della Terra e, uniti ai dati scientifici rilevati, forniscono un'idea immediata delle straordinarie variazioni climatiche che il nostro Pianeta sta vivendo e l'urgenza di compiere azioni che ne limitino le conseguenze".

Sopra, Ghiacciaio Ameghino, Argentina. Alberto Maria De Agostini 1945. © Museo Borgatello. Sotto, l'evidente ritiro del ghiacciaio Ameghino di oltre 6 km. Fabiano Ventura, 2016. © Archivio F. Ventura
 
UN CONFRONTO IMPRESSIONANTE
Quando Ventura parla di confronto fotografico lo fa nel senso letterale del termine: nel senso che il suo team è tornato negli stessi luoghi dove sono state scattate celebri fotografie di esploratori del passato, come Alberto Maria de Agostini sulle Ande (tra il 1930 e il 1945) e Vittorio Sella sul Karakorum (nel 1949). Osservare, fianco a fianco, com'erano i ghiacchiai cinquanta o ottanta anni fa e come invece si presentano oggi è il miglior modo per rendersi conto in un attimo di quanta massa di ghiaccio sia scomparsa in un brevissimo tempo. 
A sinistra, Baltoro da Liligo, Karakorum; Vittorio Sella, 1909 © Fondazione Sella. A destra, Torri del Trango dal vecchio campo di Liligo; si noti l’evidente perdita di spessore del ghiacciaio Baltoro stimato, in queste zone centrali, in circa 50-60 m. Fabiano Ventura, 2009 - © Archivio F. Ventura
Gli scatti esposti fanno parte del progetto fotografico-scientifico "Sulle tracce dei ghiacciai", ideato dallo stesso Fabiano Ventura. Coniugando comparazione fotografica e ricerca scientifica per analizzare gli effetti dei cambiamenti climatici avvenuti durante l'ultimo secolo, il team di Ventura è partito dall'osservazione delle variazioni delle masse glaciali sulle catene montuose più importanti del Pianeta - Karakorum, Caucaso, Alaska, Ande e Himalaya - per arrivare sulle Alpi nel 2020.

La mostra a Palazzo Ducale, in occasione del Festival della Scienza, è sostenuta da Epson, azienda impegnata da tempo in progetti per l'ambiente (come riforestazione, controllo energetico e riduzione delle emissioni durante tutti i processi aziendali).
 

A sinistra, il ghiacciaio Muir in Alaska nel 1941; William Osgood Field © Alaska and Polar Regions Collections & Archives, Elmer E. Rasmuson Library, University of Alaska Fairbanks. A destra, il confronto fotografico con l’immagine storica evidenzia la grande perdita di spessore del ghiacciaio; la collina presente al centro dell’inquadratura, alta più di 350 m, 72 anni fa era infatti totalmente ricoperta dal ghiaccio. Fabiano Ventura, 2013 © Archivio F. Ventura

INFORMAZIONI
- Mostra fotografica "Sulle tracce dei ghiacciai", dal 25 ottobre al 4 novembre a Palazzo Ducale di Genova. Orari: lun-ven 9-17; sab, festivi e 2 novembre 10-19. Sito web Festival della scienza
- Per informazioni sul progetto, sito web http://sulletraccedeighiacciai.com
- Oltre alla mostra, il 4 novembre alle ore 15 si terrà una conferenza dal titolo "Montagne senza ghiacciai. Un futuro possibile?" presso l'Acquario di Genova. Durante l'incontro, moderato dal giornalista Luca Calzolari, Fabiano Ventura dialogherà con il professor Claudio Smiraglia, glaciologo di fama internazionale, ripercorrendo le tappe del progetto con l'obiettivo di diffondere una maggiore consapevolezza dell'impatto delle attività umane sul clima e sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di un impegno concreto per limitare l'aumento della temperatura globale. Sarà presente anche Luca Cassani, CSR manager di Epson Italia. A cura di Club Alpino Italiano Sezione Ligure Genova.