Il nome della famiglia biellese La Marmora (in realtà Ferrero della Marmora) è nella nostra memoria collettiva, per gli episodi legati al Risorgimento. In realtà la famiglia già dal Settecento è protagonista della storia per il legame con il casato dei Savoia e il Piemonte, anche se la celebrità arriva con la guerra di Crimea. Una storia lunga e interessante, dunque, ora ripercorsa da un'esposizione pensata per i 150 anni dell'unità d'Italia. Che dopo essere stata a Cagliari, Torino e Biella, approda al Sacrario delle Bandiere al Vittoriano di Roma, dal 6 settembre al 28 ottobre, con il sottotitolo I La Marmora dal Piemonte all'Italia.

Sono almeno quattro i personaggi della casata da ricordare: Filippo Ferrero della Marmora, diplomatico del Settecento; il cardinale Carlo Vittorio Ferrero della Marmora; e i generali Carlo Emanuele, Alessandro e Alfonso. Quest'ultimo, settimo maschio dei sedici figli del marchese Celestino Ferrero della Marmora, fu il comandante del corpo di spedizione in Crimea, fondò il nuovo corpo di artiglieria a cavallo, fu ministro delle guerra e per un breve periodo anche Presidente del Consiglio in sostituzione di Cavour. Anche altri fratelli di Alfonso ebbero ruoli non secondari nell'esercito sabaudo e successivamente italiano: il senatore Carlo Emanuele, principe di Masserano, generale e primo aiutante di campo di Carlo Alberto; il senatore Alberto, pure generale; Alessandro, generale e fondatore del corpo dei Bersaglieri, che morì in Crimea. 

All'interno della mostra sarà possibile osservare oggetti, dipinti, documenti che ripercorrono la storia della famiglia. Un'occasione ideale per scoprire protagonisti della storia italiana rimasti finora dietro le quinte. 

Orari: tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 15; lunedì chiuso. Ingresso libero. Inaugurazione il 6 settembre alle ore 17.

Info: Centro Studi Generazioni e Luoghi Archivi Alberti La Marmora, tel. 015.352533 int. 2; www.lamarmora.net

La mostra è promossa dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa e dal Comune di Biella, curata dal Centro Studi Generazioni e Luoghi Archivi Alberti La Marmora di Biella con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Biella, e organizzata dall’Associazione Stilelibero, con la collaborazione operativa dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa.