Il mare d’inverno è una strana creatura che immalinconisce, ammalia, deprime o ispira. Diciamo che in genere è un paesaggio che non ha il consenso unanime di un tramonto mozzafiato o di una notte scurissima e stellata. Ma il mare in inverno forse invoglia più che in altri momenti a immaginarne la vita sommersa, intensa e trafficatissima, misteriosa e magica.
 
Vogliamo capire insieme a voi dove infilare testa, muta e tutto il resto per trovare i fondali più belli. Certo, sarebbe stato più facile puntare verso destinazioni esotiche, fondali incorniciati da barriere di corallo o isole in mezzo agli oceani. Forse. Ma con un pizzico di ostinazione e con molto orgoglio vogliamo rimanere tra le acque di casa. Un bel respiro e, chi l’avrebbe mai detto, iniziamo da Trieste.
 
1. MIRAMARE - FRIULI VENEZIA-GIULIA
Forse la vista e la visita del Castello di Miramare basterebbe ad appagare la voglia di bellezza: il suo profilo turrito colorato di bianco risplende sul fondale scuro delle rocce e dei boschi sul promontorio di Grignano, scelto a metà 800 da Massimiliano D’Asburgo come sua residenza d’elezione.
Ma le acque che contornano Miramare e il suo castello sono altrettanto fascinose e tanto preziose da essere tutelate dalla più piccola area protetta italiana. Basta guadagnare qualche metro di profondità e qualche pinnata per trovare una scogliera abitatissima da corvine, castagnole, saraghi e scorfani.

Info: www.riservamarinamiramare.it.
 

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2. PORTOFINO - LIGURIA
Il promontorio di Portofino è un grande classico per le immersioni. Come è noto è una riserva naturale e questo comporta delle regole stringenti per la pratica della subacquea: niente immersioni notturne, e discese con attrezzatura ed erogatore solo con l’accompagnamento di diving autorizzati.
Bando alla burocrazia però, perché i protagonisti sono i fondali che accolgono tantissime specie marine e pesci di ogni tipo. Gli accessi migliori sono la spiaggia del Cannone o Porto Pidocchio. Tante le immersioni emozionanti tra relitti, pareti e grotte: da Punta Chiappa levante, ricca di cernie, alla Grotta dell’Eremita, tra coralli rossi, murene e gorgonie. Emozionante, ma riservata a chi può avventurarsi tra i 15 e i 50 metri e la secca dell’Isuela. Sulle rocce di corallo rosso e madreporario giallo si trovano facilmente aragoste, astici e murene, e nella stagione calda pinneggiano anche pesci luna. Poi c’è il Cristo degli Abissi, una tappa quasi irrinunciabile.

Info: www.portofinoamp.it/it.

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3. GIANNUTRI - ARCIPELAGO TOSCANO
Qui apriamo il panorama sottomarino anche agli appassionati del mare che però non scendono al di sotto della superficie. L’arcipelago toscano è infatti l’ideale per fare i curiosoni a pelo d’acqua, giocare a chi vede più pesci aguzzando la vista, senza doversi armare di particolare attrezzatura. Snorkeling, quindi. Ma se dovessimo scegliere un punto dove avventurarsi nel blu è l’isoletta di Giannutri.
Le pareti rocciose sono infatti una cornice che esalta tantissimi i colori dei pesci e delle creature marine, oltre alla vegetazione del mare, che qui è rigogliosa. Questa bellezza è meno a rischio di altri punti del Mediterraneo, perché sotto la tutela del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Nota a margine ma non troppo. Per gli amanti dei relitti, sui fondali di Giannutri cercate Nasim II.

Info: www.islepark.it.
 

4. ISOLE TREMITI - PUGLIA
Che il mare delle Tremiti sia meraviglioso lo sanno bene i tanti habitué che frequentano il Villaggio del Touring Club Italiano, verso e proprio "paradiso naturale" immerso nel verde di San Domino - la più grande tra le isole al largo del Gargano. Ma la scoperta continua anche sott'acqua, dove i fondali, protetti dall'area marina all'interno del parco nazionale del Gargano, riservano colori e forme stupefacenti.
 
Moltissimi gli spot che richiamano i subacquei, soprattutto lungo le coste di Caprara, l'isola disabitata che è un vero e proprio eden naturale: per esempio la secca di Punta Secca, Scoglio del Corvo, Punta di Cala dei Turchi, Secca della Vedova. Si può dire che tutta la parete di Caprara esposta a nord sia un paradiso per i sub. Ma anche le altre isole regalano fondali superlativi: a San Nicola - ricchissima di spugne - da non perdere la Secca del Ferraio, a San Domino Punta Secca e Rondinelle.
 
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Foto Silvio Pastore Stocchi/Trip magazine
5. LIPARI - ARCIPELAGO DELLE EOLIE - SICILIA
Vulcani, coralli, correnti, grotte e fondali profondi e scuri compongono un panorama subacqueo da non perdere. Le Eolie sono versi paradisi sommersi (ed emersi). Da aprile a ottobre è il periodo per ammirare questa bellezza senza particolari attrezzature stagne. Ma oggi scegliamo Lipari, magari anticipando in futuro un’approfondimento sul resto dell’arcipelago.
Adatto a sub alle prime armi ecco la Secca del Villaggio che si mostra tra splendidi anfratti a pochi metri dalla superficie. Per sub più esperti da non perdere l’immersione di Punta Castagna: entro i 40 metri di profondità vi appariranno anthias (le castagnole rosse) e gorgonie muoversi tra anfratti bianchi di pietra pomice. Lenti e sinuosi arriveranno anche cernie e barracuda: uno spettacolo.
Ecco l’immersione delle Formiche, ovvero i massi che appoggiati sul fondale creano innumerevoli anfratti tra cui farsi sorprendere dall’arancione vivo delle Astroidi (sono dei celenterati con scheletro in calcare) tra cui appaiono fugaci branchi di piccoli pesci, polpi e cernie.  
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6. ASINARA - SARDEGNA
Cala Stagno Lungo, Cala Sabina e Cala dei Detenuti compongono un trittico spettacolare di immersioni in acque limpide quanto sempre piuttosto fredde, anche nel periodo migliore stretto tra giugno e novembre.
A preservare l’ambiante marino c’è la tutela del Parco Nazionale dell’Isola dell’Asinara su un ambiente marino lussureggiante tra posidonie e pesci dai colori sgargianti. Per la sparuta schiera di apneisti (un po’ i free climber del mare) cc’è un appuntamento da segnarsi sul calendario: 17 luglio, data in cui Umberto Pellizzari, recordman mondiale di apnea, accompagnerà gli appassionati alla scoperta dei fondali del parco nazionale.

Info: www.parcoasinara.org.

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