Fare il giornalista non è un mestiere, è una passione. E fare l'inviato di guerra è una missione. Una missione che ancora oggi, spesso, si conclude tragicamente e prematuramente. Maria Grazia Cutuli, catanese d'origine ma milanese d'adozione, nata nel 1962, dopo l'11 settembre 2001 viene inviata dal Corriere della sera in Afghanistan. Il 19 novembre dello stesso anno rimane uccisa lungo la strada che da Jalalabad porta a Kabul assieme a tre colleghi, lo spagnolo Julio Fuentes di El Mundo e l'australiano Harry Burton e l'afghano Azizullah Haidari, entrambi della Reuters.

Dopo la sua morte, la Fondazione Maria Grazia Cutuli ha istituito alla sua memoria un premio internazionale di giornalismo. Il premio è giunto alla 6a edizione e ieri, a Milano, la giuria presieduta dal direttore del Corriere Ferruccio de Bortoli ha comunicato i nomi dei vincitori 2010, alla presenza del fratello di Maria Grazia, Mario Cutuli.

Il premio per la stampa italiana è stato assegnato alla giornalista di SkyTg24 Tiziana Prezzo. già vincitrice del premio Ilaria Alpi per un servizio su Haiti; quello per la stampa estera alla francese Cécile Hennion, giovane corrispondente di Le Monde per il Medio Oriente. Nel 2008 fu accoltellata da un gruppo di uomini armati mentre era in Irak, fortunatamente senza gravi conseguenze.

Il premio al giornalista siciliano emergente è andato a Donata Calabrese, free lance di Gela (Cl), che collabora con numerose testate, il Giornale di Sicilia, l'Agenzia giornalistica Italia e con numerose testate ed emittenti locali. Mentre raccontava gli scontri tra famiglie mafiose nella sua città, le hanno incendiato l'auto.

La giuria ha inoltre assegnato due premi a neolaureati con tesi sul giornalismo: Sara Bicchierini e Domenico Musella.

La giornata conclusiva del premio si svolgerà sabato 20 novembre a Catania, la città natale di Maria Grazia, con la premiazione dei vincitori e un loro intervento nell'Aula Magna della Facoltà di lettere e Filosofia dell'Università statale. Un modo per ricordare Maria Grazia Cutuli, il suo impegno e il suo entusiasmo. Un esempio per chi, come noi, ama questo lavoro.