“Musei e gallerie non sono solo per gli introdotti al mondo dell'arte. Sono per tutti noi”. Con questo incoraggiamento The Times, blasonato quotidiano britannico introduce la classifica delle 50 migliori gallerie del mondo (la distinzione con i musei deriva dalla volontà del giornale di separare collezioni meramente artistiche, chiamate gallerie, con quelle che includono anche materiali che mostrano come si vivesse nelle epoche delle opere, i musei). Per stilarla ha coinvolto alcuni dei più stimati critici in circolazione e il risultato è incoraggiante per l'Italia con quattro posizioni occupate. La prima è la prima tout court. Le Gallerie degli Uffizi di Firenze sconvolgono per la bellezza delle collezioni, ma anche per l'incredibile edificio che le ospita progettato dal Vasari. E gli inglesi non possono far altro che metterle al primo posto. La top ten prosegue con il Prado di Madrid, l'Hermitage di San Pietroburgo, il MoMa di New York, il Kunstmuseum di Basilea, il Met di New York, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra e la Frick collection di New York. In effetti non proprio una classifica dai risultati scontati...

La seconda italiana in lista è al 12esimo posto ed è la Galleria Borghese di Roma. Questa la giustificazione: “La brutale ambizione simil mafiosa della famiglia Borghese che presidiò la società romana, non solo come principi e pontefici, ma anche come mecenati dell'arte, diventa molto evidente visitando la galleria che ospita un'enorme parte della sua collezione”. Un po' di snobismo britannico che nulla toglie alla ricchezza della galleria ovviamente. Poco oltre, al 19esimo posto ecco i Musei Vaticani dei quali si consiglia di non perdere la vista alla Cappella Sistina (suggerimento un po' scontato, ma tant'è). L'ultima italiana in classifica è però una sorpresa che persino pochi italiani conoscono: l'Accademia Carrara a Bergamo. Grazie al mecenatismo e al collezionismo del conte Giacomo Carrara si possono oggi vedere capolavori di Botticelli, Bellini, Mantegna e Raffaello e, poco lontano, nella più recente galleria d'arte moderna, anche le opere di Morandi e De Chirico. Una bella soddisfazione per un una galleria non proprio mainstream, ma in grado di colpire i critici britannici.

Forse considerando l'immenso patrimonio delle gallerie italiane si poteva sperare in qualche postazione in più e ci si augura un miglioramento nella classifica del prossimo anno. Diciamo che poi i sudditi della regina sono stati un po' di parte con ben dieci gallerie britanniche segnalate. Un record che ci si augura di superare al più presto.