Vacanze? Per gli americani sono sempre più una chimera. Negli ultimi 40 anni i cittadini degli Stati Uniti hanno diminuito sempre di più il numero di giorni in viaggio per piacere. Quasi come se le ferie fossero un privilegio per pochi. Ma quei pochi, che pochi davvero proprio non sono, dove vanno? Secondo una ricerca di Euromonitor International, rilanciata nei giorni scorsi dal New York Times, quando gli americani partono scelgono mete vicine ai confini (se non interne). Per il 2015 le previsioni sono interessanti e includono anche il Belpaese. Ma andiamo con ordine.

 

SOLE SPIAGGE E NATURA

La destinazione più popolare all'estero è senza dubbio il Messico con circa 20 milioni di viaggi che arriveranno a 21 nel corso di questo 2015. Ovvio che chi abita in California e negli altri Stati di confine fa alla svelta a superare la frontiera, ma è altrettanto certo che il Paese dei Maya è sulla cresta dell'onda per più di un motivo: oltre al sole e alle spiagge, infatti, negli ultimi anni ha migliorato la sua proposta turistica grazie a un deciso salto di qualità nella gastronomia e nell'accoglienza con nuovi resort per appassionati di yoga (una vera mania per gli americani) e con attività culturali di grande valore. Cancun e Chichen Itza sono sempre due must. Al secondo posto gli altri vicini di casa, quelli a Nord. Il Canada si conferma la meta ideale per gli appassionati di escursioni, natura e vita all'aria aperta. Senza dimenticare anche la proverbiale ospitalità dei canadesi che rende il Paese ancora più amichevole.

 

EUROPA E CARAIBI ALL'INSEGUIMENTO

Gli statunitensi però qualche volta salgono su un volo intercontinentale e vengono alla scoperta dell'Europa. In primo luogo della Gran Bretagna, con Londra in testa che conquista i due terzi dei turisti a stelle e strisce. Dietro di qualche lunghezza Francia e Italia, le eterne rivali. Certo, con l'Expo 2015 di Milano alle porte in molti speravano nel sorpasso, ma non è ancora detta l'ultima parola visto che l'anno è appena iniziato. La probabile visita della First Lady Michelle Obama a Milano potrebbe invertire la tendenza. Speriamo. Alle nostre spalle la Germania che, almeno sul piano turistico, rimane ancora indietro rispetto all'Italia. Nella top ten americana entrano poi le Bahamas (meta ideale per viaggi di nozze), la Giamaica (idem), la Cina, la Spagna e il Giappone a pari merito con quest'ultimo in crescita grazie ai prezzi in diminuzione e all'allontanamento nella memoria collettiva del disastro di Fukuyama.

Una gara per tutti insomma per la conquista del viaggiatore americano che vede anche alcune new entries in crescita costante.

 

OUTSIDER CHE EMERGONO

Secondo l'Associazione dei Tour Operator americani tra le destinazioni in forte crescita per il 2015 il Myanmar e Cuba sono in testa. Il primo per la sua misteriosa e orientale magia. Il secondo per l'effetto che lo stop all'embargo americano può avere. Basti pensare che, da quando sono ricominciate le relazioni diplomatiche (poche settimane fa), le richieste per capire come viaggiare sull'isola caraibica sono aumentate dell'809 per cento secondo i dati di Google! La lista delle nuove mete ambite prosegue con la Croazia, l'Islanda, l'India, il Perù, lo Sri Lanka, il Vietnam, la Cambogia e Panama.

 

ENTRO I CONFINI

L'ultimo dato pubblicato dal New York Times riguarda invece il turismo interno. Quello peraltro più gettonato dagli americani che hanno a disposizione un enorme Paese e ne sono anche particolarmente fieri. La California resta in testa come destinazione più popolare, seguita dal Texas, dalla Florida (Orlando e Disneyworld la fanno da padroni) e da New York. Tra le vacanze organizzate una crociera in Alaska sembra essere un grande classico.

Forse gli americani non sono un popolo di turisti impenitenti, ma sono una popolazione numerosa e in crescita e capire cosa cercano quando vanno all'estero è la vera chiave per conquistarli.