Finita l'avventura di Expo il timore più grande per milanesi e non solo è quello di non avere più niente da vedere. Ma questo anno mirabile continua sotto l'insegna delle inaugurazioni di altissimo livello anche grazie all'apertura recente di nuovi musei e spazi espositivi.

Questo autunno si viaggia tra macchine lineari ed eleganti fino ai mari della Polinesia grazie a Gianni Piacentino e a Paul Gauguin. Il primo, fino al 10 gennaio, occupa gli spazi del Podium della Fondazione Prada, il secondo condivide gli spazi del Museo delle culture, Mudec, con Barbie (separatamente, ben inteso) fino al 21 febbraio 2016. Due mostre importanti che mantengono Milano al centro dell'attenzione, con qualità.

COSÌ LONTANO COSÌ VICINO
Sono circa 70 le opere esposte per Gauguin, racconti dal paradiso, ricchissima mostra allestita al Mudec realizzata in collaborazione con NY Carlsberg Glyptotek di Copenhagen che ospita una delle collezioni più complete al mondo di opere dell'artista francese tanto da aver prestato a Milano la metà di quelle presenti al museo delle culture. Non mancano alcuni dei capolavori più famosi come Vahine no te Tiare (Donna con fiore), uno dei primi dipinti che l'artista inviò in Francia da Tahiti nel 1891, l'Autoritratto con Cristo Giallo, proveniente dal Musée d'Orsay, e Mahana no atua (Giorno di Dio) che fu dipinto a Parigi tra un soggiorno e l'altro a Tahiti. Sei le sezioni della mostra che conducono in un viaggio memorabile tra Europa e le sperdute isole del Pacifico.

Sempre al Mudec la mostra su Barbie: ecco la nostra news dedicata

LA PRECISIONE DELLE LINEE
La Fondazione Prada è l'altra grande novità del panorama culturale milanese. Una ex fabbrica (come il Mudec d'altronde), trasformata dall'archistar Rem Koolhas, pronta a ospitare la collezione permanente, un cinema e mostre temporanee di altissimo livello. Come quella che inaugura il 7 novembre dedicata alle opere del torinese Gianni Piacentino. In 40 anni di attività l'artista ha studiato forme e colori con precisione matematica: “Al centro del mio lavoro c'è sempre la rilevanza del controllo tecnico e matematico. Non mi lascio sedurre dal rimosso e dalle pulsioni”, commenta. In mostra decine di installazioni e quadri allestiti in ordine anticronologico da Germano Celant. Veicoli dalle linee semplici e perfette, una grande passione per ali e pedali, ma anche per i fratelli Wright ai quali sono dedicate numerose opere. “Mi piace studiare oggetti comuni e negarne la funzione per tramutarli in entità lineari e di superficie destinate solo a essere osservate”, spiega Piacentino. Forma e sostanza viaggiano di pari passo con eleganza. D'altronde siamo alla Fondazione Prada mica per caso.
IINFORMAZIONI

Gauguin - racconti del paradiso
Mudec, via Tortona 56
Fino al 21 febbraio 2016
Info e prenotazioni: tel. 0254917
www.mudec.it

Gianni Piacentino
Fondazione Prada, largo Isarco 2
Fino al 10 gennaio 2016
Info: tel. 02 56662611
www.fondazioneprada.org

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