La famiglia Germiniani - Daniele e Laura, quarantenni, con Martina, 7 anni, e Tommaso, 4 - ha deciso di lasciare casa, lavoro e scuola per un lungo viaggio intorno al mondo. Dieci mesi tra America, Asia e Australia, con l'idea che ogni famiglia "normale" possa realizzare qualcosa di simile. "Potevamo scegliere tra il comprare una bella macchina o fare il giro del mondo. I costi sono equiparabili: stiamo parlando grossomodo di 50-60mila euro" ci ha detto Daniele. Qui di seguito la loro esperienza alle isole Galapagos, prima tappa dell'avventura. Potete seguire la famiglia Germiniani sul sito "I ragazzi stanno bene" e sul profilo Instagram collegato.

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All’inizio, quando in famiglia abbiamo deciso di buttarci in questa avventura del giro del mondo, l'abbiamo fatto quasi per gioco. Con i bambini abbiamo costruito un elenco di luoghi fantastici da visitare: la savana con i leoni, le piramidi, Machu Picchu... e immancabilmente in ogni elenco tornavano le Galapagos. Se l’Africa per vari motivi non era prevista nel nostro tour, il Sudamerica è stato fin dall’inizio una delle mete imprescindibili, anche se le tappe non erano (e non sono ancora, mentre scrivo) tutte definite. 

Le Galapagos però sono famose non soltanto per essere uno dei luoghi più straordinari dove toccare con mano la fantasia di Madre Natura, ma anche per la loro dispendiosità. Figurarsi poi se ci si deve muovere in famiglia. Quando abbiamo intervistato nonni e amici, pareva che l’unico modo per visitare l’arcipelago fosse imbarcandosi per una crociera, tendenzialmente molto costosa. L’ovvio vantaggio di queste crociere è che si possono visitare diverse isole, navigando di notte e facendo escursioni di giorno; in più non si deve pensare a nulla, tutti i servizi sono inseriti nel pacchetto. Se avessimo scelto questa opzione, semplicemente non saremmo mai partiti per questo viaggio, intendo dire per tutta l'avventura. La scelta più comoda e solitamente più costosa non è quella per chi vuole viaggiare in famiglia intorno al mondo.
 
E allora ci siamo costruiti le nostre Galapagos a misura di famiglia. E ora proviamo a raccontarle.

UN APPARTAMENTO A PUERTO AYORA

La prima cosa che bisogna sapere è che oggi alle Galapagos, diversamente da una ventina di anni fa, si è sviluppata un’offerta turistica basata anche su alcune isolePuerto Ayora, il centro principale dell’isola di Santa Cruz, è una cittadina vivace, che offre molte possibilità al turista basato a terra. Il rovescio della medaglia è che ogni tanto si ha la sensazione di non essere tanto all’interno di un parco naturale protetto, quanto in una qualunque località turistica. In realtà Puerto Ayora è una delle pochissime zone di tutto l’arcipelago non vincolate dalle norme molto stringenti del Parco, per cui il suo sviluppo è funzionale alla crescita controllata del turismo nelle Galapagos.
 
Oltre a Puerto Ayora, che è la città più sviluppata anche grazie al facile collegamento con l’aeroporto di Baltra, punto di accesso di quasi tutti i voli dall’Ecuador continentale, esistono altri – più piccoli – centri abitati dove si possono trovare varie strutture turistiche. Puerto Villamil sull’isola di Isabela, Puerto Baquerizo Moreno sull’isola di San Cristobal e Puerto Velasco Ibarra sulla piccola isola di Floreana. Noi dopo una serie di considerazioni abbiamo deciso di basarci a Puerto Ayora per tutti i dieci giorni della nostra permanenza alle Galapagos e da qui partire per escursioni giornaliere. Probabilmente questo è stato un errore: sarebbe stato meglio pernottare una settimana a Puerto Ayora e poi spostarsi su una delle altre isole maggiori per i giorni restanti. In questa nostra scelta ha contato molto la volontà di dare una “casa” stabile ai bambini, anche se alla fine abbiamo deciso comunque di fare una gita a Isabela.
 
Una volta deciso di rimanere a Puerto Ayora abbiamo iniziato a scandagliare il web alla ricerca di tutte le possibili opportunità: resort, alberghi, hostal di tutte le categorie e anche una buona offerta di alloggi privati. Ci siamo concentrati su quest’ultimi e alla fine abbiamo trovato attraverso Airbnb (anche alle Galapagos!) un appartamento molto carino nel Barrio Edén, due camere, un bagno, cucina a vista su un piccolo salotto. Il bonus era un bel balcone con una comodissima amaca che i nostri bambini hanno subito monopolizzato. Il nostro appartamento si trovava dalla parte opposta di Avenida de Baltra che è la principale “arteria commerciale” di Puerto Ayora. Nessun problema: parliamo sempre di una cittadina piccolina, in dieci minuti si arriva comodamente a piedi dappertutto, e con 1,5$ in tariffa fissa i taxi ti portano dappertutto nel paese.

COME SI MANGIA ALLE GALAPAGOS

Il vantaggio di stare in appartamento, oltre ad avere uno spazio più intimo e personale rispetto a un albergo, è quello di poter risparmiare parecchio sul cibo, evitando di andare al ristorante ogni giorno. Una delle cose che più ci ha colpiti è che i prezzi dei generi alimentari, se acquistati nei due supermercati, il Proinsular nell’area del porto e il MegaPrimavera su avenida de Baltra, sono più che accettabili. In aggiunta frutta e verdura fresche e di produzione rigorosamente Galapaguena si trovano al Mercado Municipal, sempre su avenida de Baltra, dove anche i locali fanno la spesa quotidiana. Siamo su un’isola e il pesce non può che essere freschissimo e venduto direttamente sui banchi del molo dei pescatori, su avenida Charles Darwin, il lungomare della cittadina. Lì lo spettacolo oltre che il pesce splendido, tonni, cernie e molti altri che non sappiamo riconoscere, è dato dai leoni marini e dai pellicani che rumorosamente fanno la questua per raccogliere gli scarti della pulizia del pescato.
 

 
Non che la ristorazione locale non sia invitante: ristoranti e bar sono numerosi e basta allontanarsi di poco dal lungomare per trovare piccole taverne che offrono piatti locali a base di pollo e di pesce per pochi euro. Un buon posto dove fermarsi sono i chioschi di avenida Charles Binford, una traversa di avenida de Baltra, che verso sera viene chiusa al traffico e invasa dei tavolini dei locali che offrono soprattutto pesce alla griglia. Con circa 45 $ (38 €) abbiamo cenato con un buon risotto ai frutti di mare, un tacos di pesce e due hamburger per i bambini. Per chi sente la mancanza dei sapori italiani alla fine della zona chiusa al traffico c’è l’osteria di Pippo, un gentilissimo siciliano trapiantato qui da oltre 35 anni e che seppur ottantenne tiene aperto il suo ristorante perché senza “far nulla non ci so stare”.

LE ESCURSIONI PER LE ISOLE: COME RISPARMIARE

Alle Galapagos si viene per scoprire la flora e soprattutto la fauna di queste isole incredibili. Ed è proprio sul costo delle escursioni per incontrare gli animali endemici di queste isole che si registrano le spese maggiori di tutto il viaggio. Se non c’è modo di azzerare queste spese, è però possibile utilizzare qualche piccolo accorgimento per contenere il trauma. Prima di tutto non prenotare nulla dall’Italia, ma neanche dalle agenzie di Quito o Guayaquil se vi si fa tappa qualche giorno. Tutta Puerto Ayora è piena di agenzie che organizzano qualsiasi tipo di tour su tutte le isole, isolotti e scogli dell’intero arcipelago. Per cui conviene armarsi di tanta pazienza ed esplorare, chiedere e contrattare. Difficilmente riuscirete ad avere sconti importanti, noi ad esempio non siamo riusciti ad avere “tariffe bambino”, ma un pomeriggio di caccia ci ha permesso di acquistare tre diverse escursioni, di cui due visite in giornata con pranzo a bordo e trasferimento in bus verso l’area di imbarco situata a nord dell’isola per un costo complessivo inferiore ai 1400 €. Per avere un paragone una settimana di crociera viene venduta a non meno di 2500 € a persona.
 
Per abbassare ulteriormente questo costo è possibile provare a contattare i singoli armatori delle barche da escursione e chiedere se c’è qualche last minute. Ovviamente bisogna adattarsi all’escursione in programma, ma anche così si può risparmiare solo qualche decina di dollari complessivamente. Noi abbiamo scelto di acquistare tutte e tre le escursioni più il ferry andata e ritorno per l’isola di Isabela dall’agenzia “Lonsome George” proprio all’inizio di avenida di Baltra, dove abbiamo conosciuto Mariano, un’agente locale che parla un discreto italiano e che ci ha offerto un buon servizio, “regalandoci” il noleggio di un paio di mute e dandoci qualche prezioso consiglio, aiutandoci a risparmiare qualcosa del nostro budget.
ESCURSIONE 1: TRA I LEONI MARINI DELLA BAIA ACCADEMIA
Abbiamo scelto di fare escursioni a bassa o media complessità, quindi con non troppo tempo di navigazione e che offrissero anche gite a terra, poiché non eravamo sicuri della risposta dei bambini a rimanere imbarcati per 7-8 ore consecutive.
La prima escursione è stata il “tour della baia Accademia”, la baia di Puerto Ayora, in cui si visita lo scoglio di fronte al porto e in cui vive la colonia di leoni marini che poi si ritrovano a dormire sul lungomare della città, si fa un breve snorkeling insieme a tartarughe marine, ci si sposta a Las Grietas, un canyon invaso dall’acqua in cui brucano tranquilli numerosi pesci pappagallo, per poi finire al tunnel de Amor, una piscina naturale in cui i piccoli squali delle Galapagos possono crescere sereni, e alla Playa de Los Perros, una spiaggia che ospita una grande colonia di iguane di mare in un atmosfera primordiale. Questo breve tour della durata di tre ore e che si svolge nei dintorni del porto è stato molto adatto per testare le capacità di adattamento dei bambini e per un costo di 35 $ (30 €) a testa è stata una bella esperienza.
 

ESCURSIONE 2: L'ISOLA PLAZA

La seconda escursione che abbiamo fatto è stata verso l’Isla Plaza, una piccola isola sul lato nord occidentale di Santa Cruz. Dopo un tragitto di quaranta minuti in autobus ci si imbarca su una barca da una dozzina di posti che fa un primo stop dopo pochi minuti di navigazione per uno snorkeling dove abbiamo avuto la possibilità di giocare con i leoni marini, vedere una miriade di pesci, ma soprattutto osservare da pochi metri uno squalo pinna bianca sonnecchiare tranquillamente in un anfratto roccioso.
Una volta ripartiti si arriva dopo circa un’ora di navigazione alla piccola isola rocciosa, e si parte per un trekking molto semplice di un paio di chilometri arrivando alla sommità della scogliera per osservare le varie colonie di uccelli, tra cui le famose sule dei piedi azzurri e le fregate magnifiche celebri per la sacca golare rossa. L’isola è molto interessante e la guida del parco si è dimostrata molto competente, per cui un’altra ottima escursione. Questa gita è durata in pratica tutta la giornata, a bordo della barca abbiamo potuto godere anche di un ottimo pranzo a base di pesce spada e ci sono state fornite anche le attrezzature per lo snorkeling. Il prezzo per tutti è quattro è stato di circa 600 $ (510 €) complessivi.
 

 
ESCURSIONE 3: NORTH SEYMOUR​
Terza ed ultima escursione è stata verso l’isola di North Seymour. Un'ora di navigazione e si è accolti da accolti da centinaia di uccelli che nidificano sull’isola: si ha la possibilità di arrivare a pochissimi metri dai nidi e comprendere come le varie specie curano la prole. Abbiamo avuto modo di vedere da molto vicino le fregate con la loro sacca rossa e gonfia per cercare di catturare l’attenzione delle femmine. Onnipresenti anche qui le iguane terrestri, in una delle numerose sottospecie che vivono in tutto l’arcipelago; in questo caso avevano un bellissimo collare giallo. Ci siamo poi spostati alla piccola Mosquera Island, un sottile lingua di rocce laviche e sabbia che ospita una bellissima colonia di leoni marini, con cui è stato possibile nuotare durante il successivo snorkeling tra i fondali riparati dell’isolotto. Anche in questo è stato servito un ottimo pranzo a bordo, e il tour è stato estremamente piacevole. Il costo di questa escursione è stato di circa 680 $ (580 €) complessivi.
 

 
ISABELA, UNA NOTTE FUORI CASA
Un buon modo per scoprire altri siti senza necessariamente acquistare escursioni dalle agenzie è semplicemente spostarsi su un’altra isola, per una gita in giornata o come abbiamo fatto noi pernottando fuori per una notte. Abbiamo scelto di andare a Isabela, l’isola più grande delle Galapagos (il suo territorio è pari al 58% di tutta la superficie dell’arcipelago) che è abitata da sole 3000 persone. Dall’agenzia di Puerto Ayora abbiamo acquistato i biglietti per i trasferimenti intra-isla, per un totale di 200 $ (170 €) e dopo 2 ore di navigazione – abbastanza movimentate - siamo arrivati nella tranquilla Puerto Villamil.
Scesi a terra ci siamo fatti portare da un tassista in un hostal, che si è rivelata un’ottima pensione con pernottamento e prima colazione. Eravamo al margine occidentale della cittadina, a pochi metri dalla spiaggia. Una volta ad Isabela si possono fare diverse escursioni, anche gratuite; la principale è a al Muro de las lagrimas, un muro di sassi costruito in mezzo alla foresta, quando in questa zona esisteva una colonia penale, un monumento all’inutilità dei lavori forzati. Per raggiungere questo sito si percorrono circa 4 km di sentiero pedonale, da calcolare almeno due ore tra andata e ritorno, su cui si aprono varie deviazioni per visitare le lagune, spiagge o piccole calette... dove noi abbiamo trovato un leone marino che desiderava solo giocare con noi, fantastico!

Altro sito gratuito è Concha de perla, una piscina naturale formata dalla risacca del mare con acqua trasparente e con una bella colonia di leoni marini. Avrete capito che i leoni marini sono pronti a giocare sempre e con chiunque. Ad Isabela abbiamo invece deciso di acquistare per 120 $ (100 €) un giro in kayak alle isolette Los Tintoreras, un labirinto di rocce laviche che ospitano, a poche centinaia di metri da Puerto Villamil, una fauna incredibile. Oltre agli onnipresenti leoni marini, anche pinguini delle Galapagos, tartarughe marine e squali punta bianca, oltre ad una miriade di pesci: due ore trascorse molto piacevolmente accompagnati da una guida molto capace.


 
NEI DINTORNI DI PUERTO AYORA
Le escursioni a pagamento non sono in realtà le uniche possibilità per scoprire la flora e la fauna delle Galapagos: anche nei dintorni di Puerto Ayora si possono visitare angoli incantevoli in maniera completamente gratuita o quasi. La prima visita da non perdere è quella alla Stazione Scientifica Charles Darwin con l’annesso centro per il ripopolamento delle tartarughe giganti e le due spiagge vicine dove si possono incontrare le iguane marine e godere di una bella vista sul porto della cittadina. Il sito è nella periferia orientale di Puerto Ayora e offre un percorso didattico alla scoperta della flora e della fauna delle isole Galapagos e alle loro peculiarità. Il “pezzo forte” sono gli ampi recinti dove girano indisturbate le piccole tartarughe che fanno parte dei programmi di ripopolamento delle varie sottospecie di tartarughe giganti. Oltre ai piccoli vi sono anche diversi esemplari già adulti; probabilmente sarà il vostro primo incontro con questi animali affascinanti.
 
Un altro angolo inaspettato è la visita alla laguna de Las Ninfas, nel lato occidentale della cittadina di Puerto Ayora: completamente circondata dalle mangrovie è un buon esempio di come queste isole possano nascondere siti affascinanti letteralmente girando l’angolo della strada.
 

 
Una gita che per noi ha preso una buona giornata è l’escursione a la Bahia Tortuga, due chilometri di spiaggia bianchissima, e alla limitrofa caletta della Playa Mansa dove il mare è calmo e i bambini hanno la possibilità di fare il bagno tranquilli. Per arrivarci basta prendere il taxi da Puerto Ayora che per 1,5 $ porta all’inizio del percorso pedonale per arrivare alla Bahia Tortuga. Per compiere tutto il percorso bisogna calcolare circa 45 minuti, camminando in un bosco di cactus pieno di lucertole della lava e uccelli colorati. Altri 45 minuti serviranno per percorrere tutta la spiaggia e arrivare alla caletta Mansa, l’unico punto dove è possibile entrare in acqua in sicurezza. Volendo si può chiedere un passaggio alle lance che fanno la spola da Puerto Ayora, sono circa 15 $ (12 €) a testa. Un’altra escursione inizia prendendo un taxi d’acqua a Puerto Ayora per 1 $; ci si può far portare all’imbarcadero da cui inizia il sentiero per un’altra spiaggia, detta de Los Alemanes, il percorso poi prosegue e arriva fino al canyon de Las Grietas, che noi avevamo visitato con il tour della Baia.
 
Ultima delle nostre gite è stata la visita all’interno dell’isola di Santa Cruz, con l’escursione ai Los Gemellos, i crateri che caratterizzano il centro dell’isola, e al Rancho El Chato 2, una riserva privata in cui vivono felici e sereni, in piena libertà, dozzine di esemplari di tartarughe giganti. Dentro alla riserva si possono visitare anche i tunnel di lava, gallerie naturali che si sono prodotte dal raffreddamento della lava superficiale, mentre sotto la crosta la lava incandescente continuava a fluire, un altro spettacolo affascinante di queste isole incredibili.
 

 
IL NOSTRO VIAGGIO ALLE GALAPAGOS: IL CONTO FINALE
Questa vacanza alla Galapagos è stata esattamente ciò che ci aspettavamo: l’occasione di vivere tutti assieme una grande avventura per costruire ricordi di famiglia che ci accompagneranno molto, molto a lungo. Pur avendo fatto attenzione, non è possibile vivere queste isole in maniera low cost, soprattutto se in famiglia; però con un po' di attenzione e scegliendo di cucinare spesso a casa siamo riusciti a rimanere in un budget di circa 3.000 €, conteggiando anche gli oltre 300 € che sono da pagare come tassa di ingresso (ovvero circa 750 euro a testa per 10 giorni). In questo conto rimangono fuori i costi dei biglietti dall’Italia a Quito perché fanno parte del grande “bigliettone” che abbiamo acquistato per fare il giro del mondo. Alla prossima puntata!