“Nel nostro Paese esistono centinaia di chilometri di linee ferroviarie straordinarie, che percorrono paesaggi incredibili e non sono più utilizzate. E su altre centinaia di chilometri di binari passano pochi treni al giorno. A dimostrare che, come ho già più volte affermato, l'Italia è davvero un museo diffuso, con un patrimonio di borghi, piccole città, paesaggi che i treni storici possono attraversare e collegare, rappresentando un'enorme opportunità turistica per i viaggiatori italiani e di tutto il mondo”. Il ministro Dario Franceschini, nell'insolita cornice di una carrozza presidenziale d'epoca in corsa lungo la storica linea ferroviaria della Val d'Orcia, ha presentato con queste parole il progetto “Viaggio nel tempo” di valorizzazione dei treni storici e delle linee minori che ha come primo passo l'ingresso del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo nella Fondazione Ferrovie dello Stato che già gestisce sia quattro linee ferroviarie storiche sia un vasto patrimonio di locomotive e vetture d'epoca.

Affiancato dal presidente della Fondazione Fs, Mauro Moretti, dall'amministratore delegato  di Fs, Michele Mario Elia, e dal presidente della regione Toscana Enrico Rossi, il ministro Franceschini ha sottolineato come il treno storico, con il suo andare lento sia uno dei mezzi, insieme ai cammini e alle ciclabili, su cui il Mibact vuole investire per fare dell’Italia il luogo del turismo slow, un turismo attento e sensibile, che cerca nel viaggio esperienziale la possibilità di andare al di là della semplice vacanza. Un turismo in cui la qualità del tempo impegnato nella scoperta dei beni di un territorio, conta quanto, e più, del numero dei beni scoperti.

“L´Italia e il suo ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – ha ribadito Dario Franceschini – vogliono dare al turismo una forte vocazione sostenibile, dando sostegno a tutte quelle attività che si realizzano sul territorio, con l'obiettivo di tutelare, salvaguardare e riqualificare in maniera innovativa il patrimonio culturale, artistico, architettonico e umano per noi e per le generazioni future. Una strategia di sviluppo, economico e sociale, che ha come fine la tutela e la riproposizione innovativa di luoghi, memorie, conoscenze e artigianalità che fanno del nostro Paese un luogo unico: un circuito di bellezza straordinariamente diffuso lungo tutto il suo territorio fisico, e lungo un arco di secoli di civiltà”.

 
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