Quello che colpisce di più arrivando a Bra, in provincia di Cuneo, nei giorni di Cheese, la manifestazione dedicata alle produzioni casearie, è il profumo. A volte persino la puzza, ma è un bell'odorare comunque. Dal 20 al 23 le strade e le piazze della cittadina piemontese sono letteralmente invase da produttori, pastori, casari e appassionati che non si lasciano sfuggire l'occasione di scoprire, grazie anche al costante impegno di Slow Food Italia, formaggi provenienti da tutto il mondo. Tema di quest'edizione l'Arca del gusto, un progetto per la biodiversità proprio della fondazione Slow Food che cataloga i prodotti a rischio simbolo delle tradizioni, della cultura e della storia di ogni continente. Tutti possono partecipare a salvare un prodotto portandolo direttamente a Bra nei giorni del festival, perché la scelta di tutelare un formaggio è fondamentale e con un effetto a cascata sulla salvaguardia di razze, pascoli, paesaggi, economie e saperi di piccole comunità.

In questa edizione protagoniste le isole britanniche che, a dispetto dei luoghi comuni, sono tra le più attive nella produzione con una cinquantina di formaggi da assaggiare. Il problema è non esagerare perché il mercato dei formaggi con i 60 presidi Slow Food italiani e internazionali fa venire l'acquolina in bocca e a ogni passo corrisponde un assaggio. Ma siccome durante Cheese non ci si fa mancare nulla ecco che alcune piazze sono trasformate a tema... gastronomico. C'è la piazza della pizza e quella della birra e poi non mancano le specialità delle cucine di strada. Insomma il rischio è reale di tornare a casa con un paio di chili di troppo, ma un enorme sorriso di soddisfazione stampato in volto.