Il sogno di collegare il Vecchio Continente con gli Stati Uniti a basso costo potrebbe essere a portata di mano. Entro 12 mesi si potrebbe andare da Roma a New York spendendo 60-70 euro. È un tormentone che si rifà all'esperienza anni Settanta dello Skytrain di Laker Airways, dei successivi Dc8 di Icelandair tra Lussemburgo e Baltimora ma ha i piedi radicati nei trionfi europei delle compagnie low cost Ryanair, Easyjet e, buona terza, Norwegian. Certo, non passa mese che qualcuno tenti l'avventura di proporre un collegamento transatlantico low cost.

NORWEGIAN FA SUL SERIO

Venuta allo scoperto nello scorso ottobre sull'ipotesi di uno Skytrain Europa-Usa, Norwegian opera in Nordeuropa ed è guidata Bjorn Kjos, vulcanico ceo che non solo può vantare l'esperienza di condurre un vettore aereo di successo che sta sbancando i cieli della Scandinavia con collegamenti tra Riga e Stoccolma a 24 euro, ma già oggi propone voli New York-Copenaghen a partire da meno di 140 euro. E ha i soldi e gli aerei per poter mettere in cantiere un'iniziativa che non abbia dell'occasionale.
E in questi giorni proprio Kjos ha fatto sapere di avere fatto un passo avanti fondamentale: le autorità Usa, messe sotto pressione, hanno accettato in via "provvisoria" che Norwegian attivi collegamenti per New York, Boston, Los Angeles e altre città. Cavallo di Troia dell'operazione, l'Irlanda che avrebbe già dato via libera a un collegamento Cork-Boston che aspetta solo le controdeduzioni al dossier di Norwegian da parte degli infereociti concorrenti di Lufthansa e Sas da un lato, American Airlines, Delta e United sull'altra sponda, per essere chiuso con un sì definitivo.
 
IL SISTEMA NORWEGIAN
Due, secondo Kjos, i fattori critici per risuscitare lo storico Skytrain: prima di tutto fare base su scali secondari – in Europa e negli Stati Uniti – per ridurre al massimo costi e tasse di imbarco. Senza subire vincoli e ritardi tipici dei grandi scali. E la buona notizia per noi italiani è che proprio Kjos, in occasione dell'apertura della base di armamento Norwegian a Fiumicino, ha buttato lì che Roma potrebbe essere lo scalo per declinare lo Skytrain in chiave mediterranea.
Poi utilizzare aerei medio-piccoli, in grado di garantire con facilità fattori molto elevati di occupazione dei posti in cabina. E Norwegian avrà l'asso nella manica nella sua (futura) flotta di 100 Boeing 737 Max in grado di portare 160 passeggeri dall'Europa all'America. Aerei nuovi di zecca, con consumi di carburante da record.
PREZZO? 60 EURO
Alla Norwegian il progetto marcia spedito e c'è chi si è già sbilanciato a comunicare il “primo prezzo” per la futura linea transatlantica: 60-70 euro. Con un biglietto medio di andata e ritorno posizionato a quota 300 euro. Già individuati anche gli altri candidati tra gli scali europei oltre a Cork e Roma: si dovrebbe partire da Bergen in Norvegia e da Edimburgo in Scozia. Più fumose le ipotesi sulle mete statunitensi, ma ci sarebbe in pole position Atlantic City, scalo in posizione baricentrica tra New York e Washington. Una sola, comunque la certezza, parola di Bjorn Kjos: “i voli Europa-Usa low cost di Norwegian decolleranno entro l'estate 2017”.