La Puglia gioca d’anticipo e bandirà già dall’estate 2019 la plastica monouso sulle sue spiagge. La regione governata da Michele Emiliano non è intenzionata ad aspettare i termini imposti dalla direttiva europea, che mette al bando solo dal 2021 contenitori, stoviglie e bicchieri e tutto quello che rappresenta il 70 per cento del materiale che inquina spiagge e oceani nel mondo.
A certificarlo sono le dichiarazioni dell’assessore regionale al Bilancio con delega al demanio marittimo, Raffaele Piemontese, al termine di una riunione di confronto sull’Ordinanza balneare 2019 con i rappresentanti dei sindacati dei balneari e delle associazioni ambientaliste, tenutasi il 7 marzo scorso.
"D'intesa con il presidente Emiliano, ho proposto ai rappresentanti degli stabilimenti balneari, che hanno condiviso all'unanimità, la decisione di dire stop, sin da questa stagione estiva, alla plastica sui nostri lidi, a favore invece di materiale compostabile e monouso. È un bel traguardo per spiagge sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale. È un risultato prezioso per l’equilibrio del nostro ambiente marino - sottolinea l’assessore -. Siamo la prima regione in Italia a rinunciare alla plastica per salvare la bellezza del nostro mare”. 
Le spiagge del Salento, tra le più affollate dell'estate / foto Getty Images
GUERRA ALLA PLASTICA PER CIELO, TERRA  E MARE
Le misure pugliesi non si fermano sul litorale. La Regione ha anche messo sul piatto una dotazione di 250mila euro che i Comuni e i privati possono disporre a patto di garantire e dimostrare la sostenibilità di sagre ed eventi pubblici nel territorio di loro competenza.
Ma c’è di più. Alzando il tiro, aumenta il numero dei comuni pugliesi che vieta il lancio dei palloncini in concomitanza di feste e ricorrenze. A Maruggio, che aveva dichiarato lo stop già a fine 2018, si sono aggiunte le baresi Bitonto e Giovinazzo. Triste? Forse per qualcuno, ma di sicuro si eviterà altra dispersione di plastica nell’ambiente e persino che qualche animale ingerisca i resti di policarbonati, come è successo ad alcune tartarughe marine di Maruggio.
Foto Getty Images
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