Oltre il 90% dei nostri connazionali tra giugno e settembre è partito per le vacanze estive, l’Italia è stata la destinazione preferita (62%) ma le mete estere (38%) sono comunque in crescita. La durata media del viaggio è stata di 12 giorni. E’ quanto emerge da un’indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano sulla community TCI, composta da circa 300mila persone.
Una quota consistente afferma di aver scelto agosto per viaggiare (55%). Seguono luglio (32%) e giugno (14%). In base a ciò che è emerso dalla survey previsionale realizzata prima dell’inizio della stagione estiva, è realistico che anche a settembre si registrerà un buon andamento delle partenze per i vantaggi economici, di cui può beneficiare chi viaggia a fine stagione, e anche climatici, visto che spesso il mese offre temperature se non proprio estive comunque gradevoli.
FRANCIA O PUGLIA? 
Il Paese estero più frequentato è stato la Francia (13%), seguono Grecia (11%), Spagna (8%) e Croazia (5%). Nonostante abbiano ancora una rilevanza bassa rispetto alle mete più consolidate, l’estate 2018 ha evidenziato l’ascesa di due destinazioni balcaniche – Albania e Montenegro – che insieme hanno eguagliato Paesi come Canada, Russia o Islanda (2%), quest’ultima apertasi più recentemente al turismo grazie anche al fenomeno dell’home sharing, e superato addirittura la Turchia.
In Italia, invece, le regioni più scelte sono state Trentino-Alto Adige (15%), Puglia (13%) e Sardegna (11%).

MARE O CAMPER?
La tipologia di vacanza sole&mare è la preferita dalla community Touring (39%). Al secondo posto ci sono i tour in auto, moto o camper (23%), che rispecchiano i comportamenti della componente più nomade e anche il desiderio – almeno per i viaggi in Italia – di conoscere destinazioni meno note e affollate. Seguono la montagna (15%) e le città d’arte (10%).
Dai viaggi dell’estate 2018 emerge che le vacanze sono ormai molto dinamiche: il 39% delle persone partite, infatti, ha dichiarato di aver fatto un tour, ovvero di aver pernottato sempre in posti diversi, e il 30%, pur avendo scelto un unico luogo dove dormire, ha effettuato quotidiane escursioni in altre località.
Si tratta di aspetto molto coerente con le motivazioni che spingono le persone a partire: il desiderio di scoprire e conoscere posti nuovi (46%), infatti, precede di qualche punto il relax (43%). Molto meno rilevante invece (11%) la focalizzazione esclusiva sull’attività fisica (sport, escursionismo ecc.).
GUIDA O TABLET?
In vacanza i turisti hanno bisogno di informarsi: si tratta, però, di esigenze che si soddisfano ormai in modo autonomo grazie a smartphone e tablet (66%; possibili più risposte) o attraverso strumenti più tradizionali come le guide turistiche cartacee (46%). Molto ridotto invece l’utilizzo dei servizi di informazione territoriale (APT, IAT ecc.) cui si è rivolto solo il 26% delle persone. Rispetto all’estate 2017, si riscontra un incremento nell’utilizzo dei dispositivi digitali (quasi sei punti percentuali in più) e, contemporaneamente, un decremento dell’uso di strumenti tradizionali come guide cartacee (cinque punti percentuali in meno) e infopoint (quattro punti percentuali in meno).
L’acquisto di materiali informativi (guide, pubblicazioni cartacee o digitali) è comunque importante durante le vacanze: con il 32% delle preferenze (erano possibili più risposte), infatti, precede quello di biglietti per visite guidate ed escursioni (31%) e per concerti, mostre ed eventi (29%), a conferma del chiaro obiettivo conoscitivo e di scoperta della vacanza, come già evidenziato parlando delle motivazioni di viaggio.
DIAMO I VOTI
Dalle valutazione rilasciate, gli aspetti che hanno più soddisfatto i rispondenti nelle vacanze estive 2018 sono stati la bellezza dei luoghi (9,4 su una scala da 1 a 10) e la percezione di sicurezza riferita alla propria persona (9,2). Quelle meno positive, per quanto comunque al di sopra della sufficienza, sono associabili a eventi e manifestazioni (7,4) e ai prezzi dei servizi turistici (7,8). Complessivamente, la valutazione media della vacanza è molto buona e si attesta su un punteggio di 8,4.
Infine, alla community TCI è stata chiesta un’opinione sul livello di affollamento delle località turistiche visitate. Nella percezione di coloro che hanno risposto alla survey emerge una percezione di affollamento “medio”, leggermente più marcato nei principali attrattori e nelle strutture ricettive (2,1 su una scala da 1 a 3) rispetto a strade, autostrade, stazioni e aeroporti (2).