A tre mesi dal risultato del referendum britannico per uscire dall'Unione europea le conseguenze diplomatiche non sono ancora chiare, ma quelle economiche non si sono fatte aspettare. All'indomani del voto, infatti, la sterlina ha subito una svalutazione nei confronti dell'euro che, se dal punto di vista economico interno presenta incognite sul futuro commerciale dell'isola, dall'altra ha senza dubbio un aspetto positivo per chi decide di andarci in vacanza dal continente.
BUDGET SOTTO CONTROLLO
Pur essendo una delle capitali più amate e ambite dai viaggiatori di tutto il mondo, Londra è sempre stata piuttosto costosa. Un weekend per tutta la famiglia o un soggiorno un po' più lungo possono costare come una lunga vacanza in quasi tutti i Paesi del Mediterraneo eppure il fascino della città sul Tamigi è sempre stato un magnete. Con la Brexit però un vantaggio immediato c'è stato non tanto per gli inglesi, quanto per gli europei. Nel giro di pochi giorni la sterlina ha perso circa il 10% del suo valore nei confronti dell'euro e in molti, questa estate, non si sono fatti scappare l'occasione. Ancora mancano dati precisi, ma l'impennata di turisti è stata evidente fin dalle prime settimane.
Complici i voli low cost in moltissimi hanno deciso di trascorrere qualche giorno all'ombra del Big Ben scoprendo che molte attrazioni ora costano meno. Le attrazioni più famose non hanno abbassato i prezzi, ma il cambio ha giocato a favore dell'euro. Qualche esempio: un giro sul London Eye, la celebre ruota panoramica sul Tamigi costa 21,20 sterline, quasi 25 euro che fino a due mesi fa erano 27. L'ingresso nella Torre di Londra costa 30 sterline, circa 35 euro, 3 in meno rispetto al periodo pre Brexit. Moltiplicando questi piccoli, ma evidenti risparmi, tra la metropolitana, i pasti, qualche souvenir e una o due mostre in una visita di qualche giorno si riescono a risparmiare fino a 100 euro a persona.
LONDRA IN MOVIMENTO TUTTA NOTTE
La vittoria della Brexit ha innegabilmente frastornato e lasciato perplessi molti europei che fanno ancora fatica a capire il voltafaccia britannico. Londra, che ha votato in massa per rimanere in Europa, rimane però una straordinaria mecca dell'integrazione e dell'ospitalità. Lo dimostra la recente elezione del sindaco più cosmopolita d'Europa, Sadiq Khan, londinese di nascita ma di famiglia pakistana che si è subito premurato di confermare a tutti che lo spirito della città non sarebbe assolutamente cambiato, anzi.

Tra i primi interventi che ha fortemente voluto (in linea con le richieste del suo predecessore Boris Johnson) è l'apertura della metropolitana londinese 24 ore su 24 per andare incontro sia alle esigenze dei nottambuli sia a quelle dei lavoratori che iniziano molto presto la mattina o finiscono molto tardi la sera. Londra è una città che non dorme mai che conviene visitare ora tenendo d'occhio il cambio.