Ha tutto un fascino il Giro d’Italia (ndr: il nostro inviato lo racconta giorno per giorno: ecco la pagina dedicata). Sarà la gara certo; sarà la fatica antica dei ciclisti che sembrano eroi greci; saranno i paesagg id’Italia che si attraversano; saranno le voci che si sentono a incitare e raccontare; sarà la mitologia dei campioni che ogni volta sembra esaurirsi e invece si rinnova; sarà che in oltre un secolo è diventato un rito collettivo nazionale. Però da molti il Giro d’Italia è atteso come il Natale. Natale che da qualche anno viene due volte, nel senso che al giro classico da qualche anno si affianca un nuovo Giro, il Giro-E. Dal 2018 sulle stesse strade del Giro infatti si corre il Giro d'Italia riservato alle biciclette elettriche.
Partenza da Caltanissetta, il 4 ottobre. Traguardo, come previsto, a Milano, il 25 ottobre, con la crono finale da Cernusco sul Naviglio al centro del capoluogo lombardo. In totale si percorreranno oltre 1500 chilometri, con una media di 75 chilometri a tappa, per un dislivello positivo complessivo di circa 26 mila metri. Le strade sono le stesse di quelle del Giro, solo più corte. Le squadre si sfidano con prove di regolarità, a cronometro e normali. Il tutto per lanciare un messaggio forte legato alla mobilità sostenibile nelle città e nei territori attraversati.
La testimonianza, se ancora ce ne fosse bisogno, che le biciclette a pedalata assistita hanno guadagnato sempre più affidabilità in termini di prestazioni e durata, al punto che si possono usare tranquillamente per fare una tappa di montagna come quella che sul finale della corsa porterà i partenti ad affrontare la salita dello Stelvio partendo dal lato altoatesino e arrivano ancora in quota, ai laghi di Cancano. Oppure che nel sabato prima dell’arrivo milanese vedrà i partecipanti sfidarsi sulla salita del Sestriere.
Il Giro-E è l’unico evento a tappe al mondo riservato alle bici a pedalata assistita, l’unico a ripercorre fedelmente le tappe della corsa “madre”. Anche se quest’anno, a riprova dell’interesse verso le biciclette a pedalata assistita, la partenza sarà sempre da città diverse rispetto a quelle da cui parte il Giro. Poi, strada facendo, i partecipanti si immetteranno sul tracciato della corsa Rosa per tagliare il traguardo con un paio di ore d’anticipo rispetto ai campioni per contendersi la Maglia Viola di primo della classifica.
Anche se, va detto, non è che nel Giro-E manchino i campioni: a pedalare ci sono ciclisti come il Campione del Mondo Gianni Bugno, o Fabiana Luperini. Campioni che potranno testimoniare l’efficienza in termini sia di prestazioni sia di durata della carica delle biciclette di ultima generazione, al punto che l’efficienza energica dei team partecipanti sarà premiata con una maglia ad hoc. Insomma, c’è tutto il fascino del Giro e quello della modernità nel Giro-E.
INFORMAZIONI
Sito web giroe.it.