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Dove l'adulto che porta regali non è Babbo Natale

di 
Luca Bonora
18 Dicembre 2009

Ci sono molti motivi per intraprendere un viaggio in Repubblica Dominicana, Kenya, Costa Rica, Sud Africa, India, Filippine. Ce n’è uno per cui non si dovrebbe mai partire: andare alla ricerca di sesso con minori”.


È questo l’appello contenuto nello spot contro il turismo sessuale a danno di minori, lanciato in questi giorni, proprio a ridosso delle festività natalizie, da un gruppo di Ecpat Europee (Italia-Germania-Olanda-Austria-Estonia). Il video, la cui voce narrante è quella dell’attore Arnoldo Foà, andrà in onda su molte radio e tv italiane. Lo spot è parte di un progetto finanziato dalla Commissione Europea, pensato per difendere l’infanzia di alcuni Paesi a forte rischio sfruttamento.


In Costa Rica vi è uno degli indici di prostituzione minorile più alti dell'America Centrale. Spaventosi i dati delle ultime statistiche: su 100 bambini intervistati a San José, la capitale, il 56% ha affermato che il suo ultimo cliente era un connazionale, quasi sempre della zona, e il 38% uno straniero (provenienti soprattutto da Stati Uniti, Canada, Italia e Germania).


Questo dà un'idea di quanto sia diffuso e "accettato" il fenomeno della prostituzione minorile in Paesi con un alto tasso di povertà. Nella vicina Repubblica Dominicana, nella provincia di Samanà (la ricordate? È quella che ha ospitato un'edizione dell'Isola dei famosi), il 60% delle famiglie che abita nelle città e oltre l’80% nelle campagne vive sotto della soglia di povertà; la disoccupazione è al 50%, l’analfabetismo al 33%; il 27% dei minori lavora o viene reclutato dal racket della prostituzione.


E non ci sono solo i due Paesi caribici tra le mete di turismo sessuale minorile dall'Italia, ma anche il Kenya, la Thailandia, il Brasile... Ci sono migliaia di bambini, in questi e molti altri Paesi, per i quali un adulto che porta regali non è Babbo Natale, ma un orco. Non dimentichiamolo. 


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