“Gero qua”, in veneziano "ero qui", è il titolo della originalissima mostra organizzata a Venezia nell'abbazia di San Gregorio. Si tratta probabilmente di una prima mondiale assoluta. Dopo 270 anni si potrà ammirare (solo per 50 giorni, dal 10 novembre al 27 dicembre, ma per 24 ore al giorno, Natale compreso) l'opera di Canaletto “L'entrata nel Canal Grande dalla Basilica della Salute”, dipinta intorno al 1740, esattamente dal punto in cui il celeberrimo vedutista veneziano realizzò il quadro.

Ci sono altre due versioni dell'opera con la stessa inquadratura ma una è nella collezione della regina d'Inghilterra, l'altra inamovibile del museo Louvre di Parigi. Questa versione, mai esposta a Venezia, proviene invece in prestito dalla collezione Terruzzi. Sarà esposta in una storica abbazia che, dopo una lunga permanenza dei monaci benedettini, è stata nel tempo anche stabilimento balneare e deposito di armi, prima di essere acquistata e restaurata dalla famiglia Buziol.

Non si tratta solo di una mostra di una sola opera ma di una vera esperienza emozionale e multisensoriale, un attraversamento del tempo e dello spazio dentro l'affascinante e composito edificio, reso più spettacolare da interventi multimediali. Nel loggiato, mai aperto prima al pubblico, si potrà ammirare l'opera e al tempo stesso abbracciare con un solo sguardo tutto il panorama che ha ispirato Canaletto, da San Marco a Palazzo Ducale, dal bacino di San Marco alla chiesa della Salute tanto amata dal veneziani.

Come si può visitare? Si entra 24 ore su 24 solo su prenotazione (due i siti utili: www.canalettovenezia.it e per le prevendite www.coopculture.it) Non sono ammese più di otto persone a visita. Il tempo a disposizione è di un'ora, durante la quale i visitatori (o anche il singolo) potranno passare il tempo a loro piacimento. A seconda dell'orario verrà offerta una consumazione dal caffè alle bibite.

Il costo del biglietto, a seconda dell'orario, è sui 35 euro (più o meno una consumazione ai tavolini del Caffé Florian di Piazza San Marco!) - da qualcuno polemicamente considerato troppo alto, è stato calcolato anche in base all'eccezionalità dell'evento e alle notevoli misure di sicurezza necessarie a proteggere giorno e notte un unicum.