Eppur qualcosa si muove, a Pompei. La scorsa estate, uno dei siti archeologici più famosi del mondo è stato al centro di una polemica, sollevata per l’inaccessibilità al pubblico di molte “case”. Una nota che strideva, soprattutto se confrontata alle recenti clamorose scoperte degli scavi nella Regio V.

Alla polemica, in quella che si annuncia un anticipo di primavera per le riaperture dei luoghi di cultura, il Parco sta rispondendo con una proposta davvero interessante. Fino al 31 marzo e poi secondo un programma periodico, si può scoprire il “dietro le quinte” di Pompei. Ogni giorno della settimana sono visitabili le case del sito archeologico di Pompei che non rientrano nei percorsi regolarmente aperti al pubblico; alcune perché sono in corso lavori di manutenzione e restauro, altre perché spazi angusti o decori degli spazi estremamente fragili non permettono un’apertura permanente. Il Parco archeologico ha tecnicamente battezzato il progetto: “fruizione dinamica”.

Casa del Porcellino / foto Parco Archeologico di Pompei
Tra le domus riaperte ce ne sono alcune restaurate in anni recenti nell’ambito del Grande Progetto Pompei e accessibili solo prima della pandemia, ma si contano anche anche abitazioni chiuse da molto tempo, come la casa di Sulpicius Rufus, meglio nota come la casa del Porcellino, o la casa degli Archi, dove sono in corso nuovi scavi, promossi dall’università di Bologna su concessione del Parco archeologico.
Casa degli Archi / foto Parco Archeologico di Pompei
TUTTE LE CASE DA VEDERE ALMENO UNA VOLTA
Tra le case finalmente visitabili, oltre alla casa degli Archi e quella del Porcellino, sono la casa della Fontana Piccola con la preziosa fontana rivestita di mosaici colorati e conchiglie e ornata da statue bronzee, la Casa dell’Adone Ferito, con il grande quadro dipinto nel giardino di Adone morente ed Afrodite, la Casa dell’Ancora con il caratteristico giardino sottoposto e la casa dell’Orso Ferito che deve il suo nome al bel mosaico con un orso ferito posto all’ingresso, che all’iscrizione di saluto “HAVE” con cui il proprietario accoglieva i suoi ospiti.
Casa della Fontana Piccola / foto Parco Archeologico di Pompei
“Ai percorsi consueti - spiega il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel - aggiungiamo una serie di monumenti aperti a turnazione, un po’ come se fossimo un teatro che presenta un programma per la stagione. Ciò consentirà al pubblico di farsi anche un’idea della complessità del lavoro che si svolge quotidianamente in un grande sito archeologico, dalla manutenzione alla ricerca, e che normalmente rimane invisibile ai visitatori”. 
INFORMAZIONI E CALENDARIO
Apriranno dalle 14 alle 16.20 (ultimo ingresso ore 16):
Lunedi: casa dell’Ara Massima
Martedì: casa dell’Ancora
Mercoledì: casa dell’Adone Ferito
Giovedì: casa della Fontana Piccola
Venerdì: casa del Porcellino
Sabato: casa degli Archi
Domenica: casa dell’Orso ferito
Per una visita  rivolgersi agli ingressi di Porta Marina e Piazza Esedra. Non è necessaria prenotazione. 
Scopri di più su pompeiisites.org.