Un weekend di primavera fuoriporta? Vi presentiamo dieci mostre da non perdere da marzo a giugno in tutta Italia, da Torino fino a Palermo.
Molte altre le potete trovare nella sezione eventi del nostro sito e tra i consigli che vi diamo ogni weekend. 

1. GUTTUSO A TORINO

La GAM di Torino ospita un’esposizione dedicata alla pittura di Renato Guttuso, presenza importante nella storia dell’arte italiana del Novecento. Da scoprire circa 60 opere, provenienti da musei e collezioni pubbliche e private europee; tra queste, primeggiano alcune delle più significative tele di soggetto politico e civile dipinte dall’artista tra la fine degli anni Trenta e la metà degli anni Settanta. A partire dagli anni della fronda antifascista e ancor più nel secondo dopoguerra, Guttuso si è dedicato  alla ricerca di una saldatura tra impegno politico ed esperienza creativa, nella convinzione che l’arte debba svolgere una funzione civile e morale. A fianco, ritratti e autoritratti, paesaggi, nature morte, nudi, vedute di interno e scene di conversazione. Fino al 24 giugno. 
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I soci Tci hanno diritto al biglietto ridotto; anche su questo cui si applica il 5% di sconto.

Renato Guttuso, Funerali di Togliatti - Credits: Matteo Monti, courtesy Istituzione Bologna Musei | MAMbo​
2. DÜRER A MILANO
Una figura cardine del Rinascimento finalmente proposta in Italia con una mostra di grande livello. L'arte di Dürer – pittore, disegnatore e grafico – approda a Palazzo Reale di Milano, insieme all'opera dei suoi contemporanei tedeschi e (nord)italiani, nella mostra “Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia”. Esposta una selezione di più di 100 opere tra pittura, disegno e grafica; tra gli artisti rappresentati, Lucas Cranach, Giorgione, Andrea Mantegna, Leonardo da Vinci e Lorenzo Lotto. Fino al 24 giugno. 

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Albrecht Dürer, Gesù fra i dottori, 1506, olio su tavola © 2018. Museo Thyssen-Bornemisza / Scala, Firenze​
3. PICASSO E DE CHIRICO A BRESCIA
Palazzo Martinengo a Brescia ospita “Picasso, De Chirico, Morandi. 100 capolavori del XIX e XX secolo dalle collezioni private bresciane”: il frutto del collezionismo d’arte proveniente delle più raffinate e importanti dimore di Brescia, fiorito in città e nella sua provincia negli ultimi due secoli. Il percorso espositivo, incentrato sull'arte dei secoli XIX - XX, prende avvio dai lavori dei maestri del neoclassicismo fino ad arrivare all'arte informale di Burri. Tra le maggiori opere esposte, spicca senz'altro “Natura morta con testa di toro”, capolavoro inedito di Pablo Picasso, presentato per la prima volta al pubblico. Moltissimi i nomi noti: Balla, Boccioni, Depero, De Chirico, Savinio, Severini, Morandi, Carrà, De Pisis, Sironi, Burri, Manzoni, Vedova e Fontana. Fino al 10 giugno.
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4. MARINI A VENEZIA
Nel 1948 la collezionista Peggy Guggenheim acquista il gesso dell’Angelo della città di Marino Marini, e l’anno successivo Marini lo trasforma in bronzo, in tempo perché venisse esposto nella Mostra di scultura contemporanea, curata e organizzata dalla stessa Peggy nel giardino di Palazzo Venier dei Leoni. L’opera si trova tutt’ora esposta dove la volle la collezionista. Oggi il museo veneziano rende un omaggio all’artista pistoiese con la mostra Marino Marini. Passioni visive, prima retrospettiva mai realizzata a lui dedicata. L’intimità degli spazi della Collezione Peggy Guggenheim consente una inedita lettura, concentrata e ravvicinata, di più di cinquanta sculture di Marini e di venti opere, dall’antichità al ‘900, con cui la sua scultura si è rapportata. In questo modo viene privilegiato un dialogo serrato tra le sue sculture e quelle della tradizione plastica cui l’artista ha fatto riferimento. Fino al 1° maggio.

Per informazioni, il nostro articolo dedicato.
I soci Tci hanno diritto al biglietto ridotto.

Le sale della Collezione Guggenheim. Foto Matteo De Fina​
5. L'ARTE RUSSA A BOLOGNA
In occasione della ricorrenza del Centenario della Rivoluzione Russa, il MAMbo di Bologna ospita "Revolutija", una grande mostra realizzata in collaborazione con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo. Oltre 70 opere - capolavori provenienti dall'istituzione museale russa - per ricostruire il fermento culturale di quel periodo che, tra il 1910 e il 1920, ha visto nascere scuole d'arte, associazioni di artisti e movimenti d'avanguardia. L'esposizione racconta gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti tra cui Nathan Altman, Natalia Goncharova, Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Alexandr Rodchenko e molti altri, dando conto della straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento. Il percorso è arricchito da foto d'epoca e video storici, oltre a costumi di scena disegnati da Malevich. Fino al 13 maggio.
 
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Ilya Repin, Che libertà!, olio su tela, 1903 © State Russian Museum, St. Petersburg​
6. 100 CAPOLAVORI A PERUGIA
Cento opere, tra cui molti capolavori assoluti, appartenenti a una delle più antiche istituzioni culturali italiane, l’Accademia Nazionale di San Luca di Roma, giungono a Perugia per una mostra di ampio respiro che si sviluppa nelle due prestigiose sedi di Palazzo Baldeschi e Palazzo Lippi Alessandri, edifici storici di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia situati nel centro storico cittadino e adibiti a spazi museali. Il titolo è "Da Raffaello a Canova, da Valadier a Balla": con Raffaello, Bronzino, Pietro da Cortona, Guercino, Rubens, Wicar, Hayez, Giambologna, Canova, Valadier, Balla, vi compaiono dipinti e sculture di altri fondamentali artisti italiani e stranieri, a documentare la grande arte tra il Quattrocento e il recente Novecento. Fino al 30 settembre.

I soci Tci hanno diritto al biglietto ridotto. 

7. MONET A ROMA
Continua con successo la mostra "Monet. Capolavori dal Musée Marmottan" al Vittoriano di Roma: protagonisti dell'esposizione 60 eccezionali prestiti, tutti provenienti dal Musée Marmottan di Parigi, che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del maestro. La mostra attraversa l'intera carriera artistica di Monet, tratteggiandone il percorso artistico e l'evoluzione stilistica, a partire dai primi lavori fino alla piena maturità. Tra i capolavori esposti, “Ritratto di Michel Monet neonato”, “Ninfee”, “Le Rose” e “Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi”, oltre ai dipinti dei meravigliosi salici piangenti e del celebre ponticello giapponese della sua dimora a Giverny. All’interno della mostra è esposta anche la ri-materializzazione di “Water Lilies”, una delle opere della serie “Ninfee”, andata distrutta nel tragico incendio del Moma di New York nel 1958. Fino al 3 giugno. 

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8. ARCHEOLOGIA A NAPOLI
Il progetto espositivo Pompei@Madre. Materia Archeologica si basa su un rigoroso programma di ricerca risultante dall’inedita collaborazione istituzionale fra il Parco Archeologico di Pompei, uno dei più importanti siti archeologici al mondo, e il Madre, museo regionale campano d’arte contemporanea. A partire dal confronto fra le rispettive metodologie di ricerca, ambiti disciplinari, collezioni, la mostra consiste nello studio delle possibili, molteplici relazioni fra patrimonio archeologico e ricerca artistica e propone un dialogo fra straordinari ma poco conosciuti e raramente esposti materiali archeologici di provenienza pompeiana e opere d’arte moderna e contemporanea.
La mostra, presentata su gran parte degli spazi espositivi del museo Madre, è articolata in due capitoli:
- Pompei@Madre. Materia Archeologica (terzo piano): fino al 30 aprile.
- Pompei@Madre. Materia Archeologica: Le Collezioni (ingresso e primo piano): fino al 24 settembre.

I soci Tci hanno diritto al biglietto ridotto.

9. A PALERMO PER I CARAVAGGESCHI
La Fondazione Sicilia presenta a Villa Zito di Palermo una mostra curata da Maria Cristina Bandera, direttrice scientifica della Fondazione Longhi, e dedicata ai pittori che hanno operato nell’Italia centromeridionale nel Seicento e nel primo Settecento e in particolare ai numerosi artisti che chiamiamo “caravaggeschi”. La maggior parte delle opere esposte provengono dalla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, che custodisce il lascito di quello che è stato il più importante storico dell’arte italiano, oltre che uno straordinario collezionista. Il percorso include capolavori di Mattia Preti – l’artista che più di ogni altro pittore contribuì al mantenere fino alla fine del Seicento la vitalità della tradizione caravaggesca. Fino al 10 giugno.
Maestro dell’Annuncio ai pastori, Adorazione dei pastori, 1630-1640. Firenze, Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi
10.  A NUORO PER LE DONNE FUTURISTE
Dopo i progetti sull’espressionismo tedesco e le coppie dell’avanguardia russa, il MAN di Nuoro apre il 7 marzo “L’elica e la luce. Le futuriste. 1912_1944”, una mostra dedicata al futurismo e le donne. La mostra rintraccia – attraverso oltre 100 opere fra dipinti, sculture, carte, tessuti, maquette teatrali e oggetti d’arte applicata – l’operato di donne che hanno lavorato dagli anni dieci fino agli anni quaranta, firmando i manifesti teorici del futurismo, partecipando alle mostre, sperimentando innovazioni di stile e di materiali in ambiti trasversali quali le arti decorative, la scenografia, la fotografia e il cinema, ma anche la danza, la letteratura e il teatro. Figure indipendenti, artiste e intellettuali di primo piano nella ricerca estetica d’inizio secolo. Affascinanti le biografie di ciascuna di loro, che s’intrecciano con la vita artistica e culturale del periodo ma si ambientano anche sullo sfondo di un paese, allo stesso tempo, eccitato dal progresso, ferito dal conflitto. Fino al 10 giugno. 

I soci Tci hanno diritto al biglietto ridotto.

Leandra Angelucci Cominazzini: Follia, 1932, tecnica mista su tavola, cm 70x90 - Man di Nuoro