Dalle porte socchiuse alle porte aperte. Negli ultimi anni monasteri e abbazie, conventi ed eremi non sono più un “mondo a parte”. Così, nell’era del 2.0, 3.0, del 5g e dell’ipersocialità, anche i luoghi della contemplazione sembrano fare delle concessioni permettendo in molti casi a chiunque di trascorrere qualche ora o qualche notte immersi in magnifici silenzi, spesso con vedute superbe.
L’esperienza può così essere rivelatrice di altri possibili stili di vita, connessi più a se stessi che alla rete. Proviamo allora ad accendere una luce su luoghi di spirito che offrono accoglienza senza cedere alla sindrome da classifica, ma tracciando una mappa minima che percorra l’Italia da nord a sud. 
 
1. SANTUARIO DI OROPA – BIELLA
La strada da Biella si spinge verso l’interno in direzione nord, per raggiungere i 1180 metri di Oropa, dove il complesso del santuario di Nostra Signora di Oropa si articola su più livelli. È uno dei più antichi santuari mariani dell’Occidente, posto in una zona dove se ne contano più di 15.
 
Le origini rimandano a una grotta, dove si svolgevano riti pagani e forse celtici; fu scelta nel 1369 da Sant’Eusebio, vescovo di Vercelli e iniziatore del culto mariano in queste valli, per erigere un sacello nel quale collocò la statua lignea della “Madonna nera”. Alla costruzione dell’imponente complesso barocco hanno partecipato famosi architetti come Juvarra, Arduzzi, Galleani e Giò Ponti. Dodici le cappelle seicentesche che punteggiano il Sacro Monte, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
 
Per stare accanto ai sacerdoti diocesani trecento le camere, arredate in stile con mobili d’epoca, letti di ferro battuto e quadri antichi. Per gli amanti della natura e dello sport ci sono un giardino botanico di ventimila metri quadri, con la possibilità di uscite sportive, escursioni e la vicinanza alla funivia del rifugio Savoia a 1900 metri e il Monte Camino a 2400 metri.
 
Info sul sito www.santuariodioropa.it.
2. EREMO DI SAN GIORGIO – BARDOLINO (VERONA) 
Sorse in una posizione molto panoramica sull'omonimo promontorio che domnina da 300 metri d'altezza il tratto di costa orientale del lago di Garda, là dove dall'862 al 1532 sorgeva la chiesetta di San Giorgio.   
Furono alcuni monaci Camaldolesi a insediarsi nel 1665, comunità che tutt'oggi se ne prende cura. Dopo l'ingresso e superato il primo piazzale si accede alla chiesa di San Giorgio. C'è una zona di clausura con otto celle, ognuna on un piccolo orto destinato a fornire il sostentamento ai monaci. Sulla sommità delle breve altura i religiosi hanno collocato una Via Crucis, mentre attorno all'eremo, si snodano sentieri suggestivi e ben segnalati, percorribili agevolmente.
La foresteria accoglie singoli, uomini e donne, che intendono condividere per alcuni giorni la vota di preghiera e lavoro dei monaci.
Info sul sito www.eremosangiorgio.it.

 
3. CONVENTO DI SAN FRANCESCO - MONTEROSSO AL MARE (LA SPEZIA) 
Must del turismo internazionale, le Cinque Terre sono conosciute in tutto il mondo, ma non tutti conoscono la Via dei Santuari, che le attraversa unendo cinque luoghi dello spirito in cui si venera dal Medioevo la Vergine Maria. Il convento di San Francesco è una tappa di questo suggestivo percorso di sentieri che corrono 27 km paralleli alla costa sulle alture dell’entroterra, e che rappresenta un pellegrinaggio di intensa spiritualità.
 
Costruito sul ripido pendio di San Cristoforo, il convento risale al XVII secolo. Nel 1622 fu abitabile nell’anno dopo venne consacrata la chiesa dedicata a San Francesco di Assisi. Oggi la casa di accoglienza è disponibile su richiesta per ritiri spirituali, di studio e meditazione.
 
Info sul sito www.conventomonterosso.it.

 
4. ABBAZIA DI MONTE MARIA, MALLES VENOSTA (BOLZANO)
È la costruzione monastica più elevata che i Benedettini abbiano mai costruito. A 1333 metri, dipende dalla Provincia Benedettina della Svizzera. L’abbazia fu edificata nel 1146 da Ulderico di Tarasp e dalla moglie Uta, appartenenti a una nobile famiglia del cantone Grigioni. I primi monaci che vi abitavano erano svevi e provenivano dal convento benedettino di Ottobeuren. 
Oggi ci sono possibilità per soggiornare in un appartamento per famiglie fino a cinque persone.
Info sul sito www.marienberg.it.
 
 
5. CONVENTO DI SAN FRANCESCO DEL DESERTO - VENEZIA
Secondo la leggenda vi approdò San Francesco d’Assisi di ritorno dall’Egitto per sfuggire a un fortunale. Nel 1808 i frati furono costretti a lasciare l’isola, trasformata in caserma, a causa della soppressione napoleonica degli ordini religiosi. L’opera tornò ai frati francescani nel 1858 e divenne luogo di ritiro e di formazione dei giovani alla vita francescana.
 
Incomparabile e unico è l’ambiente naturale dove sorge il complesso monastico. Più di mille alberi, fra pini e cipressi, avvolti dal mistico silenzio della laguna, lo rendono un prezioso ecosistema che dà rifugio a numerosi uccelli stanziali e migratori.
 
Per chi desidera trascorrere un periodo di preghiera nella solitudine allo scopo di ricerca e riflessione religiosa, sono messe a disposizione 15 celle, 2 stanze grandi per gruppi di studio e un refettorio.
 
Info sul sito www.sanfrancescodeldeserto.it.
 

 
6. CONVENTO SANTUARIO DELLA VERNA - CHIUSI DELLA VERNA (AREZZO)
La Verna è la montagna sacra della contemplazione francescana, nel cuore del Casentino, a 1283 metri di altezza. La chiamano il “Calvario Serafico”. Qui Francesco di Assisi ricevette l’ultimo sigillo delle stimmate. Nei secoli, il luogo santo si arricchì di edifici e opere d’arte.
Oggi esiste una foresteria interna al convento per singoli, famiglie o gruppi che vogliono soggiornare.
 
Info su www.santuariolaverna.org.

 
7. ABBAZIA DI SANTA MARIA DI FARFA - FARA IN SABINA (RIETI)
Fu uno dei monumenti religiosi e civili più importanti del Medioevo europeo e crebbe d’importanza fino a possedere una delle aree più vaste dell’Italia centrale. È posta vicino al fiume Farfa, adagiata fra gli ulivi a 200 metri di altezza e per la sua importanza è stata dichiarata monumento nazionale nel 1928. Per i Monaci Benedettini Cassinesi e i loro ospiti la visita è emozionante e si può scandire tra la chiesa abbaziale del Cinquecento, la ricchissima biblioteca, il museo e la cripta carolingia.
 
La foresteria è divisa in interna, dove le sei stanze sono adibite solo a uomini, ed esterna (8 camere). Sono in allestimento altri due edifici per l’accoglienza di gruppi più numerosi e di famiglie.
 
Info su www.abbaziadifarfa.it.
 
8. CONVENTO SANTUARIO DI SAN MICHELE - MONTE SANT’ANGELO (FOGGIA)
Qui, sulle prime pendici del Gargano, il primitivo santuario fu eretto nel quinto secolo, in epoca longobarda, nei pressi della grotta dove si narra apparve l’Arcangelo Michele per ben tre volte. Quindici secoli di storia segnati dalle distruzioni dei barbari e dalle ricostruzioni dei pellegrini diretti in Terrasanta.
Una scala di 89 gradini scende nel vestibolo di ingresso e da una porta in bronzo del X secolo si accede alla basilica, costituita in gran parte dalla grotta naturale. Accanto al Santuario sorge la Casa del Pellegrino, una grande foresteria aperta a singoli e gruppi, aperta tutto l’anno tranne il mese di febbraio.
 
Info su www.santuariosanmichele.it.

 
9. CONVENTO SANTUARIO DI MARIA SANTISSIMA GIBILMANNA - CEFALU’
Il complesso monastico, posto sul fianco occidentale del pizzo Sant’Angelo (850 m.), immerso in un bosco di querce e castagni, sorse secondo la tradizione per volere di San Gregorio Magno, prima che diventasse papa nel 540. Fino all’arrivo dei frati francescani cappuccini nel sedicesimo secolo, la chiesa fu custodita da vari eremiti.
Il santuario e il convento sono il centro di una intensa vita spirituale e culturale, non mancano infatti concerti di musica classica e contemporanea, convegni e mostre d’arte. Le strutture della Casa di Accoglienza Santa Chiara sono in grado di ospitare famiglie e gruppi di laici e religiosi organizzati per ritiri spirituali e periodi di studio.
 
Info al numero telefonico 0921421835.
10. ABBAZIA DI SAN PIETRO DI SORRES, BORUTTA (SASSARI)
Il complesso monastico sorge sul colle Sorres a 570 metri, nella regione del Logudoro. I lavori di costruzione del monastero attuale sono piuttosto recenti, visto che datano 1950. E dopo i primi monaci arrivati qui nel 1967 solo nel 1974 il monastero venne elevato ad abbazia. È da considerarsi un momento epocale, visto che i Benedettini si ristabilivano in Sardegna dopo un’assenza di quasi cinque secoli.
L’abbazia è aperta a chi desidera condividere con i monaci alcuni giorni di preghiera personale e liturgica nel silenzio e nella natura. Sono disponibili 65 posti letto. Occasionalmente si organizzano concerti vocali specialmente per cori polifonici tradizionali sardi. Nel monastero funziona anche un importante laboratorio di restauro del libro che vale la pena vedere e che offre anche corsi di scrittura e iconografia.
Info su www.sorres.it