La Persia, o se preferite l’Iran, usando la denominazione moderna, è tornato nei circuiti turistici internazionali da pochi anni, guadagnandosi subito un posto di primo piano. La ricchezza di storia e di arte, eredi di una cultura millenaria, uniti a una situazione politica e sociale finalmente tranquilla e anzi molto ospitale, l’ha reso in breve una destinazione "must" e oggi sempre più occidentali lo mettono nelle loro destinazioni preferite. Ancor di più oggi, dopo i recenti accordi tra imprese e istituzioni italiane e iraniane stipulati nel corso della visita del presidente iraniano Hassan Rouhani. 
Vediamo allora quali sono le dieci cose che dovete assolutamente vedere (o fare) nel vostro primo viaggio in Iran.

 
1. Immergersi nell'atmosfera rilassata e accogliente dell'Iran
Appena atterrati a Teheran ci si rende conto che l’idea che molti hanno dell’Iran – un Paese rigidamente islamico, difficile e inospitale –  è fuorviante. In verità è tutto il contrario. A fugare dubbi e perplessità è il sorriso della gente: ovunque si vada si trova una calorosa accoglienza.
2. Camminare tra le maestose rovine di Persepoli
Persepoli sorge 50 km a nord della città di Shiraz. Fu una delle capitali dell'Impero achemenide, la sua costruzione iniziò nel 520 a.C. sotto Dario I e durò quasi settant'anni. Il complesso non fu mai terminato a causa dell’invasione di Alessandro Magno. Dopo di lui, il primo europeo a vederla e a scriverne fu un diplomatico veneziano, nel 1473.
Parsa è il sito archeologico più importante dei quattro che troviamo nella zona. I suoi palazzi si ergono su una piattaforma larga 133.000 mq e alta più di 12 metri: nessun visitatore si aspetta tanta vastità, tanta imponenza.
3. Lasciar vagare lo sguardo sugli spazi sconfinati intorno alla tomba di Ciro il Grande
Pasargade è una città dell'antica Persia; le sue rovine si trovano circa 40 km a nordest di Persepoli; il sito archeologico è Patrimonio dell'umanità.
Il monumento più noto di Pasargadae è la tomba di Ciro il Grande. Il sovrano venne sepolto qui dopo la sua morte, avvenuta nell'estate del 530 a.C. dalla sua tomba lo sguardo spazia tutt’intorno in una sensazione di libertà e di grandezza.
 

4. Ammirare il colpo d'occhio sulla piazza di Isfahan
Città nell'Iran centrale con 1.600.000 abitanti sul fiume Zayandeh, Isfahan sorge tra le montagne dello Zagros, a 1590 metri slm. Nota per le bellezze architettoniche e per i suoi giardini pubblici, divenne grande nel VI secolo sotto lo scià 'Abbas I il Grande che le diede l'impronta architettonica tuttora visibile.
Cuore della città è la gigantesca piazza Imām Khomeini, chiamata un tempo Meydān-e Shāh (piazza dello Scià) e oggi ufficialmente Meydān Naqsh-e Jahān piazza Metà del Mondo: un adagio persiano sostiene infatti che "Esfahān è metà del mondo”). È una delle piazze più grandi del mondo. I visitatori occidentali restano senza parole davanti alla sua vastità, armonia, raffinata eleganza di cupole, moschee e palazzi. L’intero complesso dal 1979 è Patrimonio dell'umanità.
5. Assaporare la cucina persiana 
Piace e sorprende anche la cucina persiana, perché è molto leggera. E’ più raffinata e meno conosciuta rispetto alle cucine di altri Paesi mediorientali. I sapori sono complessi, mai troppo speziati, con una spiccata predilezione per combinazioni di carne e frutta (spesso anche secca), legumi e verdure. Ad accompagnare le portate non manca mai il riso basmati. Molto apprezzati anche i datteri di Bam e le diverse varietà dei pistacchi.
6. Perdersi nella millenaria Moschea del Venerdì
La Moschea del Venerdì di Isfahan è probabilmente l'espressione architettonica più importante dell’epoca selgiuchide (1038-1118). Le due torri fiancheggianti l’iwan meridionale e le due grandi cupole si stagliano nettamente sul profilo cittadino. Artisticamente, è considerata un capolavoro per l’amalgama delle composizioni decorative prodotto dalla varietà dei disegni dei laterizi, il lavoro meticoloso di intagliatura dello stucco, i pannelli colorati con motivi geometrici, floreali ed epigrafici. A questo si aggiunge la grandezza del complesso, che lascia i visitatori senza parole.
7. Camminare fra le tombe dei Re dei Re
Presso il sito archeologico di Naqsh-e Rajab, 5 km a nord-ovest di Persepoli, si trovavano le tombe dei grandi re persiani: Dario I, Serse, Artaserse e altri ancora, con ammirevoli rappresentazioni scultoree ed iscrizioni, come le cosiddette Res Gestae Divi Saporis, iscrizione trilingue che racconta la vittoria del re persiano Sapore sull’imperatore romano Valeriano, che fu catturato. Altrettanto belle e suggestive, le tombe dei re achemenidi scavate nella roccia.
8. Salire su una torre del silenzio a Yazd
Città che vanta 3.000 anni di storia, Yazd ha oggi 400mila abitanti e si trova in un'oasi fra due deserti. Nota per la sua produzione di tessuti in seta e per i dolc, fu la culla della  religione e della filosofia zoroastriana, antecedente al VI secolo a.C. Le torri del silenzio sono un elemento cardine della cultura zoroastriana e sono costituite da impalcature di legno alte fino a 10 metri, che sostengono una piattaforma esposta ai venti. In origine la loro realizzazione era legata alla deposizione dei cadaveri, oggi sono suggestive sentinelle della città e del deserto circostanti e si stagliano imponenti sullo sfondo di una catena di monti, in uno scenario di commovente bellezza.

9. Perdersi tra le botteghe del bazaar di Isfahan
Il bazar di Isfahan è uno dei più grandi e antichi del Medio Oriente. Risale al XVII secolo e la sua strada principale è lunga oltre due km. Si trova nei sobborghi della ciità vecchia, nei pressi di piazza  Naqsh-e Jahan. L’ingresso principale, la porta chiamata Qeisarieh, è vicino alla Moschea del Venerdì. Come molti bazar orientali espone e vende una gran quantità di oggetti artigianali e preziosi, ma diversamente da altre nazioni, come la Turchia o il Marocco, i turisti non vengono rincorsi e pacificamente “assediati” dai venditori.

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