La Calabria passa spesso in secondo piano, quando si parla di turismo al Sud. Eppure conserva tesori meravigliosi e spesso poco conosciuti da chi viene "da fuori". Certo, magari le infrastrutture sono ancora carenti e ogni tanto il degrado è preoccupante, ma la punta dello stivale vale davvero la visita, d'estate come d'inverno. Ecco una nostra classifica personale, con dieci cose che vi consigliamo di fare in Calabria - quelle che secondo noi valgono la visita e l'esperienza.

Una piccola nota. Sappiamo che le classifiche non accontentano tutti. Ma prendete questa notizia come un invito ad aggiungere altri luoghi, altre esperienze che consigliate ai lettori. La sezione commenti è aperta: lasciate i vostri suggerimenti!

1. VISITARE LA RIVIERA DEI CEDRI
La Riviera dei Cedri: così è chiamato il tratto di costa tirrenica della Calabria che confina con la Basilicata. Facile intuire il perché: qui sono coltivati i profumatissimi agrumi, vanto della regione nel mondo (insieme ai bergamotti, naturalmente). La costa, con 80 chilometri di spiagge e scogliere, offre molti motivi di visita e non solo per il paesaggio: sono infatti molti i paesi da visitare, i santuari incastonati nella roccia, le tradizioni religiose che si perdono nella notte dei tempi. Un giro da queste parti, soprattutto in occasione delle feste patronali, offre davvero uno spaccato di Italia autentica, dove le tradizioni sono sentite e rispettate come da poche altre parti in Italia.
 
Aieta, di origine bizantina, per esempio, oltre alla splendida vista sul golfo di Policastro offre importanti testimonianze storico-religiose, come la cappella di San Nicola e la chiesa di Santa Maria della Visitazione. Praia a Mare, invece, è legata al culto della Patrona, la Madonna della Grotta, il cui santuario è affollato ogni 15 agosto con un sentito e spettacolare corteo. Meravigliosa la vista serale sull'isola di Dino, dove ci si tuffa in uno dei mari più belli di Calabria. A Paola la "star" è San Francesco, patrono della Calabria, che nel 1453 fondò un santuario ancora oggi luogo di solidarietà e fede, imponente complesso assolutamente da visitare. Splendido borgo a picco sul mare è Scalea, noto per le sue splendide chiese, come quella di San Nicola in Plateis. 

2. FARSI UNA SCIATA
Dici Calabria e pensi al mare. Che nella regione si possa anche sciare lascia sempre stupiti, soprattutto gli italiani del Nord: eppure le condizioni della neve sono spesso migliori di tante altre località alpine. E volete mettere - nelle giornate limpide - impugnare le racchette e sullo sfondo vedere il mare? È un'emozione che non ha prezzo... 

In Calabria si scia sul Pollino, sulla Sila (nella foto sotto) e sull'Aspromonte, per esempio a Gambarie, la più importante località montana della provincia di Reggio Calabria e tra le più importanti del Meridione, alle porte del Parco Nazionale dell'Aspromonte. Il paesaggio è davvero suggestivo: foreste di faggi secolari, limpidi ruscelli, montagne silenzione. Due modernissime seggiovie biposto portano i turisti e gli sciatori verso le vette di Monte Scirocco e Monte Nardello: la semplice risalita da Piazza Carmelo Mangeruca verso Monte Scirocco è di per sé un'avventura emozionante. E una volta tornati in paese, via alle abbuffate a base di funghi, formaggi, ricotte e carne, tutti provenienti dagli allevamenti locali. 

3. RILASSARSI NELLE FONTI TERMALI
Si sa poco anche delle fonti termali calabresi, intorno alle quali si sono sviluppati moderni stabilimenti attrezzati al meglio per utilizzare le prorietà terapeutiche delle acque. Famose fin dall'Ottocento grazie a Luigi di Borbone le Terme Luigiane di Acquappesa (Cs), nella foto sotto; immerse in un bosco quelle di Spezzano Albanese (Cs); a poca distanza da Locri e Gerace le Terme Antiche Acquesante Locresi ad Antonimina (Rc). 

A Lamezia Terme, alle pendici del Reventino, ecco le Terme di Caronte: da oltre duemila anni sgorgano a 39° C acque salutari, già note e impiegate da Bruzi, Greci, Romani e Normanni. Dispongono anche di un’area benessere ove si fondono sinergicamente le risorse naturali acqua e fango con le metodiche di cura degli inestetismi e di remise en forme generali. Pronti per rilassarvi?

4. AMMIRARE LA CATTOLICA DI STILO
I monaci bizantini del X secolo che si stabilirono nella zona di Stilo dovevano avere davvero buon gusto: non solo per aver scelto un bellissimo luogo panoramico nella parte meridionale della regione, ma anche perché costruirono uno dei monumenti più belli e singolari di tutto il Sud Italia, la celebre Cattolica. Si tratta di una chiesa a pianta quadrata e a croce greca, con tre absidi e soprattutto con cinque cupolette che ne hanno fatto la fortuna. Ma è soprattutto il paesaggio attorno, tra le rocce e la vegtazione, a rendere la visita interessante: c'è da pensare che l'atmosfera non sia molto cambiata dai tempi in cui i monaci trovarono il luogo ideale per il loro raccoglimento.

Attorno alla Cattolica, è da scoprire il parco regionale delle Serre (ricchissimo di sentieri per tutte le gambe) e il paese di Serra San Bruno, dove spicca la certosa istituita da S. Bruno di Colonia, fondatore dell'ordine dei Certosini (si visita il museo); e poi, tutta la Costa dei Gelsomini, com'è chiamato il tratto che si affaccia sullo Jonio.

5. CONOSCERE LE ETNIE
La Calabria è una terra di storie millenarie e di culture che si intrecciano: le diverse dominazioni hanno lasciato tracce indelebili nella lingua, nelle tradizioni e nei culti che animano ogni singolo paese, con feste e celebrazioni in cui è possibile entrare in contatto con l'essenza di una terra ancorata alle sue tradizioni. Albanesi, che qui chiamano Arbëreshë, Occitani, comunità valdesi, Grecanici: sono molti i popoli che ancora oggi è possibile incontrare.

Sono 25 le località della provincia di Cosenza in cui si parla l'Arbëreshë - per esempio San Demetrio Corone - 3 del Crotonese, 6 del Catanzarese. Cercate di arrivarvi durante la Pasqua o di partecipare a un matrimonio o a una festa popolare, quando viene acnora eseguita la vallja, danza folk che un tempo rievocava una grande vittoria riportata dal condottiero Giorgio Castriota Scanderbeg contro gli invasori turchi. E poi naturalmente mettetevi a tavola, per gustare frittate, carni e paste tipiche.

6. FARE SPORT SUL POLLINO
Lo scenario è maestoso, dominato dai profili contorni del pino loricato, albero di incredibile bellezza, quasi un "monumento" vegetale. Il parco nazionale del Pollino, a metà tra Calabria e Basilicata, è uno dei più grandi d'Europa e forse una delle ultime aree wilderness del continente. Provate a camminare in una delle riserve della parte calabra: la valle del fiume Lao, le gole del Raganello, la valle del fiume Argentino e quella del Rubbio. Ne vale la pena, per esempio sulla Serra di Crispo, su quella delle Ciavole, sulla Serra Dolcedorme. Il canyon del Raganello poi è scenografico: in altri Paesi sarebbe famoso tanto quanto qualche canyon americano.

La conformazione del Pollino ha portato allo sviluppo di numerosi sport legati all'acqua: per esempio nelle gole del fiume Lao si pratica rafting, in quelle del Raganello banchismo e torrentismo. D'estate (ma anche nelle mezze stagioni) è un'esperienza emozionante.

7. IMMERGERSI NELL'ARCHEOLOGIA
Non saranno appariscenti e famosi come quelli siciliani, ma anche i siti archeologici calabri sono molto interessanti. A partire dall'area archeologica di Locri, perla della Magna Grecia, una delle città più potenti dell'antichità, dove si ammirano resti di templi, teatri, santuari, necropoli, oltre ai reperti conservati nel Museo Nazionale. Una colonna spezzata in riva al mare segna il luogo del tempo di Hera Lacinia, in uno dei luoghi più belli della costa jonica, a due passi da Capo Rizzuto. Mentre a Scolacium, presso Roccelletta Borgia, alle porte di Catanzaro, si cammina tra gli ulivi e le sculture contemporanee del progetto Intersezioni.

Ovvio: parlando di archeologia calabra, non si possono non nominare i Bronzi di Riace, conservati nel Museo archeologico di Reggio Calabria, tra le sculture più note d'Italia. Guardare i loro occhi d'avorio è un'emozione unica... da soli meritano il viaggio. 

8. FOTOGRAFARE TROPEA E SCILLA
Tropea e Scilla
sono due luoghi imprescindibili di una vacanza in Calabria. Non si può rinunicare a fotografare queste due scenografiche cittadine che si specchiano nel blu del Tirreno. Tropea è un susseguirsi di stradine strette, vicoletti e angoli panoramici: dopo un giro tra la Cattedrale, i santuari e i palazzetti nobiliari, d'obbligo una passeggiata lungo le spiagge bianche e l'assaggio della famosa, dolcissima cipolla. Scilla (nella foto sotto) è un luogo leggendario, alle porte di Reggio Calabria, dove c'è ancora spazio per l'eco del mitico mostro che assalì la nave di Ulisse. Diviso in due marine da uno sperone di roccia, Scilla offre case che sembrano galleggiare sull'acqua (a Chianalea), menu di pesce freschissimo (a Marina Grande), scatti irrinunciabili al castello dei Ruffo, del Cinquecento, che domina dall'alto di una rupe. Esploratela con il Touring! (vedi sotto)

9. ESPLORARE LA SILA E L'ASPROMONTE
Sono due parchi nazionali grandi, importanti, densissimi di luoghi spettacolari che lasciano a bocca aperta i visitatori non abituati a trovare montagne così belle a due passi dal mare. 

La Sila è bella in tutte le stagioni: d'inverno quando si trasforma in un paradiso per lo sleddog, d'estate quando le pinete profumano di resina, d'autunno quando i boschi di faggi si colorano di un rosso intenso. Esplorate le Valli Cupe, a sud del parco, ricche di cascate e fonti; entrate nel santuario di San Giovanni in Fiore; cercate le opere di Mattia Preti a Taverna; ammirate i giganti di Fallistro, pini meravigliosi che hanno visto passare i secoli. E cercate informazioni nei due centri visita, attrezzati e immersi in un bellissimo paesaggio.

In Aspromonte la macchia mediterranea si alterna al paesaggio montano, dove le rocce si sbizzariscono in mille strane forme (come la Rocca del Drago e le Caldaie del latte). Molti i paesi degni di visita (vedi anche punto 10), tra cui segnaliamo Roghudi, borgo fantasma abbandonato nel 1971 dopo un'alluvione, in una dimensione da fiaba; e Pentedattilo, arroccata ai piedi di un'enorme roccia a ridosso di una fiumara (nella foto sotto). 


 

10. SCOPRIRE LE BANDIERE ARANCIONI TOURING
Quali sono i borghi più accoglienti della Calabria? Facile: basta guardare quali sono stati insigniti con la Bandiera arancione del Touring Club Italiano, il riconoscimento che premia i Comuni con meno di 15mila abitanti che spicchino per le loro qualtià turistiche e ambientali. In Calabria sono sei, tutti da scoprire, tre in provincia di Cosenza, uno in provincia di Catanzaro e due di Reggio Calabria.

Civita sorge in una piccola valle alle falde della catena del Pollino in prossimità delle Gole Basse del torrente Raganello: bellissimo il contesto ambientale e notevole la promozione della storia, degli usi e dei costumi della minoranza linguistica Arbëreshë (vedi punto 6). Alle porte del Pollino anche Morano Calabro, dove si visitano i ruderi del castello, il Museo Naturalistico “Il Nibbio” e il Museo di Storia dell’Agricoltura e della Pastorizia; e Oriolo, sorta di “cittadella inespugnabile” con un imponente castello.

Più a sud, ecco Taverna, borgo al confine del parco nazionale della Sila, luogo di villeggiatura ricco di foreste: è la cittadina dove nacque Mattia Preti, il famoso artista seicentesco cui è dedicato un bellissimo museo. Tra l’azzurro dello Jonio e il verde delle montagne dell’Aspromonte si incontra invece Bova, in posizione panoramica e suggestiva, con un centro storico raccolto, omogeneo, tipico e vivace; e poi Gerace, ricchissima di chiese (nella foto sotto la Cattedrale), di scorci suggestivi, di passeggiate tra i vicoli. Gerace è da visitare in particolar modo a luglio, quando viene animata dalla rassegna itinerante di artisti di strada Il borgo incantato

INFORMAZIONI
Il web

Informazioni turistiche sulla regione Calabria sul sito www.calabriastraordinaria.it

Le guide
Per scoprire la Calabria niente di meglio che partire dalle guide del Touring Club Italiano, acquistabili scontate dal sito www.touringclubstore.com. Segnaliamo la Guida Verde Calabria: la si può acquistare scontata!

Le attività dei Club di Territorio
Se volete partecipare alle attività del Tci in Calabria, contattate i tre Club di territorio, istituiti a Cosenza, Lamezia Terme e Reggio Calabria: su questa pagina gli indirizzi, nella sezione Voci dal territorio le attività

Le Bandiere arancioni
Per tutte le informazioni sulle Bandiere arancioni in Calabria si può visitare il sito www.bandierearancioni.it