Sabato 9 marzo inaugura presso gli spazi comunicanti degli studi In/Limbo e Pedrali Rossini architetti, organizzata dalla galleria Motel b a Brescia la mostra personale dell'artista milanese Michele Mazzanti Demolizioni controllate (fino al 30 marzo, dal mercoledì al sabato dalla 17 alle 19.30 o su appuntamento). Protagoniste assolute le sue sculture molto architettoniche realizzate nel corso degli ultimi anni seguendo un percorso intellettuale interessante che partirebbe su larga scala.

“L'idea sarebbe quella di intervenire su palazzi abbandonati utilizzandoli come se fossero un materiale da scolpire”, racconta Mazzanti che prosegue: “Immagino di dare una nuova forma ad architetture che hanno perso la loro funzione abitativa e che con il mio intervento diventerebbero dei 'monumenti'”. In attesa che qualcuno gli affidi una demolizione controllata di un palazzo, la mostra presenta una sorta di campionario in piccola scala degli interventi possibili, realizzati con mattoni che riproducono idealmente i vuoti delle stanze e le pareti divisorie così come rimarrebbero dopo una delle sue demolizioni.

Dichiarata l'ispirazione dai lavori di Gordon Matta Clark e dei suoi Building cuts dai quali inizia il pensiero e la ricerca, ma che prosegue su un suo binario e ragionamento in cui il materiale utilizzato, il mattone forato, cambia forma, dimensioni e “peso”, alleggerendosi proprio grazie ai tagli, agli scavi e agli attraversamenti scolpiti dall'artista. Il risultato sono strutture con una propria identità e forza estetica, ma anche un progetto ideale ancora da realizzare. Palazzi abbandonati non mancano in tutta Italia, servirebbe solo un po' di coraggio da parte di qualche amministrazione locale per trasformare una sconfitta architettonica in un successo artistico.