Se lo aspettavano in molti, e alla fine dopo qualche balletto dentro e fuori le righe, nel Decreto Legge Rilancio si troverà anche l’ecobonus per l’acquisto di biciclette e e-bike, con una estensione a monopattini elettrici segway, hoverboard e monowheel
 
Dal 4 maggio fino al 31 dicembre 2020 e salvo esaurimento dei 120 milioni di euro stanziati, per i residenti maggiorenni delle città metropolitane e nei comuni con più di 50.000 abitanti, per ogni acquisto si riceverà un bonus che copre il 60 per cento della spesa sostenuta. Il bonus non sarà mai superiore ai 500 euro
Questo bonus può essere richiesto per una sola volta e al provvedimento economico il governo ha voluto affiancare modifiche che derogano al codice della strada vigente, nell’intento di modellare per quanto possibile il traffico cittadino alle esigenze di mobilità in tempo di Coronavirus
 
Prepariamoci a convivere con la cosiddetta “casa avanzata”, ovvero una linea di arresto “tirata” almeno 3 metri prima della linea di stop ai semafori che osservano ai semafori tutti gli altri mezzi, pubblici e privati. Poi saranno ricavate nuove bike lane, ovvero corsie preferenziali che correranno nella parte destra della corsia di marcia. Attenzione, non si possono definire piste ciclabili, ma zone a uso promiscuo, delimitate da una striscia bianca discontinua. Protetti? Dipende dai volumi di traffico e soprattutto dal senso di responsabilità che dimostreranno i conducenti dei mezzi a motore in circolazione. 
 
Come saranno le nostre città? Ci sarà davvero una svolta verde imposta da una straordinaria emergenza sanitaria? Con mezzi pubblici a capacità ridotta lasceremo così volentieri a casa l’auto per infilarci caschetto e mantellina e pedalare, soprattutto d’inverno?
Abbiamo chiesto di sciogliere qualche nodo Marco Mazzei, comunicatore, ciclista appassionato, esperto di innovazione. Pedala tutti i giorni con Massa Marmocchi, una iniziativa che aiuta i più piccoli a fare gruppo e non esporsi ai pericoli del traffico di Milano nel tragitto casa-scuola, tutti i giorni dell’anno. E’ anche uno dei fondatori di Assobici, associazione che riunisce molti rivenditori di biciclette che a Milano estendono il lavoro all’impegno per la mobilità dolce
 
"Il bonus è senz’altro una buona notizia. Tutte le forme di incentivo all’acquisto di mezzi che ci fanno muovere in modo sostenibile sono benvenute, in più si tratta di una somma consistente che permette di accedere anche a mezzi costosi, come le e-bike e le cargo bike. Penso che un po’ si allargherà quindi la platea di pedalatori che nella bella stagione possono andare e tornare dal lavoro, o di persone più anziane oggi scoraggiate dalle distanze e dal traffico". 
Una delle pedalate di Massa Marmocchi / massamarmocchi.it
"Leggendo il provvedimento posso sollevare però qualche dubbio. Il primo è che non concordo sulla attribuzione del bonus solo ai residenti di comuni sopra una certa soglia di abitanti. Si tagliano fuori persone che avrebbero diritto e bisogno di un sostegno al bike to work. Tradotto: se abito a Gorgonzola e lavoro a Milano, non posso comunque beneficiare del bonus.
Il secondo è che si tratta di un incentivo che agevola l’acquisto e non l’utilizzo. Ovvero se anche io già possedessi quattro biciclette, potrei acquistarne una quinta e utilizzarla in montagna o dove mi pare. L’ultimo dubbio, che ancora non credo sia stato spiegato, è il modo in cui si accederà al bonus. Spero non tocchi agli esercenti anticipare lo sconto, visto che i negozi di biciclette non sono rientrati tra i servizi essenziali durante i due mesi di lockdown”. 
Mattia Bonato è invece alla guida di uno dei negozi storici di Biciclette di Milano, Rossignoli, da cui sono prima o poi passati tutti, ma proprio tutti in città. Mattia è il presidente in carica di Assobici e il polso della città che pedala lo sente eccome. 
 
"C'è da essere contenti, dopo anni di bonus per l'automotive, arriva anche se in emergenza un incentivo sostanzioso per la mobilità sostenibile. L'interesse è moltissimo, ricevo da giorni circa 150 richieste al giorno per un acquisto di biciclette muscolari ed e-bike. Ci stiamo però muovendo come Assobici per capire come avverà l'erogazione del bonus. Spero davvero che non di chieda ai rivenditori di anticipare il 60% sull'acquisto. Veniamo da due mesi di chiusura forzata e pensare di anticipare moltissimi euro contraddice lo spirito che dovrebbe muovere il governo nel sostenere la liquidità delle imprese. C'è una certezza però. Il decreto è retroattivo al 4 maggio. Quindi in teoria chi ha acquistato una bicicletta o un monopattino dal 4 può chiedere allo Stato il rimborso. Così come dovrebbe valere per tutti gli altri?".