Nel giro di pochi anni è diventato un appuntamento importante per gli appassionati della settima arte. Il festival internazionale del film di Roma trova nella capitale la collocazione ideale negli spazi dell'Auditorium Parco della musica progettato dall'architetto e senatore a vita Renzo Piano. Sono 71 i lungometraggi selezionati, di cui 18 in concorso e 20 fuori concorso. Ad aprire la kermesse L'ultima ruota del carro, film diretto da Giovanni Veronesi con protagonista Elio Germano. “In un festival-festa pluralistico, e dunque volutamente contradditorio, il collante che tiene insieme il programma è soltanto l'intuizione della verità di cinema che si cela in ogni titolo selezionato” racconta così il festival Marco Müller, direttore artistico della manifestazione e a scorrere l'elenco delle pellicole che saranno proiettate si capisce cosa intenda. Non un filo rosso comune, ma tante ispirazioni diverse. L'importante è che siano oneste. Un buon punto di ripartenza per una rassegna che si confronta con altre e deve trovare la sua identità unica e originale (senza troppo scimmiottare Venezia, per esempio).

Tra i film in concorso numerose opere prime e prime internazionali. Da Another me di Isabel Coixet a Her di Spike Jonze con Scalett Johansson e Joaquin Phoenix. Dal giapponese Mogura No Uta all'hollywoodiano Out of the furnace con Christian Bale e Willem Defoe. Numerose le proiezioni anche di mediometraggi e cortometraggi, nonché i documentari che avranno per protagonista Federico Fellini. E se per conoscere i vincitori del concorso bisognerà giustamente aspettare fino all'ultimo giorno, già assegnato il premio alla carriera al cineasta russo Aleksej Jurevic German, scomparso pochi mesi fa, ma assoluto maestro di cui sarà proiettata l'ultimo film realizzato È difficile essere un dio.

Il festival è anche l'occasione preziosa per assistere a incontri, duetti e dibattiti su cinema e dintorni. Tra i più attesi quelli con Jonathan Demme regista, per intenderci, di Il silenzio degli innocenti, e quello con Tsui Hark regista, produttore e sceneggiatore protagonista della rivoluzione del cinema di Hong Kong amato, apprezzato e copiato poi anche dai colleghi occidentali. Interessante anche la rassegna che affianca il festival dedicata ai più giovani: Alice nella città con tanti film e corti adatti a un pubblico diverso, ma pronto a diventare cinefilo. Oltre all'Auditorium sono coinvolte anche altre sale in città nonché il museo Maxxi. Non resta che augurarvi buona visione!

Ai soci del Touring Club è riservata una riduzione del 15%, previa esibizione della tessera TCI, esclusivamente presso la biglietteria centrale dell'Auditorium Parco della Musica, in viale P. de Coubertin. È possibile acquistare fino a un massimo di 4 biglietti (due pagando biglietto ridotto e due intero).