Negli anni Ottanta milioni di italiani sono rimasti col fiato sospeso a chiedersi chi avesse sparato a J.R., affarista senza scrupoli con l'intramontabile cappello da cow boy. Da quel momento il destino della città degli Stati Uniti è stato segnato (almeno in Italia): per tutti infatti Dallas è diventata la città dell'omonima serie televisiva, un mondo mitico abitato da ricconi in stivali western, pozzi petroliferi a perdita d'occhio, Cadillac e rodei. È vero che Dallas è questo ma non è vero che sia “solo” questo. La città del Texas è infatti un'imperdibile meta turistica e una delle metropoli più importanti degli Stati Uniti.

Non si tratta di un'opinione ma di numeri: il DFW International Airport è il terzo aeroporto più frequentato al mondo (57 milioni di passeggeri all'anno), sono più di 70mila i posti letto disponibili per i visitatori nell'area di Dallas e, se qualcuno ancora non lo sapesse, la squadra di football americano dei Dallas Cowboys (cinque Super Bowl in vetrina) è la seconda società sportiva al mondo per giro di affari legati al merchandising (La prima? Non è il Barcellona ma il Manchester United). Dallas è una città viva, in crescita, sono molti infatti i giovani che accorrono nella città texana per lavorare. Al momento è la quarta città per turismo negli USA (le prime tre: New York, Los Angeles e Chicago) ma, guidati dal nuovo slogan “Dallas: big things happen here”, punta a salire sul podio. Numeri e cifre quindi ma anche arte, cultura, storia e soprattutto shopping, a Dallas in alcuni dei più importanti shopping centre i turisti non pagano le tasse.

ARTE E CULTURA. Gli amanti dell'architettura non possono non fare visita al “Dallas art district” (foto in gallery), quartiere costruito con edifici dei più importanti architetti mondiali, vincitori del Premio Pritzker, il più importante premio internazionale per l'architettura (paragonabile al Nobel). L'Italia è rappresentata dal “Nasher sculpture center” (foto in gallery), disegnato dal pluripremiato Renzo Piano. Altre opere di rilievo sono il “Morton H. Meyerson symphony center” di Ieoh Ming Pei, la “Winspear Opera House” (foto in gallery) e la “Annette Strauss Square” di Sir Norman Foster e il “Wyly Theatre” dell'architetto Rem Koolhaas. Per gli appassionati di storia è d'obbligo una visita al “Sixth Floor museum”, dedicato al presidente J.F. Kennedy, che trovò la morte proprio nella città di Dallas nel novembre del 1963. Tornando alla storia più recente, a Dallas è possibile visitare la Library del presidente George W. Bush.

FAMIGLIE. Fiore all'occhiello dell'intrattenimento per famiglie è il nuovissimo (aperto nel dicembre 2012) “Perot Museum of nature” (foto in gallery), un museo di scienze naturali all'avanguardia e interattivo, con avventure in 3D. Dallas ospita inoltre il “Dallas World Acquarium” e lo zoo più grande del Texas (foto in gallery) con più di 42 ettari di estensione e migliaia di animali.

INTRATTENIMENTO. Nonostante i cambiamenti e le innovazioni, Dallas conserva sempre la tradizione western che vive nell'immaginario di chi l'ha conosciuta solo da lontano. Nello storico “West End”, dove la città ha piantato le sue radici, è possibile acquistare autentici stivali e cappelli da cow boy, oltre ad assistere a veri rodei al “Mesquite Resistol Rodeo and Arena”.

SHOPPING. Il “Galleria Dallas” (foto in gallery) e il “Northpark Centre” di Dallas sono tra i più importanti centri commerciali degli Stati Uniti dove i turisti internazionali hanno la possibilità di fare acquisti usufruendo del servizio “TaxFree shopping”, ricevendo cioè un rimborso sulle imposte di vendita (per info: taxfreetexas.com).

Ps: Nel sobborgo a ovest della città, è ancora possibile visitare Southfork Ranch, località in cui è stata girata la famosa serie televisiva, dominata dalla bianca dimora degli Ewing. Perché Dallas è arte, storia, shopping ma in fondo è anche un mondo mitico, di miliardari senza scrupoli e amori difficili tra famiglie rivali, e molti questo non lo dimenticheranno mai.

Info: www.visitdallas.com