L’Europa e l’intero bacino mediterraneo sono fortunati. Il patrimonio artistico e culturale è straordinario e, sempre più persone, optano per la vacanza cittadina, alla scoperta di capitali e metropoli che, a ogni visita, regalano sorprese. Alcune di queste città sono ancora più fortunate perché affacciate sul mare. Solo poche, però, hanno la spiaggia a portata di mano. Spiagge vere con ombrelloni e lettini, dove la tintarella e il bagno sono all’ordine del giorno come una qualsiasi località balneare.

Barcellona. Basta camminare fino in fondo alla Rambla o prendere la metropolitana e si arriva facilmente alla Barceloneta. Un tempo questo quartiere era sporco e malfamato e anche la spiaggia non era messa benissimo. Oggi sia il lungomare sia il bagnasciuga sono meta di patiti dell’abbronzatura e del fitness, ma anche dell’aperitivo. Dopo un tour tra la Sagrada Familia e casa Batlò, opere di Gaudì, e qualche sosta lungo la Rambla, godere di un tuffo in mare è un vero privilegio. Certo, l’acqua non sarà quella dei Caraibi, ma l’effetto è lo stesso. Unica avvertenza (ripetuta anche dagli altoparlanti): attenzione agli oggetti personali. I ladruncoli di Barcellona sono tra i più abili al mondo.

Tangeri. Stesso mare, altro continente. Con vista sullo stretto di Gibilterra, la spiaggia di Tangeri è una di quelle attrattive che non ti aspetti. Prima o dopo un tour del Marocco meritano senza dubbio una visita la città e il suo mare. Si passa da un negozio di tappeti alla sabbia. E per cambiarsi meglio usare le cabine: il Marocco è comunque un Paese musulmano.

Tel Aviv. La città israeliana è tra le destinazioni più cool del momento. Ristoranti, bar, locali notturni, chioschi. Ma anche architetture contemporanee, musei e shopping. Poi c’è la lunghissima spiaggia che, dal porto a nord fino a Giaffa a sud, è il vero fulcro della vita cittadina in estate. Ci sono le torrette in stile californiano, ci sono i patiti della forma fisica con le attrezzature ad hoc, ci sono anche i surfisti. Alla mattina merita un tour del Bauhaus, mentre al pomeriggio ci si gode il sole mediterraneo.

Atene. Tutti pensano che per fare il bagno in Grecia si possa andare ovunque tranne che ad Atene. Eppure i cittadini già dalla primavera affollano le spiagge di Ellinikò e Glyfada, vicinissime al centro della città. E lungo la spiaggia non mancano ristoranti, locali e discoteche. Per scampare alla canicola ateniese non c’è bisogno di prendere un traghetto.

Brighton. Una tappa oltre il Mediterraneo è la città inglese con la vocazione più balneare. Lo stile britannico emerge già tra ombrelloni e cabine anche se la spiaggia è libera e lunghissima. Ogni anno otto milioni di turisti passano di qui per rimanere incantati dal pontile, il Palace Pier costruito nel 1899, dal Royal Pavilion, che fu residenza del principe di Galles e dalla spiaggia. L’acqua non è delle più cristalline, ma poco importa. Qui è l’atmosfera un po’ decadente e dandy a fare la differenza.

E le spiagge finte? Anche quelle, da alcuni anni ormai, non mancano di fare capolino. E il piacere di mettersi in costume con viste spettacolari su chiese e palazzi non è proprio un’esperienza senza fascino.

Firenze. Fino a metà settembre la spiaggia sull’Arno è allestita all’altezza di piazza Poggi, a due passi dal centro storico. Sabbia naturale, sdraio, ombrelloni, docce, nebulizzatori e giochi per bambini e adulti sono a disposizione di turisti e cittadini gratuitamente.

Amsterdam. L’acqua non manca nella città olandese, ma è sul tetto del Science Centre Nemo che, fino a settembre, ci si può rilassare... in spiaggia! Sdraio, gelati, cocktail e sabbia sono una valida proposta molto metropolitana.

Parigi. Quest’anno si festeggiano i dieci compleanni di Paris Plages, la spiaggia lungo la Senna che attira sempre più frequentatori. Si prende il sole, certamente, ma si partecipa anche a decine di eventi musicali, spettacoli e celebrazioni. E, perché no?, anche una breve gita sull’acqua.

Berlino. Si chiama Oststrand la più grande delle spiagge cittadine della capitale tedesca e si trova in Muhlenstrasse, alle spalle della East Side Gallery. Sono settemila metri quadrati di spiaggia dove si prende il sole, si gioca, si ascolta musica e ci si rilassa a due passi dai resti del muro che divideva la città.

Budapest. C’è la sabbia e c’è la piscina sull’isola costruita sul Danubio per regalare a cittadini e turisti un’esperienza indimenticabile. Sullo sfondo, il panorama della città con palazzi e ponti sembra lontanissimo, ma bastano pochi minuti a piedi per passare dalla cultura alla tintarella.