Quasi quaranta milioni di italiani. Sono tanti, tantissimi. Soprattutto se pensiamo all’oggetto del loro interesse: la sostenibilità. Parola capiente, tanto da contenere comportamenti e scelte quotidiane del 74% della cittadinanza.
A tentare di fare ordine in una materia così densa di variabili è l’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, che Lifegate ha avviato nel 2015 avvalendosi degli studi statistici dell’Istituto di ricerca Eumetra, guidato da Renato Mannheimer. I risultati della ricerca aggiornata al 2018 sono stati presentati oggi nella sede del Corriere della Sera, a Milano, in una gremita sala Buzzati, a indicare quanto il tema sia caldo anche per gli attori della comunicazione.
A dare rilevanza al dato è lo scarto con l’anno 2017, in cui a credere nell’importanza primaria della sostenibilità delle nostre azioni credevano 10 milioni in meno di italiani. Cosa è successo? Sono i giovani ad avere contribuito a consolidare un trend che dal 2015 è costantemente in crescita. I cittadini tra i 18 e i 34 anni di età, con una istruzione medio-alta, pensano che la sostenibilità sia un valore da cui non possiamo prescindere. Ne andrebbe della salute del pianeta e di tutti noi.
IL CAMPIONE STATISTICO* - Ad essere sollecitati dai sondaggisti sono stati 800 persone statisticamente rappresentative della popolazione italiana per genere, classe di età, educazione, titolo di studio, distribuzione geografica condizione occupazionale. L’indagine è stata effettuata da Lifegate con un questionario realizzato da Eumetra MR tramite la metodologia Computer Assisted Telephone Interview.
QUALI SONO LE PRIORITÀ DEGLI ITALIANI?
Il 96% degli italiani ritiene prioritari gli investimenti in energia rinnovabile. Il dato è pari alla percentuale che mette al primo posto gli investimenti nella mobilità pubblica per diminuire l’utilizzo delle automobili. Al secondo posto c’è il sostegno per l’agricoltura biologica. 
Gli italiani hanno un legame molto forte con la loro casa, e spesso si tratta di un immobile di proprietà. L’81% dichiara di gestirla con comportamenti virtuosi, come la raccolta differenziata o l’utilizzo di elettrodomestici a basso consumo energetico. A tavola il trend si conferma con il 35% del campione che predilige alimenti a chilometro zero, mentre il 19% consuma alimenti biologici. Indicativo il dato che più di metà degli italiani è disposta a spendere maggiormente per un'alimentazione sana e a basso impatto ambientale.
Foto identità insorgenti
TURISMO E MOBILITÀ CONSAPEVOLI E SOSTENIBILI
Fuori casa la musica non cambia. E per fortuna, visto che il Touring Club Italiano ha nella sua missione anche la promozione di un turismo che abbia a cuore il paesaggio e la conservazione dei tesori culturali e artistici. Due milioni e mezzo di italiani desiderano vivere viaggi e vacanze sostenibili. E il dato incoraggiante registra - rispetto al 2017 - 530 mila persone in più desiderose di viaggi a basso impatto ambientale.
Nel 2018, Anno europeo del patrimonio culturale, il 16 % degli italiani conosce e saprebbe spiegare il termine “turismo sostenibile” e addirittura raddoppia il numero di persone curiose di acquistare una vacanza sostenibile rispetto a una tradizionale (12%). La mobilità non tradisce la tendenza. Le auto elettriche o ibride si stanno imponendo nel settore, mentre il 33% della popolazione dichiara di non utilizzare l’auto per ridurre l’inquinamento.
Il turismo consapevole e sostenibile tra i valori del Tci
SOSTENIBILITÀ, UN VALORE CHE MUOVE IL TCI
Siamo quindi incoraggiati a proseguire sulla strada della promozione di una cultura del turismo che si fondi sulla salvaguardia dell'ambiente e la diffusione delle conoscenze e di una cultura consapevole e responsabile del viaggio.
Nello Statuto della nostra associazione sottolineiamo con forza la volontà di salvaguardare il patrimonio italiano di storia, arte, cultura e natura, educando il turista alla insostituibilità delle risorse. Prenderci a cuore l’Italia è un imperativo per lasciare alle generazioni future un territorio in salute e sempre più bello e fruibile.