Porto Torres, oltre 22mila abitanti, in provincia di Sassari, è una delle cittadine più importanti della Sardegna settetrionale.
Ma come si chiamano i suoi abitanti? Verrebbe da dire portotorresi e in effetti questo nome viene usato soprattutto da chi viene da fuori città: è tollerato e in uso (era segnalato così nel'Annuario generale ei Comuni d'Italia del Tci), ma il nome storico e tradizionale degli abitanti è turritani, termine che deriva dall'antico none della colonia romana di Turris Libisonis, al tempo di Cesare.
CHE COSA NON PERDERE A PORTO TORRES
La visita della città richiede mezza giornata e può partire dalla basilica di S. Gavino, tra i più insigni monumenti dell'architettura romanico-pisana in Sardegna, edificata poco dopo l'anno Mille, con alcuni pregevoli sarcofagi romani istoriati.
L’area archeologica di Turris Libisonis è incentrata sul complesso monumentale detto Palazzo di Re Barbaro e conserva importanti resti dei quartieri urbani antichi della prima e media età imperiale. Attorno al perimetro della città antica , interamente occupato, nel settore orientale, dal centro moderno, sono conservate vaste aree di necropoli, con sepolture che vanno dalla prima età imperiale romana ad epoca paleocristiana. Presso l'area archeologica sorge l'Antiquarium turritano che conserva reperti provenienti dai vicini scavi.
Infine, notevole è pure il ponte romano sul riu Mannu, lungo 135 m consta di sette arcate a sesto ribassato di grandezza crescente da est verso ovest per consentire di superare in salita il dislivello tra la città e la campagna retrostante.
Per saperne di più consultare la Guida Verde Sardegna!
NEI DINTORNI DI PORTO TORRES
A meno di 80 km da Porto Torres, Aggius è località Bandiera arancione certificata dal Tci per le qualità turistico-ambientali e per essere ancora un punto di riferimento per attività tradizionali come la danza e il canto (celebri i concerti) e attività artigianali quali la tessitura e la lavorazione del sughero, del ferro e del granito. Da non perdere in loco la visita del Museo etnografico Oliva Carta Cannas (www.museomeoc.com), eccezionale raccolta di oggetti quotidiani galluresi e sardi, disposti sapientemente in un ampio spazio museale. Aggius sorge tra l'altro nei pressi della stupenda Valle della Luna, dove massi di granito bianco torreggiano tra la macchia mediterranea. 

Per saperne di più, ecco la scheda del borgo sul sito Bandiere arancioni!