Il borgo di Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo, meno di 2mila abitanti, è famoso per essere la sede dell'Enoteca regionale del Piemonte e per essere stato sede del prestigioso premio letterario Grinzane Cavour. Inoltre la città si fregia d'essere anche Bandiera arancione del Tci per le sue qualità turistico-ambientali certificate dal Tci. Il nome è un omaggio a Camillo Benso, conte di Cavour, che fu sindaco del borgo fino al 1848 e non va confuso con il borgo di Cavour, in provincia di Torino.

Ma come si chiamano gli abitanti di Grinzane Cavour? Verrebbe da dire grinzanesi.... invece no. Pensate, si chiamano gallesi. Sì, proprio come gli abitanti del Galles, in Gran Bretagna! La spiegazione ovviamente c'è: la frazione più popolosa del Comune è quella di Gallo, da cui il nome degli abitanti, per l'appunto.

CHE COSA NON PERDERE A GRINZANE CAVOUR

Innanzitutto l'Enoteca regionale all'interno del Castello. All'interno, il Museo etnografico delle Langhe che conserva anche cimeli cavouriani e il ristorante Al Castello

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I DINTORNI DI GRINZANE CAVOUR
Un paradiso per gli appassionati di enogastronomia è tutto il territorio circostante: siamo nelle Langhe, terra di grandi vini doc e docg, di formaggi, delle nocciole tonde gentili Igp e del celeberrimo tartufo d'Alba. Solo Barolo, Bene Vagienna, Bergolo, Cherasco, La Morra, Monforte d'Alba e Neive, tutte località Bandiera arancione del Tci, valgono una visita.

La Morra è in bella posizione panoramica sulle colline circostanti, percorse, fra l'altro, da vari sentieri segnalati, tra i vigneti; Barolo vanta il Museo del vino presso il Castello, sede dell'omonima enoteca, Bene Vagienna è famosa per la zona archeologica di Augusta Bagiennorum nella frazione Roncaglia; a Bergolo non si può perdere la cappella romanica di S, Sebastiano del XII sec.; a Cherasco, famosa per l'armistizio del 1796 tra Napoleone e Vittorio Amedeo III, Re di Sardegna, meritano una visita il palazzo Salmatoris, residenza dei Savoia, e i bastioni cinquecenteschi; a Monforte d'Alba si apprezza l'impianto medievale del borgo arroccato sul colle e la piazza centrale a forma di anfiteatro; infine Neive, immerso nei vigneti, che conserva un borgo intatto, con nobili palazzi e i giardini dei conti di Castelborgo.

Per saperne di più, ecco il sito di Bandiere arancioni.