Se c'è un Paese al mondo in cui la burocrazia è un'avventura quotidiana questo è l'India. Un assaggio, anche se non dei più indigesti, lo si può avere chiedendo un visto turistico. Che di per sé non necessita di troppi incartamenti come accade per altri Paesi, ma dà un'idea dei tempi indiani: per averlo servono almeno 10 giorni lavorativi.

I DOCUMENTI PER IL VISTO
Per richiedere un visto turistico per l'India è obbligatorio compilare un modulo online sul sito del governo indiano e prendere nota del numero di pratica da utilizzare per tutte le successive comunicazioni. Al momento di compilare questo modulo è necessario anche caricare una foto formato tessera (avendo cura che le dimensioni non siano superiori ai 300k). Una volta compilato il modulo, che chiede un itinerario di massima del vostro viaggio ma senza eccessivi dettagli, bisogna rivolgersi alle rappresentanze consolari indiani a Roma o Milano. La compilazione del modulo è gratuita e avviene solo tramite questo link https://indianvisaonline.gov.in/visa/, diffidate da agenzie o siti che vi chiedono un sovrappiù per la compilazione.

Nella capitale basta recarsi in Ambasciata (via XX settembre 5, tel. 06.4884642; www.indianembassy.it), mentre a Milano è necessario andare all'India visa center (via Marostica 24, tel. 02.48701173; www.indianvisamilan.com). Qui oltre alla stampata del modulo che avete precedentemente compiliato online dovete presentare due fotografie formato tessera, il passaporto con validità superiore ai tre mesi e con almeno tre facciate libere anche non consecutive. È bene sapere che se il passaporto è stato emesso da meno di 6 mesi è necessario allegare anche il vecchio. Il costo del visto turistico è 71 euro, che si possono pagare solo in contanti.

ZONE INTERDETTE AI TURISTI
Se il vostro viaggio prevede una tappa nel Sikkim (stato federato nel nord del Paese tra Nepal, Cina e Buthan) è obbligatorio comunicarlo perché su quest'area sono applicate delle restrizioni al movimento degli stranieri. Altre zone del Paese (Arunachal Pradesh, Mizoram, Manipur, Nagaland, alcune parti del Kasmhir) sono sono tutt'ora interdette ai turisti, per cui informatevi bene quando decidete il vostro itinerario.