Non si poteva trovare momento migliore. Con l’anno nuovo e i buoni propositi di comportamenti sostenibili e vita attiva prende il via a Bari Muvt, traduzione di “Muoviti” nel dialetto del capoluogo pugliese. Da febbraio 2019 i cittadini di Bari e dintorni che lasceranno le quattro ruote per la bicicletta riceveranno un compenso.
 
Muvt è invero l’acronimo di Mobilità urbana vivibile e tecnologica, il programma nazionale finanziato dal ministero dell’Ambiente che vuole premiare comportamenti ecologici nella vita quotidiana e che nella sua applicazione pratica trova Bari come città campione.
 
La somma di partenza su cui hanno lavorato gli amministratori baresi è di 545 mila euro disponibili per attuare il progetto. Di questi, 100 mila euro saranno destinati ai primi mille baresi che aderiranno a Muvt, prendendo quindi la bicicletta per muoversi. A loro verranno destinati non più di un euro al giorno e non più di 100 euro in 4 mesi. Somme che sanno di simbolico. Ma c'è di più a dare concretezza al progetto. A invogliare i nuovi ciclisti urbani saranno anche dei premi mensili. Ai 10 baresi che percorreranno più chilometri verrà dato un bonus di 100 euro al mese, e al termine dei quattro mesi di sperimentazione i primi cinque nella classifica chilometrica riceveranno altri 100 euro.
 
La pedalata assistita, un trend in crescita costante / foto Getty Image
A incoraggiare la sperimentazione il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che alla carica di primo cittadino aggiunge anche quella di presidente dell’Anci. “L’obiettivo – ha dichiarato Decaro in merito all’iniziativa – è quello ambizioso di raddoppiare nel 2019 le biciclette che circolano a Bari”.
Come? Le regole per aderire a Muvt sono stringenti. Intanto si dovrà acquistare una nuova bicicletta da fornitori accreditati dal Comune utilizzando gli incentivi di 100, 150 e 250 euro destinati rispettivamente a una bici ricondizionata, a una ciy bike, o a una bicicletta a pedalata assistita. I bonus attingeranno dai 400 mila dei 500 mila messi sul piatto dal ministero.
Bari / foto Getty Images 
Non resta che aspettare il via del test, che durerà quattro mesi. A fine gennaio verranno accreditati i fornitori di biciclette e con la primavera il progetto sarà a pieno regime. Il 2019 pugliese inizia bene, anzi benissimo. Perché mentre in altre città si fanno scelte più o meno discutibili come scooter sharing e bike sharing fuori controllo, a volte votati al business o poco più, a Bari si vede finalmente un progetto, un’idea di città, una prospettiva verde per migliorare il quotidiano.