C'era una volta una canzone che iniziava così: “Maramao perché sei morto?” Il ritornello, cantato dal mitico Trio Lescano, ci è venuto in mente leggendo la sigla del Museo d'arte orientale di Torino, il Mao, per l'appunto. Da qualche anno infatti è emersa la moda di identificare i musei con una sigla: risultato, una gran confusione. Anche perché dalla sigla difficilmente si capisce di che museo si tratta, salvo i più famosi dove la sigla si è affermata e ci è ormai entrata in testa.
Vediamo allora qualche sigla e e cerchiamo di darle il giusto significato...
 

SCIOGLIAMO LE SIGLE: MUSE, MAXXI, MAGA...
Il Muse di Trento, inaugurato due anni fa, è uno dei famosi: la sigla sta a significare Museo delle Scienze; il Muve invece si riferisce alla Fondazione Musei civici Venezia; il Muba è il Museo dei bambini che si trova a Milano alla Rotonda della Besana. Più difficile da interpretare è sicuramente il Mupre, il Museo nazionale della Preistoria della Valle Camonica, a Capo di Ponte (Bs). Il Maxxi di Roma sembra difficile da interpretare ma non è così; significa Museo delle arti del XXI secolo. Il MaGa è il Museo d'arte di Gallarate (Va), il Macro è il Museo d'arte contemporanea di Roma, l'MdV è il Museo del Violino di Cremona e il MUSA è il Museo valtellinese di storia e arte di Sondrio.
Altra sigla da interpretare è il Gam, ma qui comincia la confusione perché si riferisce sia alla Galleria d'arte moderna di Milano sia a quella di Torino, sia a quella di Palermo, sia a quella di Genova. Tutte e quattro utilizzano la stessa sigla! Infine il Pac, il Padiglione d'arte contemporanea di Milano.

Sicuramente abbiamo dimenticato altre sigle museali. Sta ora a voi segnalarle... Ne conoscete altre?