C'è chi la conosce perché ama il calcio e sa che è una delle capitali mondiali del football, e c'è chi la sceglie come meta musicale ricordando i fasti degli anni Ottanta e Novanta. Oscurata dalla luccicante Londra, Manchester è una chicca per chi cerca qualcosa di diverso, originale, forse talvolta perfino ruvido, ma assolutamente divertente.

Il panico Brexit a noi sta portando perfino bene, e dire che la città è stata piuttosto compatta nel votare per il Remain, ovvero restare nell'Unione”. Andy Parkinson, che della promozione di Manchester ha fatto il suo lavoro nonostante non ci sia nato, spiega i motivi: “Molte imprese e investitori con sede a Londra sono stati costretti al downsizing, il ridimensionamento di spazi e dipendenti. La capitale è troppo cara e Manchester è a sole due ore di treno. Poi vuoi mettere quanto ci si diverte qui? Certo, ci sono la musica e il calcio, ma anche una scena culturale pazzesca e ci siamo attrezzati anche con la gastronomia”. Su questo ultimo punto facciamo un po' fatica a credergli ma c'è tempo un intero weekend per ricrederci. Ed è meglio andare con ordine. Ecco, dopo la nostra esperienza, che cosa vedere, fare, mangiare a Manchester.

LA MUSICA DI MANCHESTER: "24 HOUR PARTY PEOPLE"
Quando nel 2002 al festival del cinema di Cannes il regista Michael Winterbottom presentò il film 24 Hour Party People con protagonista la comunità musicale di quella che allora era chiamata Madchester migliaia di appassionati di musica hanno visto, almeno sullo schermo, come la città era riuscita a trasformare la depressione post industriale in follia creativa.

Dal 1976 al 1992 la Factory Records di Tony Wilson produce i dischi dei Joy Division che poi diventano New Order e la rivoluzione elettronica ha inizio. Apre anche un locale entrato nel mito, The Hacienda, che dà il via al fenomeno dei rave, feste più o meno legali, infinite e con dosi consistenti di additivi chimici a dare la carica per ballare per ore. Il punto è che anche quando Factory e Hacienda chiudono rimane lo spirito e nascono decine di altri gruppi musicali che conquistano il mondo con sfrontatezza e imitatissimi tagli di capelli.
 

Vi dicono nulla gli Stone Roses, gli Smiths e gli Oasis? Le loro facce da schiaffi campeggiano sulle pareti dell'Affleck's Palace (vedi Shopping), mentre le copertine dei dischi made in Manchester sono “incastrate” come mattonelle nei marciapiedi. Non affannatevi a cercare l'Hacienda, è stata demolita per costruire un condominio. Ma la buona musica si ascolta ancora al Band on the Wall e al Salford Lads Club.
IL CALCIO DI MANCHESTER: CITY O UNITED? 
Due squadre che, a turno, sono sempre un bell'incubo per le italiane che partecipano alle coppe europee. Il Manchester City, attualmente la più forte, e il Manchester United sono un'istituzione quasi mistica da queste parti.

Vale la pena vedere una partita dal vivo per capire come gli inglesi vivono il calcio come esperienza religiosa (e sicura, il tempo degli hooligans per fortuna qui l'hanno risolto), ma vale allo stesso tempo la pena visitare i due stadi per capire qualcosa in più su Manchester. Per lo storico Old Trafford, ecco il sito web. Per il moderno Manchester City invece questa la pagina dedicata. Vale la pena, se proprio si è fanatici, anche la visita al National Football Museum: www.nationalfootballmuseum.com.

LA CULTURA DI MANCHESTER, TRA TEATRI, CONCERT HALL E MUSEI
C'è il teatro in una capsula spaziale (il Royal Exchange) e lo spazio per eventi in un bagno turco vittoriano in disuso (Victoria Baths). C'è il museo della gente, il People's History Museum, e c'è Home dove sentirsi a casa tra un bicchiere di vino e uno spettacolo teatrale. C'è la splendida biblioteca in stile gotico vittoriano (John Rylands Library) e il modernissimo Imperial War Museum disegnato dall'archistar Daniel Libeskind.

E ancora da non perdere il Science and Industry Museum dove si capisce la fatica degli operai che hanno reso Manchester capitale della Rivoluzione industriale mondiale. Senza contare le infinite gallerie e piccoli spazi espositivi nei quali intrufolarsi senza troppe remore. Poi a luglio (dal 4 al 21) si svolge la settima edizione del Manchester International Festival (mif.co.uk), un appuntamento biennale che coinvolge artisti, registi, performer in un calendario fittissimo di eventi in numerosi spazi cittadini. Tra i nomi di quest'anno Yoko Ono (che coinvolgerà tutti in una performance in piazza) e David Lynch che si occuperà della programmazione proprio di Home (vedi sopra).

LA STREET ART DI MANCHESTER
Chi capita in città in una rara giornata di sole, ma anche chi ci capita quando piove (cerata indispensabile in valigia), non deve perdersi un tour della Street art. Sostenuta dalle istituzioni, l'arte cosiddetta di strada è semplicemente un racconto visuale della storia e dell'attualità di Manchester.

Noterete ovunque delle api disegnate sui muri. Sono il simbolo della città reinterpretato un milione di volte. Ne troverete tante anche nel Northern Quarter, la zona con più alta densità di edifici storici, ex quartiere operaio, poi decaduto e oggi cuore della rivoluzione creativa che utilizza le pareti di mattoni rossi dei palazzi come tavolozze vergini dove prendono vita pensieri, immagini, celebrazioni... Spear Street, Warwick Street (con il celebre murale dedicato alle vittime dell'attentato del 22 maggio 2017 durante un concerto di Ariana Grande), Tariff Street, Tib Street (dove pare sia nascosto anche un Banksy originale) sono le strade da non perdere.

SHOPPING A MANCHESTER: GLI INDIRIZZI GIUSTI
Per trovare il look giusto per la pazza Manchester il quartiere giusto è il Northern Quarter. L'indirizzo imprescindibile è l'Affleck's Palace. Non c'è da temere se ci si perde tra piume di struzzo, borchie, tatuatori, vesitini di tulle rosa, magliette con i nomi delle rockstar, vinili, videogiochi vintage, scarpe bizzarre. D'altronde sono quattro piani di intricatissimi corridoi e decine di corner shop dove il bello sta proprio nel perdersi.

Decisamente più elegante ma non meno originale il Craft and Design Centre che si trova negli spazi di un ex mercato coperto in stile vittoriano. Minimal, elegante e con una bellissima scala a chiocciola perfetta per una foto da Instagram anche il Form Lifestyle Store dove trovare profumi, piccoli articoli per la casa e di design.

MANGIARE A MANCHESTER: I LOCALI DA NON PERDERE
Eccoci qui al tasto dolente. Fino a qualche anno fa oggettivamente la scelta non era tra le migliori. A parte qualche scalcinato fish & chips, la gastronomia non era certo il fiore all'occhiello non solo di Manchester ma di molte città britanniche. Ora anche gli inglesi hanno raffinato i loro palati e non mancano le occasioni per sperimentare deliziosi piatti per tutti i gusti e tutte le tasche.

Dunque che cosa mangiare a Manchester? Tra gli indirizzi perfetti per pranzo Mackie Mayor, in un ex mercato della carne, dove diversi food corner propongono cucina sfiziosa, economia e di qualità (anche qui vale scatenarsi con Instagram). Chef stellato invece per il nuovissimo Restaurant Mcr che si trova in un palazzo del centro. Qui il gioco si fa particolarmente gustoso (e più caro ovviamente) e la carta dei vini è ottima. Per l'after dinner (ma volendo anche dinner perché ci si mangia) due locali con vista. Il 20 Stories si trova al ventesimo piano di un edificio nel cuore della città e dispone di una bella terrazza riscaldata. The Alchemist invece si trova sui canali e ha una bellissima vista sulla zona di Salford Quays. Da non perdere la creativa lista dei cocktail.

INFORMAZIONI UTILI
Arrivare. Voli diretti dall'Italia a Manchester con easyJet, Ryanair, Alitalia e Flybe. Da Londra a Manchester treni diretti della durata di due ore.
Sito web di Manchester: www.visitmanchester.com. Sul sito è possibile prenotare numerose attrazioni. Informazioni in italiano: www.visitbritain.com/it/it.
Per girare a Manchester comodo e gratuito il servizio di autobus operativo dalle 7 di mattina alle 10 di sera, con passaggi ogni 10 minuti circa. Per la mappa: https://www.tfgm.com/public-transport/bus/free-bus.