ARTICOLI CORRELATI
Perché andare a Malta nel 2018: il racconto del nostro inviato

Malta si appresta a vivere uno degli anni più intensi della sua storia moderna. Per la prima volta, la Capitale europea della cultura nel 2018 approderà sull'isola e sarà La Valletta: la capitale di Malta, certo, ma anche una cittadina di soli 6mila abitanti, che nei prossimi mesi vedrà gli occhi d'Europa puntati addosso. 

Abbiamo chiesto a Claude Zammit-Trevisan, direttore dell'Ente per il turismo di Malta, Gozo e Comino in Italia, come si è preparata La Valletta ad affrontare la sfida e perché consiglierebbe ai nostri lettori di visitare la città e l'isola il prossimo anno. 

Direttore, come si è avvicinata La Valletta al 2018?
Durante gli ultimi cinque anni - da quando La Valletta è stata nominata Capitale europea della cultura - ho vissuto l'esperienza da osservatore privilegiato: e devo dire che è stato un percorso molto bello e per niente scontato. Siamo partiti da un sogno, un'utopia: già il nostro è un piccolo Paese, la nostra capitale è poi ancora più piccola, figuriamoci pensare che un giorno sarebbe diventata addirittura la capitale culturale d'Europa, anche solo per un anno. Non le dico la fierezza per questa nomina - è scattato un senso di ownership come mai avevo visto prima. La cosa più bella da osservare è stata la partecipazione della comunità: tutti i maltesi hanno contribuito a costruire il palinsesto di eventi e la trasformazione della città. 

Pensa che ci sia stato un cambio di percezione dei maltesi nei confronti della capitale?
Senza dubbio. Deve pensare che Valletta è lunga soltanto un chilometro da un lato all'altro e che per molti anni era diventata solo un posto dove lavorare, non dove vivere. Ancora oggi 40mila maltesi entrano in città per lavorare la mattina e poi se ne vanno via la sera. Ora si assiste a un cambiamento: si inizia a considerare la città per viverci. Anche grazie al titolo di Capitale europea 2018, si è riusciti a sfruttare il fermento e l'orgoglio per rigenerare la città.

Che trasformazione fisica ha vissuto La Valletta negli ultimi mesi e che novità proporrà ai turisti?
I progetti di recupero, restauro e valorizzazione dei monumenti di La Valletta sono stati grandi e ingenti. Tutta la cinta muraria, che circonda il nucleo storico, è stata restaurata. Anche i quartieri verso il mare sono stati riqualificati. E per la prima volta nella sua storia Malta ha chiamato un grande architetto per intervenire sul suo tessuto urbano: l'onore è spettato a Renzo Piano, che ha progettato un nuovo ingresso della città, un nuovo Parlamento e il ripristino della Royal Opera House. Se pensa che la città non era stata toccata per secoli e che erano ancora visibili le cicatrici della seconda guerra mondiale... Per noi è stato un cambiamento epocale. 
Avete già pensato anche a cosa succederà dopo il 2018?
Sì, stiamo pensando già a quello che succederà dopo il 2018. Devo dire che siamo abbastanza bravi nel planning – lo dobbiamo agli inglesi – e lavoriamo già perché tutti i benifici del 2018 continuino anche nel futuro. In particolare, stiamo pensando a una fondazione che vivrà anche dopo l'anno della capitale europea, perché il processo di rigenerazione e valorizzazione continui. Siamo sicuro che ci riusciremo. 
Tra i tantissimi eventi che animeranno il 2018 di La Valletta ci saranno manifestazioni sportive, rievocazioni storiche, festival musicali, processioni tradizionali... C'è qualcosa che consiglierebbe in particolare?
È vero, ci sarà qualcosa di diverso ogni giorno. Nel programma non c'è un evento che spicca più degli altri, anche se alcuni sono strategicamente più importanti. L'evento di apertura, per esempio, il 20-21 gennaio 2018, attirerà moltissimo i turisti di tutta Europa. Andrà in scena nelle quattro piazze principali della città: deve sapere che La Valletta ha una strada principale, che dalla porta di ingresso porta fino al mare. Qui, lungo questa spina centrale e nelle quattro piazza che vi si aprono, ci saranno feste e attività, in modo tale che la città venga apprezzata nella sua integrità e non solo in un punto nevralgico. In ogni caso, il programma di Valletta 2018 comprenderà manifestazioni culturali anche su tutta l'isola, visto che La Valletta è così piccola...
Poi vorrei citare un altro evento, detto “La grande festa”: le quattro parrocchie di La Valletta, che di solito festeggiano singolarmente le proprie ricorrenze, nel 2018 faranno invece un'unica festa, ad aprile, con le vie di La Valletta che saranno abbellite con stoffe barocche. Un altro bel momento sarà il 7 giugno, con l'evento Pagaent of the seas, che racconterà la dimensione marittima della città attraverso una regata storica e una sfilata di magnifici battelli. Avremo anche una mostra di fotografia, con le foto della capitale attraverso gli ultimi trent'anni: un bel modo per capire come La Valletta di oggi sia diversa da quella di trent'anni fa. 
Quali sono i suoi luoghi preferiti a La Valletta, quelli che consiglierebbe a un turista?
Sono tanti anni che vivo fuori Malta: ormai anch'io ritorno a La Valletta come turista. Quando posso, passeggio per la città. Cerco sempre di fare una sosta alla Concattedrale di San Giovanni e di fermarmi di fronte all'opera del Caravaggio, la Decollazione di San Giovanni Battista – è una tela molto grande, straordinaria, pensata dall'artista proprio per questo spazio: non è dunque in un contesto museale, è rimasta là dove il maestro l'ha pensata, con la luce che cade sulla tela e l'effetto di chiaroscuro che lui stesso ha visto quando ha dipinto il quadro. Da sola è un must-do quando uno "straniero" si reca a Valletta. Tra l'altro nello stesso oratorio c'è anche un'altra opera del Caravaggio, San Girolamo scrivente.
Ma dicevo che a La Valletta è bello passeggiare: soprattutto nelle vie secondarie, tra scalinate e gallerie, cioè i balconi in stile arabo di cui la città è ricca. C'è un caffè storico, il caffè Cordina, dove ogni tanto mi siedo, mi guardo attorno e mi chiedo: ma dove sono qui? Vicino a me, una cabina telefonica rossa come quelle di Londra; la statua della regina Vittoria in mezzo alla piazza; e intanto sto bevendo un caffè espresso, proprio come in Italia. Malta è così: un incredibile cocktail di influenze diverse. Venite a scoprirla!   

INFORMAZIONI
- Il programma di La Valletta 2018 è consultabile sul sito dedicato.
- Da comprare prima di mettersi in viaggio la Guida Verde Tci dedicata a Malta: la trovate nei Punti Touring e online, scontata per tutti.