Grande quanto le Marche e tre volte meno abitata: la Carinzia, regione austriaca meridionale al confine con Italia e Slovenia, è nota per monti (il Grossglockner sfiora i 4mila metri) e laghi (sono 1.270, con i quattro più grandi che si estendono sull'80% dell'intera area lacustre regionale). Ma oltre alla natura c'è di più. Ecco i nostri consigli per visitare la Carinzia.
1. BENESSERE: IN SAUNA A BORDO LAGO
In tedesco si chiamano Badehaus (edificio per il bagno) e sono stabilimenti balneari che però propongono anche trattamenti tipici delle Spa come sauna, bagno turco, massaggi, zone relax. In Carinzia ce ne sono circa 15: nel secolo scorso erano sorte per offrire i classici servizi delle spiagge di casa nostra come sdraio e sorveglianza ai bagnanti, ed erano riconoscibili per il modello architettonico di legno verniciato di bianco. Le strutture odierne sono delle ricostruzioni con tutti i comfort: per esempio quella del Millstättersee (www.badehaus-millstaettersee.at), a Millstatt am See, è stata progettata a basso impatto ambientale ed energetico ed inaugurata nel 2012 (nella foto sotto, © J. Schuster).

Propone 4 sale per sauna (a 90°, a 70°, a vapore di pino cembro a 60°...) a cui si accede senza costume, in aggiunta a un bagno di vapore salmastro a 50° e al solarium. Possibile poi farsi coccolare da trattamenti come il K-Taping, applicazione di un cerotto particolare che migliora le funzioni muscolari, stimola il sistema linfatico... Diversi anche i massaggi proposti: con agopuntura secondo il metodo Penzel, con olio di cembro oppure con granati, entrambi raccolti sul posto. Noi ci siamo rilassati nella Infinity Pool all'aperto grazie ai suoi getti tipo Jacuzzi di acqua a 35°: fantastica la vista sul lago, dove avevamo prima fatto un bagno rinfrescante - l'acqua lacustre in Carinzia può arrivare a 28°. Per depurarci abbiamo scelto la sauna al vapore di cembro perché allestita in una sala illuminata da una parete-finestra vista lago. E poi ce la siamo presa comoda andando a cenare in accappatoio nel ristorante a km zero all'interno della Badehaus: in Austria, per fortuna, non si formalizzano.

Chi preferisce ritrovare vigore grazie all'acqua termale può recarsi alle Kärnten Therme di Villach (http://kaerntentherme.com): alimentate da 6 fonti termali, sono attrezzate con vasche a temperature tra i 25° e i 34°. La struttura è la più moderna d'Austria e si espande su 3 aeree: FUN, FIT, SPA, che si sviluppano tra saune, zone per massaggi con schiuma, palestre con macchinari hi-tech, torri per gli scivoli...

2. FIUMI E CANOA: NUOTARE SENZA MUOVERE UN DITO
Il bagno in Carinzia non si fa solo nei laghi. «Il fiume Drava in estate può arrivare a una temperatura di 26-28° e consente di nuotare senza prendere il raffreddore» testimonia Daniela Stabentheiner, guida professionista di canoa. Per rendere l'esperienza più piacevole, è infatti meglio approfittare della possibilità di un'escursione su un'imbarcazione a pagaia (www.kaernten-kanuwandern.at). «La bassa velocità della corrente fluviale in genere consente anche ai principianti di saltare a bordo e remare in tranquillità» prosegue Stabentheiner.
 
È quello che abbiamo fatto noi: dopo aver velocemente indossato scarpette impermeabili e giubbotto salvagente, oltre a una muta che arriva a gomiti e ginocchia e va indossata sopra il costume per acclimatare la temperatura corporea, abbiamo baldanzosamente impugnato la pagaia e trascinato la canoa in acqua. Un salto veloce a bordo e... Il primo minuto di navigazione è stato concitato, perché la canoa si è girata di 180° e abbiamo iniziato a navigare al contrario, cioè con la poppa in avanti anziché all'indietro. Ci sono però bastati pochi secondi per intuire come rimediare (sono state sufficienti un paio di pagaiate all'indietro ben assestate), raddrizzare la navigazione e iniziare a godere un'escursione deliziosa.

Perché in prossimità di Dellach la Drava si snoda in un paesaggio incontaminato, in cui non ci sono né case, né auto ma solo alberi, prati e monti. E mentre si lascia ai compagni di viaggio la cura dei remi, è possibile tuffarsi nei flutti e lasciarsi trasportare dalla corrente, in un bagno del tutto rilassante. Risalire a bordo è davvero facile grazie all'elasticità del materiale gommoso della canoa. Unico rimpianto: non aver registrato il rumore dell'acqua, limpido e placido quanto le rive fluviali.

3. PANORAMI: VOGLIA DI ARRIVARE LASSÙ

Endorfine e adrenalina: questi gli ormoni che entrano in gioco in una visita alla Aussichtsturm (torre panoramica) eretta sul monte Pyramiden Kogel (847 metri) nella località di Keutschach am See (www.pyramidenkogel.info). Alta 100 metri e costruita interamente in legno (ottenendo così un primato mondiale), la torre è stata inaugurata nel 2013 e gode di una vista unica sul Wörther See, il lago più grande della Carinzia.

Costata 8 milioni di euro e pesante 100 tonnellate, è dotata sia di un ascensore sia di una scala elicoidale che corre intorno alla struttura (nelle foto sopra e sotto, © T. Steinthaler) ed è intervallata da piattaforme da cui ammirare i dintorni a 360°. Tre le terrazze (foto 25) poste alla sommità, a cui si aggiunge uno scivolo interno lungo 120 metri che, grazie alla pendenza di 25 gradi, permette con una scivolata di 20 secondi di arrivare a terra a tutta birra. Attenzione: l'accesso allo scivolo è consentito ai bambini più alti di 1,30 metri.
 
4. ANIMALI: DI AQUILE, SCIMMIE, RETTILI E ALTRE CREATURE
Vi possiamo assicurare che non solo i bambini provano un brivido quando vedono sfrecciare vicino a sé un biancone, cioè un uccello rapace con un'apertura alare di quasi 2 metri: anche noi abbiamo avvertito un tuffo al cuore. Succede nell'Adler Arena di Landskron (http://adlerarena.com), castello che risale al XVI secolo in cui oggi vivono alcuni volatili predatori. L'iniziativa è nata per volontà di preservare animali in via di estinzione, cacciati affinché non fossero dannosi per galline e agnelli. Nel castello è possibile assistere a eventi di falconeria che hanno come scopo primario la presentazione della natura e dei vari modi di cacciare dei pennuti custoditi a Landskron, tra cui figurano l'aquila reale, l'aquila di mare dalla testa bianca, il gufo reale, l'astore e il falco pellegrino.

L'esibizione, che dura circa 50 minuti, è sempre bilingue, in italiano e tedesco. Un consiglio: il ristorante attivo nel castello (www.burg-landskron.at) consente di rimettere a posto lo stomaco messo in subbuglio dallo spettacolo avicolo. I piatti della cucina carinziana, squisiti, sono serviti da personale in bellissimi costumi tradizionali: da provare.
Vicinissimo al castello vivono poi oltre 152 macachi giapponesi in libertà in un'area di 4 ettari (www.affenberg.com), di cui un terzo è accessibile ai turisti con una visita guidata. Per esperienza, vi diciamo che se andrete a genio ai macachi potreste essere amichevolmente toccati da loro sulle gambe: un gesto simpaticissimo di richiesta di cibo, analogo a quello spesso rivolto alla guida (nella foto sotto, © M. Spezia). Chi ama gli animali, in Carinzia potrà recarsi anche al Vogelpark di St. Primus (http://vogelpark.at), che permette di vedere da vicino oltre mille uccelli di 340 specie come pappagalli, tucani, rapaci... A Klagenfurt c'è invece il Reptilienzoo Happ (www.reptilienzoo.at), in cui è possibile ammirare serpenti velenosi, coccodrilli, ragni di grandi dimensioni - oltre mille gli esemplari presenti - e superare il timore di questi animali in workshop che li presentano da vicino. Infine al parco faunistico di Rosegg (www.rosegg.at) vivono animali come linci, bisonti, ibis...
 
5. PASEGGIATE: A PIEDI NUDI NEL PARCO
Si estende su 184 chilometri quadrati il Parco nazionale di Nockberge (www.biosphaerenparknockberge.at), a cui si accede da Ebene Reichenau. Dichiarato riserva della biosfera da parte dell'Unesco nel 2012, il comprensorio carinziano è posto sulla catena montuosa Nockberge, che è parte delle Alpi della Gurktal e si eleva fino a 2.441 metri sul livello del mare (nella foto sotto, © F. Gerdl). Le passeggiate di carattere informativo (sul Sentiero dei mulini di Kaning si osserva come il grano è trasformato in pane, mentre il Sentiero dello speik, cioè la valeriana celtica, chiarisce storia e usi di questa pianta) possono essere approfondite con visite guidate a tema su flora, fauna e geologia del territorio protetto. La nostra preferita è quella che dura 3 ore ed è eseguita a piedi nudi, per riscoprire la salubrità del "massaggio naturale": è conclusa con un bagno riposante alle estremità a base di speik.

6. OSPITALITA': ESPERIENZE CON MORFEO
Sono 115 i campeggi in Carinzia (www.carinzia.at/it/articles/thema/camping/), che spesso aprono le porte anche a chi si sposta con le due ruote. Ma dormire nella regione più meridionale dell'Austria può anche trasformarsi in un'esperienza. È il caso dell'hotel Erlebnis Post di Spittal (www.erlebnis-post.at), dove alcune camere sono arredate a tema: dalla birra al riciclo, dal legno all'heavy metal... Noi ci siamo avventurati con divertimento nella Jailhouse, per provare l'ebbrezza di una notte "in guardina", e nella Mausoleum, che ha una stanza da bagno davvero monumentale.

Ma gli indirizzi tra cui scegliere in Carinzia sono tanti: l'Inselhotel di Faak am See (www.inselhotel.at) è posto su un'isola di 8 ettari in cui non transitano auto, l'Hotel12 di Bodensdorf (http://hotel12.at) propone 12 camere ognuna arredata da un artista moderno secondo i segni dell'oroscopo cinese, l'Apart Hotel Legendär di Steindorf am Ossiacher See (www.aparthotel-legendaer.com) ha arredato camere ispirandosi a personaggi leggendari come Mozart, Al Capone, Casanova...

7. CURIOSITA': ALLA RICERCA DELLA PIETRA DELL'AMORE
La chiamano "pietra dell'amore". Forse perché in Carinzia è famosissima l'escursione di sei chilometri "Sentiero dell'Amore": si arriva a 2mila metri partendo dai 1.700 della Alexanderhütte di Millstatt (www.alexanderhuette.at) per poi attraversare sette tappe panoramiche, ognuna allestita con una lastra su cui è scritta una domanda in tema sentimentale. "Qual'è la cosa più pazza che hai fatto per amore?" è la prima, e gli escursionisti sono invitati a rispondere scrivendo le proprie esperienze con un pennarello sulla lastra stessa.

Alla fine del percorso, una porta costruita in ferro e tonnellate di granati, la cosiddetta Granattor (porta di granato), dà modo di vedere il lago Millstatt da un'angolazione meravigliosa e di essere nel giusto spirito per scambiarsi promesse a lunga scadenza. Chi invece volesse conoscere il lato più prosaico di questo minerale può recarsi a Radenthein, dove il museo Granatium (www.granatium.at) conserva il più grosso reperto europeo (150 kg) e consente di estrarre da sé una pietra con la piccola piccozza fornita dagli organizzatori, per poi lavorarla con appositi utensili (nelle foto sotto, la Granattor, © F. Gerdl, e il Granatium, © P. Hanuska).

8. A PEDALI: BICICLETTA MON AMOUR
Esaurire l'argomento "due ruote in Carinzia" in poche righe è impossibile, ed è per questo che a breve gli dedicheremo uno spazio a parte. Per ora basterà anticipare che il cicloturismo in loco trova solo porte aperte (foto sotto, © M. Spezia). Innanzitutto con due ciclabili a lunga percorrenza - quella della Drava (www.drauradweg.com) in territorio carinziano si dispiega su oltre 200 chilometri e per buona parte è praticabile anche dai bambini per la mancanza di dislivelli, mentre quella dell'Alpe Adria (www.alpe-adria-radweg.com) in direzione dell'Italia consente di riposarsi su molte discese.

Inoltre sono numerose le strutture dedicate per facilitare le escursioni, dai treni con carrozza dedicata ai ciclisti fino al noleggio di e-bike. Punto di forza rimane il paesaggio: dopo poche pedalate fatte costeggiando corsi d'acqua, prati e montagne e respirando la resina dei pini abbiamo subito pensato "questa sì che è vita".

9. MUSEI: IL SENSO DEL TEMPO DEI BONSAI
Sono ultracentenari molti degli alberelli nani del Bonsaimuseum di Seeboden am Millstätter See (www.bonsai.at): circa 3mila le piante presenti tra i giardini zen, 3mila metri quadri la superficie espositiva. Anche i turisti "mordi e fuggi" possono approfittare di workshop di poche ore svolti in loco su temi specifici, conoscenze linguistiche permettendo. Scopo dei fondatori del museo carinziano è quello di ispirare un senso di eternità: perché non basta una vita per creare un bonsai. Foto di © Archiv Klösch.

10. GASTRONOMIA: ANCHE LA PANCIA VUOLE LA SUA PARTE
Sbaglia chi pensa di doversi portare gli spaghetti di casa. In Carinzia è possibile degustare molti piatti tipici, sia estivi sia invernali, che spaziano dal pesce della Drava ai cervi che vivono in diverse vallate fino al succo di sambuco. Noi siamo diventati degli appassionati dei Kärntner Kasnudel, tortelli ripieni di un formaggio simile alla ricotta, patate ed erbe aromatiche, presentati in una sfoglia di pasta con una treccia alla sommità: la tradizione vuole che quando una ragazza è in grado di confezionare una treccia perfetta sia anche pronta per sposarsi.
I Kasnudel sono cucinati in più varianti nel ripieno, per esempio con funghi, carne e addirittura mela e cannella nella versione dolce. Non è necessario andare al ristorante per mangiarli: esistono anche negozi specializzati come Nudl Kudl Mudl (www.nudlkudlmudl.com) di Radenthein, che li prepara artigianalmente in versioni con spinaci oppure zucca, trota affumicata, albicocche... Ad essere sinceri, siamo diventati anche estimatori del Reinling (nella foto sotto, © C. Mancini) rotolo di pasta dolce insaporito con cannella, uvetta, noci e miele, che viene servito nelle numerose Konditorei (pasticcerie)... Slurp! 
INFORMAZIONI
Sito web ufficiale: www.carinzia.at.

Attenzione: la Carta Carinzia (www.kaerntencard.at) è un pass che consente libero ingresso a oltre 100 mete turistiche locali, anche per più volte, in aggiunta a giri in battello, funivie, treni turistici, accesso gratuito ad alcune strade panoramiche e piscine all'aperto... Previsti poi sconti in 60 strutture ricettive convenzionate. Prezzi: da 37 euro per una settimana (17 euro per gli under 15).