Chi non si ricorda il mitico Ruggero Orlando? Il giornalista della Rai trasferito a New York (anzi: a Nuova York, come insisteva a dire nei suoi collegamenti), dove visse per una vita, ha fatto entrare nelle case degli italiani l'aria, i profumi, le abitudini, l'atmosfera della città più famosa al mondo per i suoi grattacieli, per quell'ottimismo che solo la tragedia dell'11 settembre 2001 ha cercato di scalfire.
 
New York nell'immaginario collettivo è la meta degli italiani che cercavano fortuna, che arrivavano prima con i piroscafi e poi con i transatlantici Michelangelo e Raffaello. Un'epoca ormai lontana, che ha segnato profondamente la cultura dell'italiano medio, interpretata da Italo Calvino (che visse qui tra il 1959 e il 1960) in Un ottimista in America, come ha ripreso anche il numero di settembre 2015 di Touring.
“(New York) è una città elettrica, impregnata di elettricità, dove ci si carica di corrente a ogni passo, dove si prendono scosse ovunque si posi la mano..Una carica elettrica trascorre dalle cose al ritmo del giorno, ai sentimenti, ai rapporti”. (Italo Calvino)
 
Di quell'epoca il Centro di documentazione del Tci ha un'ampia testimonianza fotografica, ora digitalizzata e visibile online sul sito www.digitouring.it in un percorso preparato ad hoc. 
La selezione di fotografie tratte dal nostro fondo estero ripropone proprio la New York che Calvino ha raccontato nei suoi appunti.

Digitouring.it è il nuovo sito web su cui è possibile visionare il prezioso materiale del Centro di documentazione del Tci: offre la possibilità di consultare gratuitamente migliaia di immagini, centinaia di carte storiche e intere annate della Rivista Mensile dei primi anni del Novecento. Ripercorriamo allora insieme quegli anni lontani grazie alle preziose immagini d'antan (anche nella gallery in alto).