Prendi un palazzo malandato in una frequentata città d'arte, dagli una rinfrescata, piazzaci una mostra con un nome di richiamo... et voilà è nato un centro culturale nuovo di zecca. È un'operazione già (fin troppo) vista, in Italia e fuori: Venezia, Firenze, Roma le “vittime” designate. Ma anche Barcellona o Parigi. Bene, la nascita del Centro d'arte Caumont a Aix-en-Provence è tutt'altro affare. In primis per il nome di chi ha investito più di 12 milioni di euro nel restauro filologico dell'hôtel de Caumont, un gioiello di architettura settecentesca nel cuore del quartiere Mazarine, a pochi passi dalla promenade di cours Mirabeau e dal musée Granet, un'altra istituzione culturale di prima grandezza in Provenza. Culturespaces, infatti, è una fondazione che già gestisce una dozzina di siti monumentali in Francia, dal museo Jacquemart-Andrè di Parigi all'arena romana di Nîmes, facendo registrare più di due milioni di visitatori (paganti) all'anno.
IL PALAZZO RINATO
Diciotto mesi di lavori, quindi, per recuperare uno tra i pochissimi hôtel particulier del centro di Aix dotati di cortile e giardino – appannato da decenni di uso come sede di un conservatorio musicale – e riportare all'antico splendore il portale d'ingresso coi cancelli in ferro battuto, la corte d'onore, la facciata in pietra da taglio locale, 2.500 metri quadrati di sale e saloni, un grande giardino su due livelli. E per farne un polo d'arte di riferimento che completa l'offerta culturale del capoluogo provenzale con otto grandi sale del primo piano dedicate a esposizioni temporanee e un programma che prevede l'allestimento di due grandi mostre all'anno.
CANALETTO, LA MOSTRA INAUGURALE
La prima rassegna, inaugurata in questi giorni e aperta fino al prossimo 13 settembre, si intitola Canaletto: Roma-Londra-Venezia. Il trionfo della luce. L'ha curata Bożena Anna Kowalczyk, affermata studiosa della pittura veneziana del periodo, che ha firmato anche la mostra Canaletto e Bellotto: l’arte della veduta, svoltasi a Torino nel 2008. Il percorso espositivo, che si avvele anche di supporti multimediali, comprende più di 50 opere di canaletto – ma anche di Guardi e Bellotto, messe a disposizione da alcuni tra i più importanti musei mondiali, dalla National Gallery di Londra alla Alte Pinakothek di Monaco.
NON SOLO MOSTRE
Il nuovo Centro d'arte Caumont completa l'offerta con un'installazione multimediale originale, intitolata Capriccio veneziano e curata da Gianfranco Iannuzzi, autore di altre installazioni di grande successo come quelle allestite all'interno delle Carrieres des Lumieres a le Baux-de-Provence. Ma anche con la proiezione permanente nell'auditorium del film Cézanne au pays d’Aix dedicato al celebre pittore post-impressionista nato e vissuto a Aix-en-Provence. E con la mostra Flying houses dell'artista contemporaneo Laurent Chéhère allestita nella corte d'onore. Senza dimenticare il caffé-ristorante allestito in quattro sale storiche del piano terreno, la libreria d'arte e il recupero secondo il progetto originale degli spazi a giardino che fanno parte del complesso.
INFO: Caumont Centre d'art, Hôtel de Caumont, rue Joseph Cabassol 3, Aix-en-Provence, www.caumont-centredart.com.