Un’idea semplice e geniale che unisce l’utile al dilettevole: completare gli straordinari arredi di quattro case museo di Milano con oggetti del design contemporaneo.

Fino al 2 maggio il museo Bagatti Valsecchi, Casa Boschi di Stefano, Villa Necchi Campiglio e il museo Poldi Pezzoli ospiteranno la mostra Ospiti inaspettati, un’occasione di confronto diretto tra il passato e il presente che fa bene a entrambi. 

Le porte delle quattro case museo si aprono su mondi antichi, raffinati, testimonianze perfette di un tempo passato, ma ancora estremamente affascinante. Diverse dai musei tout court, non rientrano sempre nei circuiti di visita classici milanesi, eppure il loro valore storico e artistico è innegabile. E ora, grazie alla mostra, in questi ambienti entreranno circa 200 oggetti di design contemporaneo a scombinare le carte. Un esperimento che potrebbe essere spiazzante per i più tradizionalisti, ma sicuramente invitante per un pubblico sempre attento alle novità dello stile e della progettazione. Tra i tanti nomi presenti Ron Arad, Andrea Branzi, David Chipperfield, Herzog & de Meuron, Alessandro Mendini, Jasper Morrison, Fabio Novembre, Ettore Sottsass e Philippe Starck. Il top del design degli anni Duemila.

La mostra, a cura di Beppe Finessi, è quindi quasi una sfida che misura coraggio e intelligenza stilistica ma, allo stesso tempo, prova a conciliare due mondi apparentemente contrapposti, lontani. L’obiettivo è evidente, far dialogare l’artigianato di un tempo con la produzione di oggi e il pubblico di uno con quello dell’altro. Culmine dell’evento la settimana del Salone del mobile, dal 14 al 19 aprile, quando Milano diventa laboratorio e vetrina del design mondiale. Ogni ospite è il benvenuto.