Riti grotteschi e cerimonie pagane nelle celebrazioni di Su Carresecare
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Qui, siamo a 13 chilometri da Nuoro, Le maschere tradizionali sono i Mamuthones e gli Issohadores. I primi, vestiti di pelli di pecora, indossano una maschera nera di legno d'ontano o pero selvatico, e sulla schiena portano appunto "sa carriga", campanacci dal peso di circa 30 kg; gli Issohadores indossano una camicia di lino, una giubba rossa, calzoni bianchi e alcuni portano una maschera antropomorfa bianca.
A Mamoiada Carnevale inizia il 16 gennaio con i falò in onore di Sant’Antonio Abate e prosegue la domenica di Carnevale (nel 2020 il 23 febbraio) e il martedì grasso (25 febbraio).

OROTELLI, LULA, OTTANA, OVODDA (NU)
Maschere simili a quelle di Mamoiada si trovano in tutti i paesi della Barbagia. Se Mamoiada sono i Mamuthones a essere protagonisti, a Orotelli - 18 chilometri da Nuoro – a farla da mattatore sono i terribili Thurpos, figure sprovviste di maschere che si aggirano per il paese con il volto annerito dalla cenere di sughero; mentre a Lula c’è il Battileddu, lo scemo del villaggio che si trascina per le vie del paese sporco di sangue.
Maschere antropomorfe, uomini vestiti da buoi come quelli che sfilano per le strade di Ottana. A Ovodda il carnevale invece si festeggia il mercoledì delle ceneri: il personaggio principale è Don Conte, fantoccio antropomorfo maschile, talvolta ermafrodito che indossa una larga tunica colorata.


Basta salire di 64 chilometri verso Nord, a Bosa, e il carnevale torna a essere una tragedia. Se un tempo i festeggiamenti iniziavano il giorno di Capodanno oggi sono più ristretti e il culmine è il martedì grasso con il lamento funebre di S’Attittidu. Le maschere indossano il costume tradizionale per il lutto: gonna lunga, corsetto e ampio scialle nero; ogni maschera porta in braccio una bambola di stracci e gira per il paese emettendo, con voce in falsetto, un continuo lamento, S’Attittidu appunto. Chiedono unu Tikkirigheddu de latte per ristorare il bambino di stracci che portano in grembo, abbandonato dalla madre dedita ai bagordi del Carnevale.
La notte del martedì tutti indossano la maschera tradizionale bianca per cercare il Giolzi Moro, il fantomatico re del carnevale che viene cercato da da piccoli e grandi con le più svariate forme di illuminazione.
OLZAI (NU), TEMPIO PAUSANIA (OT), ULASSAI (OG)
INFORMAZIONI
- Leggi il reportage sui Carnevali sardi pubblicato sul numero di febbraio 2015 di Touring, il mensile per i soci del Touring Club Italiano
- Sito di Sa Sartiglia 2020: www.sartiglia.info.
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