Pronti quanto basta e poi via: mille chilometri a piedi per percorre, in poco più di un mese e mezzo, tutta la Via Francigena, dal Colle del Gran San Bernardo a Roma. Giorno per giorno ecco il racconto di CamminaFrancigena 2015, un viaggio organizzato da Movimento Lento/Sloways in collaborazione con il Touring Club Italiano. Fino al 2 settembre si alterneranno 5/6 camminatori che oltre a ripercorrere i sentieri dei pellegrini medievali racconteranno l’Italia minore, quella deve ancora essere conosciuta, ammirata, valorizzata. Buon cammino.
 

Tappa 6. DA PONT ST. MARTIN A IVREA

Al sesto giorno di cammino oltrepassiamo il confine tra la Valle d'Aosta e il Piemonte, e dopo tre chilometri arriviamo a Carema, prima tappa piemontese. La segnaletica cambia leggermente e anche la natura è diversa. Al belvedere della Cappella di San Rocco inizia il Sentiero dei Vigneti, meravigliosa stradina che attraversa le vigne, coltivate con metodi antichi. Nel saliscendi tra filari con i piccoli grappoli, sentieri rocciosi e borghi storici attraversiamo luoghi degni di nota come il complesso di San Lorenzo e il borgo di Montestrutto con il suo castello, camminiamo sulle tracce del ghiacciaio della Dora Baltea.

Superiamo Montestrutto, dove al nostro gruppo si unisce Nella, una signora che vive sulla Francigena e ci dona tante storie interessanti della zona. Attraversiamo le campagne eporediesi ammirando anche i Balmetti, cantine naturali scavate nella roccia morenica per arrivare a Borgofranco di Ivrea. Dopo pochi chilometri giungiamo a Montalto Dora e ci riposiamo sulle rive del Lago Pistono, lago balneabile circondato da un bosco e sovrastato dal castello di Montalto. Arrivati a Ivrea costeggiamo le mura del centro storico e veniamo accolti dai rappresentanti di alcune associazioni locali attive nello sviluppo sostenibile del territorio: la Cooperativa Zac «Zone Attive di Cittadinanza», l’associazione degli Amici della Via Francigena di Sigerico e l’associazione Serra Morena, in un incontro pubblico in cui raccontiamo il nostro progetto.
 

Tappa 7. DA IVREA A ROPPOLO
Partiamo da Ivrea con Paolo, che fa parte dell'Associazione degli Amici della Via Francigena di Sigerico, che ci accompagna nel nostro cammino fino a Burolo raccontandoci quali sono gli interventi che quotidianamente vengono fatti nella zona per aiutare i pellegrini che percorrono la Via Francigena e per la manutenzione della segnaletica. Oggi camminiamo ai piedi della serra d'Ivrea, all'interno dell'anfiteatro morenico meglio conservato in Europa, dove ci facciamo guidare dalla linea della collina che ci accompagna per tutta la tappa. Lungo il cammino incontriamo due splendide piccole chiese di epoca romana, San Pietro e Paolo nei pressi di Bollengo e i ruderi del Gesiun, poco dopo Piverone.

Per aiutarci nel cammino sotto il sole caldo di mezzogiorno, un signore ci insegue in macchina poco dopo averci incontrato una prima volta sul tragitto. Vuole regalarci delle pesche raccolte nel suo frutteto: si chiama Francesco, emozionato ci dice salutargli il Papa quando arriveremo a Roma. Come dire? Non mancheremo. Attraversiamo alcuni paesini che un tempo, quando la Francigena era assai trafficata da pellegrini e non solo, erano luoghi di sosta e riposo. A Palazzo Canavese incontriamo Ginette, la pellegrina australiana che avevamo già incrociato a Nus. Questa volta la intervistiamo e ci facciamo raccontare più nel dettaglio la sua esperienza di cammino e poi si unisce a noi fino a Piverone. A Roppolo la vista è meravigliosa: il Lago di Viverone immerso nei vigneti di Erbaluce, vino tipico della zona. Passeremo la notte nella cascina di Alberto, che per domani ha organizzato una bella festa in cui incontreremo le associazioni locali.

Tappa 8. DA ROPPOLO A SAN GERMANO VERCELLESE
Dopo la giornata di riposo nella casa del Movimento Lento a Roppolo, riprendiamo il nostro lungo viaggio verso Roma. Nello zaino oltre ai nostri vestiti da pellegrino abbiamo fatto la scorta di energie e di buoni pensieri, quelli che servono nei momenti di stanchezza e che rendono lo zaino più leggero. La tappa di oggi attraversa le risaie, i campi di mais e di soia, un cielo velato ci salva dal sole delle ore più calde. L'itinerario passa per la maggior parte su strade sterrate, nel silenzio della natura e degli aironi cinerini. Incrociamo delle mondine che ancora lavorano nei campi di coltivazione biologica. A Santhià si unisce a noi Mario, volontario dell'Associazione degli Amici della Via Francigena, che ci accompagna per una parte di cammino. Dormiamo nell'Ostello dei pellegrini, un piccolo gioiello dell’accoglienza Francigena, sei posti letto gestiti con passione dai volontari locali. Mario e i soci dell’Associazione insistono per invitarci a cena, e passiamo una piacevole serata alla sagra estiva del paese.

PER SAPERNE DI PIU' SULLA VIA FRANCIGENA. LA GUIDA GRATIS
- La nuova edizione della Guida Verde dedicata alla Via Francigena uscirà proprio in autunno; nell'attesa, scaricate gratuitamente il pdf relativo alle informazioni pratiche, dove vengono proposti i tratti più belli e interessanti della Via, da seguire anche in auto! 

- Touring Club Italiano da tempo pubblica guide e carte sulla Via Francigena: scopri quali sono sulla pagina dedicata! 

 

COME SEGUIRE CAMMINAFRANCIGENA
- Su questo sito, dove daremo il resoconto del viaggio due volte alla settimana.
- Sul sito www.visit.viefrancigene.org e sulla pagina Facebook di Camminafrancigena www.facebook.com/camminafrancigena