Per i turisti, come per i cittadini di Bolzano, la domanda non si pone già più da anni. Tra prendere dieci minuti di funivia e percorrere – in auto o in bus – i 14 chilometri di curve che separano il capoluogo altoatesino da Soprabolzano e l’altopiano del Renon, la scelta cade immancabilmente sull’impianto a fune.

Con indubbi vantaggi per l’impatto ambientale (niente motori a scoppio, rumore ridotto pressoché a zero) e per il traffico in città a Bolzano. Ma anche con qualche disagio per gli utenti: la funivia in questione è a poco a poco invecchiata e, comunque, non rappresentava l’ideale né per le mamme coi passeggini né per le persone più anziane. Senza dimenticare, fatto sgradito ai più giovani, che già verso le 18 bisognava tener d’occhio l’orologio per non rischiare di restare a piedi.

Dal maggio scorso, però, tutto è cambiato. Dopo 21 mesi di laboriosa ristrutturazione, la funivia Bolzano-Renon è rinata, mettendo in mostra una carica innovativa paragonabile a quella sfoggiata a suo tempo dalla ferrovia elettrica a cremagliera che percorre l’itinerario Collalbo-Soprabolzano e che il 13 agosto festeggia 102 anni di attività.

E il successo di pubblico per l’impianto è di tale entità che il comune di Bolzano ha deciso, almeno per il periodo estivo, di prolungare il servizio (già oggi prestato fino alle 20.45) fino a tarda serata: da entrambi i capolinea, infatti, l’ultima corsa parte alle 22.48.

Per gli appassionati, ecco i dati caratteristici del nuovo impianto.

Costruttore: associazione temporanea di imprese Leitner Ropeways Technologies e Seeste Bau

Quota di partenza: 274 m

Quota di arrivo: 1.222 m

Lunghezza linea: 4.541 m

Piloni: 7

Cabine: 8

Potenza installata: 2 x 350 kW

Velocità di esercizio: da 3 a 7 m/s

Portata massima teorica: 706 passeggeri/ora

Diametro funi portanti: 4 x 47 mm

Diametro fune traente: 40 mm