Quest'articolo è frutto della collaborazione avviata dal Touring Club Italiano con Missioni Geografiche (www.missionigeografiche.it), innovativo progetto di educazione geografica promosso dall’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (www.aiig.it) e dal Museo di Geografia dell’Università di Padova (www.musei.unipd.it/geografia). A questa pagina l'introduzione e tutte le missioni pubblicate sul sito Touring. Elena Mason è insegnante di scuola primaria e autrice per la rivista Gulliver; dal 2010 fa parte del direttivo regionale AIIG Piemonte. 

La bicicletta è un veicolo curioso: il suo passeggero è anche il motore.
John Howard
 
Perché dedicare tanta attenzione alla bicicletta?
Digitando "benefici della bicicletta" su un motore di ricerca appaiono circa 1.700.000 risultati. 
Mettetevi comodi, spegnete i cellulari e disdite gli appuntamenti per i prossimi dieci giorni (dovrebbero bastare).
Non siete d'accordo? Avete ragione. Non serve un lungo elenco. 
La bicicletta fa bene a noi stessi e fa bene al mondo. 
Ecco tutto.
La bicicletta fa bene a noi stessi.
 
In bicicletta si torna giovani e si diventa poeti.
Renato Serra
 
Far diventare l'attività fisica la propria quotidianità è il segreto per assumere uno stile di vita attivo e mantenersi in salute.
Quanti di voi hanno in programma di partecipare alla prossima maratona ciclistica che attraversa la Russia? Circa 7000 km, 300 ore di pedalata, per bruciare più di 90.000 calorie e rimettersi in forma.
Credo non molti (senza voler sottovalutare i nostri sportivissimi lettori).

Chi di voi va a comprare il pane, il latte o il giornale ogni giorno? Qui il numero cresce. E se lo faceste in bicicletta?

Muscoli, cuore e circolazione, umore ne trarrebbero un grande beneficio.

Quando il morale è basso, quando il giorno sembra buio, quando il lavoro diventa monotono, quando ti sembra che non ci sia più speranza, monta sulla bicicletta e pedala senza pensare a nient’altro che alla strada che percorri.
Sir Arthur Conan Doyle

La bicicletta fa bene al mondo.

Un Paese è sviluppato non quando i poveri posseggono automobili, ma quando i ricchi usano mezzi pubblici e biciclette.
Gustavo Petra, sindaco di Bogotà

 

Cosa hanno in comune Einstein e Kevin? Facile, sanno andare in bici (e forse altro).
La bicicletta è un mezzo di trasporto democratico, semplice ed economico. 
Nel mondo ci sono oltre un miliardo di biciclette (il doppio rispetto alle automobili). 
Nei Paesi in via di sviluppo spesso è l'unico mezzo economicamente accessibile, che consente di trasportare merci, spostarsi e raggiungere i servizi (scuole, ospedali, posto di lavoro).
 
La bicicletta è una scelta sostenibile e rispettoso per l'ambiente. 
Ecco i motivi: 
- nessuna emissione di anidride carbonica e gas serra;
- minore occupazione del suolo (nello spazio di un'automobile possono essere parcheggiate fino a 20 biciclette);
- massima resa (nel rapporto energia spesa/persone trasportate);
- nessun inquinamento acustico.
Per approfondire il tema potete leggere il programma "Share the Road” delle Nazioni Unite.
Vi sta prendendo un'irrefrenabile voglia di pedalare? Siete già in sella? Aspettate un attimo! 
Visto l'argomento ci serve un po' di allenamento.
Ecco i 17 obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. 
Quanti obiettivi possono essere raggiunti se tutti lasciassimo le automobili in garage e cominciassimo a pedalare?
Ne avete individuati più di dieci? Siete pronti per usare questo portentoso strumento geografico: la bicicletta. 
 
La bicicletta è il miglior libro di geografia che esista.
Albano Marcarini
 
Per vivere la bicicletta da protagonisti vi proponiamo una missione geografica. La missione di oggi consiste nello scoprire nel nostro territorio monumenti, opere d'arte, simboli che esaltino la bicicletta. 
Come fare? 
Tirate fuori le vostre biciclette e lucidatele a dovere. Gonfiate le ruote. Oliate la catena. Vestitevi ad hoc e saltate in sella. Non pedalate, ma pensate!
Rispolverate tutte le mappe mentali del vostro quartiere, paese o città e individuate un luogo preciso che abbia come protagonista la bicicletta.
Potete scegliere il monumento a un ciclista, una targa commemorativa, un'opera d'arte che rappresenti una bicicletta o persone che pedalano. 
Potete anche pensare alle tracce (cartelli, striscioni, decorazioni) lasciate dal passaggio di qualche evento ciclistico. 
Potrebbe venirvi in mente un'installazione creata con i pezzi di una bicicletta o l'indicazione di un itinerario ciclistico, o semplicemente il segnale di una pista ciclabile.
 
Avete chiaro il vostro obiettivo? 
Sì.
Saltate sulla vostra bici e raggiungetelo!
No. Saltate sulla vostra bici e andate a cercarlo!
 
È andando in bicicletta che impari meglio i contorni di un paese, perché devi sudare sulle colline e andare giù a ruota libera nelle discese. In questo modo te le ricordi come sono veramente, mentre in automobile ti restano impresse solo le colline più alte, e non hai un ricordo tanto accurato del paese che hai attraversato in macchina come ce l’hai passandoci in bicicletta.
Ernest Hemingway
 
Assaporate tutto il viaggio. Ascoltate il vostro corpo, ascoltate i rumori e i suoni, ascoltate il vento. 
Guardate il territorio con occhi diversi e osservate particolari che mai avreste notato dall'auto.
E poi? Quando raggiungete il vostro monumento dedicato alla bicicletta ... scattate un selfie! 
Collage di alcuni “monumenti alla bicicletta” scovati a Torino e provincia da una giovane rider.
Siete affascinati dalla bicicletta ma la vostra poltrona preferita fa difficoltà a lasciarvi andare?
Cercate l’ispirazione, leggendo il racconto di fantastici itinerari su https://www.touringclub.it/notizie/bicicletta.
Documentate tutti i “monumenti alla bicicletta” che trovate commentando questo articolo o postando il vostro scatto sui social includendo i seguenti hashtag: #missionigeografiche #biciclettiAMO #TouringClubItaliano.

Buona pedalata a tutti!