C’è stato un’epoca ormai lontana in cui ogni viaggio era una scoperta. E non lo era per dire, era la realtà dei fatti. Tra Settecento e Ottocento scienziati di ogni risma partivano per lunghi viaggi di scoperta per mettere alla prova dei fatti le loro idee scientifiche, ma anche per mappare quello che era solo uno spazio bianco su cartine che spesso ai poli riportavano ancora mostri marini e altre bestie fantasiose.
E sull’idea del viaggio come avventura e impresa scientifica si basa l’allestimento di Kosmos, il nuovo museo di storia naturale dell’Università di Pavia aperto il 21 settembre.
Un allestimento che racconta i viaggi dei grandi naturalisti da Charles Darwin ad Alexander von Humboldt, da Carlo Linneo a Lazzaro Spallanzani, che a Pavia insegnò dal 1769 alla cattedra di storia naturale e si dedicò a dirigere il museo voluto da Maria Teresa d’Austria di cui Kosmos è erede. Viaggi che servivano per indagare la natura in tutte le sue dimensioni, come appunto fece Spallanzani girando l’Italia, navigando per il Mediterraneo, girovagando per le Alpi e per i Balcani. Viaggi che gli servivano per studiare i fenomeni atmosferici e meteorologici, per approfondire la geologia e la vulcanologia, per procedere a quella descrizione fisico-naturalista della natura che il museo pavese ha aggiornato e reso contemporanea.
Già perché un museo come Kosmos – che è ospitato all’interno del pianterreno di palazzo Botta-Adorno, dove soggiornò Napoleone, ma che nell’Ottocento è diventata sede di alcune delle facoltà scientifiche dell’ateneo – è l’erede di quei viaggi e di quella filosofia, l’erede dell’idea che un museo serve a istruire, come se fosse una parte necessaria dell’insegnamento, più che un catalogo di animali in formalina, tassidermie e riproduzioni a carboncino. E infatti Kosmos nasce con un’idea didattica strutturata a più livelli, dai bambini alle famiglie, dagli appassionati ai curiosi, ma adatta anche agli esperti. Lo fa esponendo pezzi storici della collezione, come l'ippopotamo dei Gonzaga, tassidermizzato e arrivato al museo nel 1783, ma probabilmente già presente nelle collezioni dei Gonzaga dal 1627. Oppure l’elefante di “Napoleone”, donato nel 1772 dal governatore di Chandannagar, nel Bengala, a Luigi XV di Francia e arrivato come attrazione per gli ospiti reali a Parigi dopo un periplo lungo mesi. Un viaggio che si è concluso a Pavia, quando la pelle venne donata al Museo di storia naturale di Pavia.
Ma Kosmos non è solo un museo che racconta l’evoluzione degli studi di storia naturale. È anche un museo che vuole riflettere sul presente e sul futuro del pianeta, provando a raccontare con un approccio scientifico i problemi di oggi. Per esempio realizzando mostre temporanee come “Capire il cambiamento climatico. Plastica SOS dei mari!”, un allestimento immersivo realizzato in collaborazione con la National Geographic Society che prova a spiegare le minacce all’ecosistema marino portate delle micro e nano plastiche. Perché la scoperta, e i viaggi, non sono certo finiti.
INFORMAZIONI
Kosmos - Museo di storia naturale Università di Pavia
Piazza Botta 9, Pavia
Sito web museokosmos.eu.
Aperto tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10 alle 18.